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      Elezioni: Commenti e dichiarazioni dei candidati

       

       

      Elezioni: Commenti e dichiarazioni dei candidati

      05 set 22 "Ho presentato un emendamento al decreto Aiuti bis, che voteremo nell'aula del Senato questa settimana, offrendo una semplice e valida soluzione per ridurre lo spreco di acqua. La mia proposta emendativa prevede l'obbligo di installare su tutti i rubinetti degli edifici, sia quelli pubblici che privati, dei riduttori di flusso, dispositivi che assicurano un notevole risparmio d'acqua, pari a circa il 50%". E' quanto afferma il senatore Giuseppe Auddino del Movimento 5 Stelle. "L'obbligo decorre dal primo gennaio 2023 - prosegue Auddino - per gli edifici di nuova costruzione ed entro il 30 giugno 2023 è obbligatorio adeguare tutti gli edifici preesistenti alla nuova normativa. Il riduttore di flusso è uno tra i dispositivi più semplici da installare poiché non richiede l'intervento di un idraulico e non bisogna cambiare la rubinetteria occorre semplicemente sostituire il vecchio rompigetto con il nuovo riduttore di flusso, meccanismo che suddivide l'acqua in piccolissime particelle miscelandole con l'aria. In questo modo il volume del getto si mantiene corposo e confortevole - sottolinea Auddino - consumando però la metà dell'acqua e garantendo la stessa pressione in uscita, nonostante la portata inferiore. Per contrastare il problema della siccità, legato soprattutto all'emergenza climatica ognuno di noi nel suo piccolo può fare qualcosa. Bisogna assumere comportamenti responsabili per quanto riguarda l'uso dell'acqua; limitarne lo spreco domestico è un passaggio essenziale per proteggere una risorsa da cui dipende la nostra sopravvivenza".

      "Realizzare una Scuola di alta formazione turistica in Calabria. E' la proposta lanciata, a margine di una manifestazione elettorale di Forza Italia svoltasi ieri a Belvedere Marittimo, dal deputato Andrea Gentile, candidato per il centrodestra alla Camera dei Deputati nel Collegio uninominale di Cosenza. "Realizzare una Scuola di alta formazione turistica per imprenditori nelle aree strategiche della nostra regione, penso ad esempio al Tirreno cosentino e all'altopiano Silano - ha sostenuto Gentile - incoraggerebbe i giovani a proiettare il loro futuro nel settore turistico, specializzandosi nella ricerca e nella innovazione dell'industria turistica. In questo modo si otterrebbe un duplice risultato - ha sottolineato il parlamentare - ossia creare nuovi posti di lavoro e migliorare l'offerta sotto il profilo quantitativo e qualitativo cosi rafforzando il sistema turistico puntando sulla innovazione e coinvolgendo gli operatori turistici nella definizione delle priorità di intervento con l'obiettivo di essere attrattivi nel corso di tutte le stagioni dell'anno".

      "Ha preso avvio nella serata di sabato 3 settembre nel Centro polifunzionale Castiglione di Paludi la campagna elettorale di Vittoria Baldino. Accanto alla parlamentare pentastellata - è detto in un comunicato - la collega Elisabetta Barbuto, l'europarlamentare Laura Ferrara e il consigliere regionale Davide Tavernise. Parte dall'abbraccio caloroso e partecipato della sua Paludi, città d'origine che l'ha vista crescere e affermarsi, la campagna elettorale di Vittoria Baldino, impegnata nei prossimi giorni a girare i comuni della fascia ionica tra la sibaritide e il crotonese. A fare gli onori di casa, e tracciare subito le attese della serata, all'interno del centro polifunzionale Castiglione di Paludi, è lo stesso sindaco Stefano Graziano. Per il primo cittadino - riporta ancora il comunicato - oltre l'appartenenza politica oggi conta dare, a Paludi e a tutti i comuni dell'hinterland, una rappresentanza seria e qualificata che nessuno più di un figlio di questa terra può dare. Tanto per l'esperienza maturata quanto per la conoscenza dei problemi, dalle mille sfaccettature, che contraddistinguono poi gran parte della Calabria". "Paludi è casa mia - ha detto Baldino - e da qui parte la mia campagna elettorale nel rispetto di una comunità che merita di essere rappresentata dove si prendono decisioni importanti per tutto il Paese. Ho deciso di candidarmi in Calabria perché ho fatto una scelta di cuore. Da un lato una poltrona sicura, dall'altra la necessità di rappresentare la terra d'origine. Ho scelto la mia terra d'origine. Per riscattare la nostra regione servono, però, le sue energie migliori ma soprattutto poche promesse, tanto impegno e fatti, per dare concretezza e soluzioni a problemi che affondano le radici in decenni di mala politica. L'impegno è l'unica promessa che sento di fare agli elettori, come si sta impegnando il m5s in regione con il capogruppo Tavernise. Oltre lo schieramento politico - continua Baldino - serve fare rete tra rappresentanti istituzionali. Sono stati 4 anni e mezzo di tanto impegno - ha aggiunto Baldino - con errori certo, ma che hanno visto il m5s schierato a favore di leggi dal profondo valore sociale ed economico. Basti pensare al decreto dignità, al reddito di cittadinanza e il superbonus. Tre semplici provvedimenti con cui abbiamo riscattato il lavoro povero. I furbetti li troviamo in tutte le forme di sostegno approntate dalla Stato, ma tanto non legittima la cancellazione di una misura che si rivolge a numerosissime persone in difficoltà. Solo con il superbonus abbiamo creato poi 630.000 nuovi posti di lavoro secondo le stime. Ripartire dai giovani è la chiave della società moderna, specie in Calabria. Vanno create le condizioni perché i giovani possano restare nella loro terra senza essere costretti ad andare via. Ma va creato lavoro di qualità, che sia stabile e giustamente retribuito. Il lavoro sta cambiano e una politica lungimirante non può non tenerne conto".

