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      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

       

       

      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

      06 set 22 "Ad Acri per un confronto costruttivo e carico di riscontri positivi. Il Terzo polo cresce giorno dopo giorno anche in Calabria, oggi più mai il Sud è un caposaldo nella realizzazione di questo nuovo soggetto politico. Il Mezzogiorno è al centro della nostra proposta politica attraverso una serie di azioni che saranno leva di sviluppo ma anche di protezione sociale". Così, in una nota, il candidato alla Camera Ernesto Magorno, parlamentare uscente di Italia Viva. "La Calabria - aggiunge - ha bisogno di risposte concrete rispetto ad una condizione di bisogno vera, che per primo il Governo Renzi ha riconosciuto attraverso il Rei (Reddito di inclusione). Ora bisogna passare alla fase due, ovvero al lancio di un piano del lavoro che incida non solo sulle politiche attive ma soprattutto sulla creazione di opportunità di impiego e ricollocazione nel mondo del lavoro. Noi siamo pronti. Ora più che mai".

      "L'importanza del Terzo settore in Italia e all'estero l'abbiamo avvertita in tempi di Covid-19, con il mondo dell'associazionismo che per primo è intervenuto a sostegno delle popolazioni colpite. Per questo ho deciso di inserire il Terzo settore, che è vitale, tra gli obiettivi primari all'interno del mio programma". Lo afferma, in una nota, Pasquale Nesticò, candidato al Senato col Partito Democratico, ripartizione America Settentrionale e Centrale. "Il Terzo settore - prosegue Nesticò - deve essere supportato, anche perché chi ci opera lavora a stretto contatto con il popolo e con chi ha bisogno. In Italia e nel mondo ci sono tante persone che, a volte, hanno bisogno di una semplice parola di conforto. Serve più contatto umano e sociale e per questo, se sarò eletto senatore, devolverò il mio compenso, tolte le spese, a queste categorie. Aiutare gli altri è la cosa più bella che un essere umano possa fare, in qualsiasi momento e in qualsiasi campo lavorativo".

      "Non una sede ma una casa, un rifugio in un momento in cui la politica spaventa. Moderati e liberali confusi e in cerca di concretezza, a cui possiamo offrire contenuti e competenza". E' quanto ha affermato Serena Anghelone, candidata nel collegio proporzionale calabrese per Noi Moderati "che rappresenta - ha detto - la parte moderata e centrista della coalizione del centrodestra; moderata solo nei toni ma determinata negli obiettivi che vuole ottenere per il Paese: riforme, cambiamento e modernizzazione". A Reggio Calabria, è detto in un comunicato, "è stata inaugurata la sede di 'Noi moderatii, la formazione politica del centro destra che riunisce diverse importanti realtà centriste e liberali. Momento anche di discussione tra i dirigenti di Noi con l'Italia, Coraggio Italia, Italia al Centro e Udc, per una coalizione che ogni giorno di più conferma di essere oltre la soglia del 3% nazionale prevista dal 'Rosatellum'". "Abbiamo pensato - ha sostenuto Nino Foti, capolista alla Camera - che non ci potesse essere migliore sede che il Corso Garibaldi per dedicarci all'ascolto di una cittadinanza, che oggi bussa per chiedere semplicemente aiuto. Il caro vita degli ultimi mesi ha messo in ginocchio famiglie di lavoratori, che in passato mai avrebbero pensato di non arrivare a fine mese. Serve una politica energetica, ma serve soprattutto una svolta. Siamo ampiamente sopra la soglia del 3%. ma non ci fermiamo. L'obiettivo è di contribuire più possibile alla causa del centro destra".