      Giovani e lavoro al centro del dibattito organizzato dal Pd nell'ambito della festa dell'Unità che ha avuto luogo al castello normanno di Squillace. Lo riferisce una nota del Pd. "Al confronto, moderato dalla giornalista Damiana Riverso - è detto nel comunicato - hanno preso parte il segretario del circolo di Squillace Vincenzo Zofrea, il segretario provinciale Domenico Giampà, il presidente dell'Assemblea provinciale Michele Drosi, i consiglieri regionali Raffaele Mammoliti e Ernesto Alecci, oltre ai candidati alle politiche del collegio e al segretario regionale e capolista al Senato Nicola Irto. Il Pd ha messo in evidenza, ancora una volta, la necessità di investimenti strutturali per l'occupazione giovanile nel Mezzogiorno. Interventi che segnino anche una nuova collaborazione tra Istituzioni e Università e siano in grado di inserire subito nel mondo del lavoro le eccellenti professionalità che i nostri Atenei sono in grado di formare". "Non si può proseguire lungo la strada della precarietà e dell'assistenzialismo - ha detto Nicola Irto - il nostro territorio non può continuare a vedere partire i suoi giovani verso il Nord del Paese o dell'Europa perché qui non ci sono occasioni di lavoro. Un processo che sta svuotando la Calabria togliendole ogni speranza di futuro. Tutte le risorse messe a disposizione dell'Europa vanno utilizzate per creare circuiti virtuosi di sviluppo. Serve un rapporto diverso tra Università calabresi e mondo del lavoro, serve un sistema di defiscalizzazione che renda la nostra regione appetibile per gli investimenti delle imprese. Tutto il contrario di quello che vuole il centrodestra che con l'introduzione dell'autonomia differenziata vuole ulteriormente impoverire le regioni meridionali". Dopo la tavola rotonda sui temi dell'occupazione, è seguito il dibattito pubblico su infrastrutture, trasporti, sanità e Pnrr al quale hanno preso parte anche sindaci e amministratori locali.

      "L'opinione generale ed i sondaggi più recenti indicano, senza ombra di dubbio, che la nostra coalizione ha fortissime probabilità di prevalere per la formazione del nuovo Governo; ma questo è ormai un dato di dominio pubblico". Lo sostiene Adele Nesci, candidata al Senato in Calabria nel Collegio proporzionale, con la coalizione di Centrodestra "Noi Moderati". "Nonostante questo - prosegue Nesci - vorrei dare ai contenuti un significato quanto più personale e privato. Nell'accettare la proposta a candidarmi, non ho avuto la minima presunzione di diventare protagonista di chissà quale grande operazione politica. Semplicemente ho pensato di poter rappresentare un buon veicolo su cui trasportare le insoddisfazioni, le delusioni, gli insuccessi che, inevitabilmente, ogni calabrese tiene nascosti in una parte profonda di sé. Assumere sulla mia persona una tale responsabilità è un compito delicato e gravoso ma ho trovato nel progetto Noi Moderati le giuste motivazioni. Condivido questo progetto con la maggior parte di persone possibile. C'è un'importante parte di Calabria che non si spiega il contrasto tra la bellezza e la sofferenza dei nostri territori; quella parte che vede i propri familiari più cari soltanto due volte l'anno perché costretto a lavorano fuori sede; quella parte che non ama le ingiustizie e le prevaricazioni ma le percepisce quotidianamente; quella parte che ha idee di miglioramento economico ed esistenziale e che vede queste idee nascere e morire ogni giorno; insomma quella parte di tutti noi calabresi illusa tante volte da promesse elettorali. Ho una lunga esperienza nel campo politico ed amministrativo, con prove tangibili della mia intransigenza verso le ingiustizie e la mia incompatibilità con quella parte della politica autogestita dai detentori storici delle poltrone. La Calabria e i calabresi vengono per me prima di tutto il resto". "Per ogni voto - conclude la candidata di Noi Moderati - il consenso ricevuto sarà anche una responsabilità di cui sono pronta a rendervi conto per il futuro. Noi Moderati non è solo una coalizione elettorale ma anche un progetto di centro moderato che guarda ai cittadini e alle loro esigenze".