      "La pesca e l'acquacoltura italiane, che già soffrono da più di dieci anni per i regolamenti della Comunità Europea, sono piegate dal caro gasolio. È necessario un intervento immediato per arginare questa emergenza, in aggiunta a quello che grazie alla Lega si è già riusciti a portare a casa, come il credito d'imposta fino al terzo trimestre". Lo afferma, in una dichiarazione, Giacomo Saccomanno, candidato alla Camera della Lega e coordinatore regionale del partito. "Per noi - aggiunge Saccomanno - è prioritaria la difesa di un comparto fondamentale per l'economia italiana, il 2,9% del valore aggiunto del settore primario in Italia. È ormai evidente la necessità di un ministero efficiente per la sburocratizzazione degli iter amministrativi, con progetti a lungo termine. La modifica dei regolamenti europei è primaria nella tabella di marcia. Il pescato italiano deve essere valorizzato contro una concorrenza sleale del prodotto estero, spesso di bassa qualità e dubbia freschezza. Servono incentivi per ammodernare la nostra marineria con un programma di demolizione che prediliga le vecchie imbarcazioni. Vanno rimodulati i canoni demaniali marittimi contro l'attuale tassa, voluta da Pd e M5S, aumentata del 700% rispetto alla precedente. La pesca è l'anima dell'Italia e la Lega la tutelerà in ogni modo".

      "Salvini, a Cernobbio, ha proposto di istituire a Milano la sede del Ministero per l'Intelligenza artificiale. Seguendo la boutade elettorale della Lega, non nuova a questi irragionevoli tentativi di spacchettare i Ministeri minando l'unitarietà politica e amministrativa dell'Esecutivo, si potrebbe chiedere di trasferire il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale al Sud". Così, in una nota, Francesco Pitaro, candidato per il Pd al Senato nel collegio Catanzaro-Vibo-Reggio). "Se Milano è la sede dei brevetti e di grandi aziende - aggiunge Pitaro - il Mezzogiorno, abbandonato a sé per decenni, in ragione del disastroso sviluppo duale e nell'illusione che il Nord locomotiva potesse trainare il Sud brutto sporco e cattivo come la Lega lo ha sempre rappresentato, può benissimo ospitare il Ministero che più di altri dovrà vigilare sull'abbattimento dei divari territoriali. Ossia il vero nodo che ipoteca il futuro del Paese che, a ben vedere, non di altre frammentazioni ha bisogno, e tantomeno dell'attuazione dell'autonomia differenziata di cui la Lega si fa garante per dare di più a chi ha di più, bensì di un'azione politica forte che punti, come auspica la stessa Europa col Next Generation Ue, sul rilancio del Sud in un'Italia unita e coesa. Perché l'Italia cresce solo se cresce il Sud".

      "L'assegno unico universale si sta rivelando uno strumento prezioso di sostegno alla genitorialità. E' nato grazie all'iniziativa legislativa del gruppo Pd, frutto di un impegno senza precedenti in tutti i passaggi istituzionali: possiamo dire come partito e forza parlamentare di aver realizzato una delle riforme più importanti ed incisive degli ultimi anni in quanto a tutela delle famiglie". Ad affermarlo Enza Bruno Bossio, parlamentare e candidata del Pd nel collegio plurinominale della Camera. "L'Inps ci dice oggi - prosegue Bruno Bossio - che sono stati erogati in 5 mesi oltre 6 miliardi, con una concentrazione di risorse al Sud e in particolare alla Calabria (una media di 166 euro per ciascun figlio). Si tratta di una misura non solo accessibile ma soprattutto efficace: uno sguardo sulle politiche familiari, un investimento sul futuro e per la natalità e un intervento attivo e di equità per le fasce deboli. I dati di oggi sono la dimostrazione che il Pd ha saputo mettere in campo uno strumento di grande valore, concreto e che risponde a una esigenza diffusa di diritti e tutele delle nostre comunità. Questa iniziativa si abbina alla riforma sul congedo parentale - anch'essa portata a compimento grazie soprattutto al Pd - e toccherà ora al nuovo esecutivo dare continuità e ulteriore robustezza a una complessiva riforma delle politiche a sostegno delle famiglie, guardando - come è stato fatto con l'assegno universale - alle migliori pratiche europee".