      "È inconcepibile che si attivi una discarica su un reticolato di falde acquifere che possono incidere, anche indirettamente, sulle sorgenti di acque potabili che alimentano i comuni di Palmi, Seminara, Melicuccà e Bagnara, come accertato nel 2021, da due distinti studi dall'Ispra e dal Cnr. Anche il semplice dubbio che le fonti d'acqua possano subire contaminazioni varie dalle sostanze rilasciate dai rifiuti avrebbe dovuto far desistere la Città metropolitana di Reggio e la Regione dall'intrapreso". Lo rileva, in una una nota, il Coordinamento Italexit con Paragone provinciale di Reggio. "Siamo convinti che le ragioni poste a sostegno dei provvedimenti di apertura della discarica - è detto nella nota - non siano tali da giustificare il rischio di inquinamento emerso dagli studi di cui si è fatto dinanzi cenno. C'è un problema di sicurezza dato dall'assenza di pronunce di compatibilità ambientale da parte degli organi preposti che non può e non deve essere trascurato anche in considerazione della particolare vicinanze della discarica alle abitazioni di Pomarelli di Bagnara Calabra e alle importanti realtà aziendali insistenti nel Comune di S. Eufemia d'Aspromonte. Presto incontreremo proprio gli imprenditori della zona interessata dalla discarica che ci hanno già contatto ed insieme promuoveremo tutte quelle azioni volte alla tutela della salute pubblica. Apprendiamo che il Comune di Palmi ha già avviato delle azioni al riguardo e che si sta adoperando affinché la Città Metropolitana e la Regione Calabria ritornino sui loro passi. Siamo consapevoli che una soluzione all'atavico problema locale dei rifiuti vada ricercata al più presto ma siamo altresì fortemente convinti che la risposta a tutto ciò non sia da individuare nell'apertura della discarica di contrada 'La zingara' di Melicuccà".

      "A Cernobbio, Salvini ripropone il ritorno al motto della 'Padania prima di tutto'. Riesce, così, a far scadere nel provincialismo e nella logica antimeridionalista anche un grande tema come quello dell'innovazione tecnologica". Ad affermarlo Enza Bruno Bossio, parlamentare uscente e candidata del Pd nel collegio plurinominale della Camera in Calabria. "La sua proposta - prosegue Bruno Bossio - fatta propria da tutta la destra a trazione Meloni, di trasferire a Milano la sede del ministero all'Innovazione non trova alcun riscontro nella vita reale e ripropone il solito cliché di un Nord eccellenza in tutto, incluso lo sviluppo delle nuove tecnologie, contrapposto a Roma e al Mezzogiorno. Siamo di fronte a una manipolazione della realtà. Se la vogliamo dire tutta, senza alcun timore di scadere in una polemica provincialistica, uno dei principali avamposti della ricerca avanzata, della intelligenza artificiale e della competenza sulle tecnologie innovative è l'Università della Calabria. Non a caso il presidente dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale, che raggruppa tutte le università italiane, è un docente di Arcavacata. Negarlo è una clamorosa miopia ma soprattutto segna la cifra di una destra che, se dovesse andare al Governo del Paese, avrebbe nella sua agenda la priorità di condannare, ancora una volta, il Mezzogiorno alla marginalità, in un momento storico in cui, invece, lo sviluppo e la modernizzazione del Sud sono la vera convenienza per la crescita del Paese".

      Incontro pubblico di presentazione a Mirto Crosia dei candidati alla Camera e al Senato del Terzo polo. A moderare i lavori l'incontro Caterina Urso, Responsabile Mezzogiorno Italia Viva Calabria. Sono intervenuti il senatore Ernesto Magorno, candidato nella lista plurinominale alla Camera; Daniela Ventura, candidata nel collegio uninominale Cosenza-Crotone- lista proporzionale Senato, e Domenico Mazza, candidato nel collegio uninominale Co-Ro-Kr. "Tanti i temi al centro del dibattito: dal reddito di cittadinanza - è detto in un comunicato - alla necessità di attuare delle riforme per ottimizzare un sistema che ha alleviato i disagi di diverse persone, soprattutto durante il periodo pandemico. È stato posto l'accento sulle disparità di trattamento storico tra i due versanti della Calabria: ambito tirrenico servito da una serie di infrastrutture per la mobilità ed area jonica, invece, sguarnita di qualsivoglia soluzione in tal senso". "Si è poi passati - riporta ancora il comunicato - ad un focus sulle difficoltà del settore sanitario, con riferimento alla cronica mancanza di reparti d'emodinamica nei presidi di Crotone e Corigliano-Rossano. È stato evidenziato, anche, il basso livello dei Livelli essenziali d'assistenza, che nell'area sibarita e crotoniate risulta inferiore al resto della Calabria e del territorio italiano".

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