      "Come attestano i dati Inps, l'assegno unico e universale ha prodotto solo effetti positivi e immediati per tante famiglie in Italia e anche in Calabria. Bisogna però ricordare e sottolineare che questa lungimirante misura è nata sul palco della Leopolda, in quel meraviglioso luogo di incontro e confronto capace di generare idee volte a migliorare l'Italia". E' quanto si afferma in una nota di Italia Viva Calabria. "Sarebbe doveroso - è detto nella nota - dare merito alla Ministra di Italia Viva, Elena Bonetti, e al suo grande lavoro che in questi mesi ha riportato la famiglia al centro dell'azione di governo. E se una prima parte di quanto sognato si è realizzato, l'obiettivo del terzo polo è ora rafforzare le politiche familiari e delle pari opportunità. Solo attraverso questo percorso è possibile investire nel futuro e noi siamo pronti a continuare a dare una mano per un costruire un Paese più giusto e più equo.#ItaliaSulSerio".

      "Se ci avessero detto tre anni fa che era allo studio una ipotesi di razionamento dell'energia, con una evidente e abnorme ricaduta sui servizi essenziali gestiti dagli enti pubblici, probabilmente non ci avremmo creduto, considerandola come una misura da tempi di guerra. Oggi, purtroppo, in guerra ci siamo davvero: una guerra atipica e asimmetrica che, dal campo di battaglia dell'Ucraina, si è ora spostata nel mercato del gas di Amsterdam e sta portando al collasso innumerevoli imprese, attività, famiglie intere". Così Massimo Cristiano , coordinatore regionale Italexit con Paragone e candidato capolista Camera. "Per compiacere altre potenze mondiali d'oltre oceano, seguendo(scodinzolando), la commissione europea - prosegue Cristiano - stiamo andando incontro a un inverno che si preannuncia assai difficile e gli enti periferici dello Stato stanno già mettendo le mani avanti, come si suol dire. Per il Comune di Lamezia Terme, ad esempio, secondo quanto appreso, la cifra di cassa pre-aumenti nel 2020 era di 1 milione e 355mila euro. Nel 2022 si prevede una spesa pari a 2mln e 500mila euro, esclusa l'illuminazione pubblica, per ragioni di sicurezza. Ma sono innumerevoli i comparti e i servizi al cittadino che corrono forti rischi, per via dei costi delle bollette elettriche di asili, scuole elementari e medie, mercati, teatri e strutture sportive". Per Cristiano "Italexit ribadisce un secco e imperativo 'no' alle sanzioni contro la Russia, che, in tutta evidenza, hanno in realtà investito l'intero tessuto produttivo e la trama sociale di un Paese, e da cui discende questa emergenza energetica. Nonostante la retorica dei "Settant'anni di pace" che l'Unione europea avrebbe garantito, siamo di fatto un Paese cobelligerante, inviando miliardi di euro di armamenti. Italexit dice no: no al razionamento energetico; no alle sanzioni alla Russia. Votare Italexit significa riportare tutto alla normalità di uno Stato sovrano, nessuno degli altri partiti ci farà tornare a rapporti normali con la Russia e per l'autonomia energetica serviranno anni".

      "È arrivato il momento di riconsiderare la fruibilità dei percettori del reddito di cittadinanza perché potrebbero dare una grossa mano alle imprese dei cosiddetti settori stagionali, che poi sono agricoltura e turismo e cioè a dire le forze economiche trainanti della Calabria. Chi, tra i percettori del reddito, decidesse di impegnarsi nel lavoro agricolo o nel turismo è giusto che non perda lo status del reddito stesso". Così, in una nota, Dorina Bianchi capolista al proporzionale per +Europa". "Il mondo agricolo calabrese e il settore del turismo - continua Bianchi - si nutrono di lavoro stagionale che però è in forte sofferenza in questa delicata fase storica del Paese, le ragioni sono molteplici. Non ultima, tra le cause, la forza lavoro introvabile ormai anche perché in molti temono di perdere il reddito di cittadinanza. La nostra agricoltura è di prestigio e qualità ed è forza trainante per tutta la regione così come lo è, ancora per lo più potenzialmente, il turismo. Coinvolgere in questi settori i percettori del reddito di cittadinanza potrebbe dare una grossa mano alle imprese, ovviamente a patto che non venga meno il reddito stesso. Come ha giustamente sottolineato Emma Bonino il reddito di cittadinanza è una misura eticamente giusta e politicamente da sostenere. Salvo però, ovviamente, rivedendone finalità e criteri di accesso nonché di decadenza. Per questo propongo di consentire ai percettori il reddito di cittadinanza di poter regolarmente lavorare in agricoltura e turismo senza limiti e senza per questo perdere il diritto al reddito stesso. Una specie di 'area franca', una zona protetta per i settori stagionali così da poter regolarmente usufruire di forza lavoro anche se percettori del reddito di cittadinanza".

      "Per tentare di conservare consenso elettorale, il Partito democratico calabrese è costretto a fare propria la battaglia del Movimento Cinque stelle a difesa del Reddito di cittadinanza, assicurando, per voce del segretario regionale Nicola Irto, di voler rafforzare l'elargizione della paghetta di Stato e non toglierla 'come vuole fare la Meloni'". Lo afferma, in una nota, la coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia, la deputata uscente Wanda Ferro, candidata alla Camera. "Irto sa bene - aggiunge Ferro - di parlare ad una platea enorme di beneficiari del sussidio in Calabria e si rivolge direttamente alle loro tasche, nella speranza di raccogliere un voto di bisogno e, spesso, di disperazione. Un voto che però, come dimostra la fallimentare esperienza dei Cinque stelle al governo, non sempre si traduce nella realizzazione di programmi realmente capaci di incidere sullo sviluppo dei territori. Insistere sulla strada dell'assistenzialismo significa continuare a tenere la Calabria sotto ricatto. Fratelli d'Italia punta sugli investimenti infrastrutturali e sulla valorizzazione delle risorse dei territori per creare economia e reali occasioni di lavoro per i giovani. Senza dimenticare la protezione sociale a sostegno dei più fragili e delle persone in stato di difficoltà. Per questo il nostro partito è contrario al Reddito di cittadinanza così come è stato pensato dai Cinque Stelle e condiviso dal Pd, una misura iniqua perché dà ad un giovane di 25 anni che può lavorare 750 euro al mese e ad un disabile una pensione di 200 euro al mese, quando non finisce nelle tasche di criminali e abusivi. Fratelli d'Italia è, invece, favorevole ad uno strumento di sostegno a tutela di chi non ha reddito ed è effettivamente fragile, impossibilitato a lavorare o difficilmente occupabile. Sì al sussidio per disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico. Ma per chi è in condizione di lavorare bisogna avviare percorsi di formazione, potenziare le politiche attive, dare effettive opportunità di occupazione. E poi innalzare le pensioni minime e sociali, aumentare le pensioni di invalidità, incentivare le assunzioni delle persone con disabilità, puntare sul rafforzamento dell'edilizia pubblica per garantire a tutti il diritto alla casa, in particolare alle giovani coppie che vogliono costruire una famiglia. E poi costruire un modello di ammortizzatori sociali universale per tutti i lavoratori, tutelare i lavoratori autonomi con indennità di disoccupazione che abbiano le stesse regole di quelle previste per i lavoratori dipendenti. La giustizia sociale è una priorità per Fratelli d'Italia, non l'assistenzialismo che non dà dignità e non dà futuro".

      "È una campagna elettorale bella, che mi rende felice dopo aver toccato con mano l'entusiasmo di tanta gente che ha voglia di dare forma a questo nuovo progetto del Terzo polo. E sono felice perché in questa campagna elettorale non solo non abbiamo perso pezzi, ma anzi abbiamo acquisito nuovi consensi. In tal senso sono davvero contento dell'adesione di Giuseppe Aieta che porta un contributo fondamentale per la nostra battaglia. Il suo è stato un atto di libertà che ci porterà frutto". Così, in una nota, il candidato alla Camera del Terzo polo Ernesto Magorno, intervenuto nel corso di una manifestazione elettorale a Rende.

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