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      Bruni: presentato da Regione bando teatri che esclude tutti

       

       

      Bruni: presentato da Regione bando teatri che esclude tutti

      29 ott 22 "Siamo di fronte alla solita storia, la Regione è incapace di andare oltre le buone intenzioni. Infatti, il 'Piano triennale degli interventi nel sistema teatrale regionale calabrese 2022/2024' presentato in settimana e che, all'apparenza, sembrava venire incontro alle esigenze degli operatori del settore, invece, si è rivelato, nei bandi poi pubblicati, pieno di contraddizioni, criticità e poca chiarezza che di fatto, lo rendono inattuabile". Lo afferma, in una nota, Amalia Bruni, leader dell'opposizione in Consiglio regionale. "Lo scorso 21 ottobre, il settore cultura della Regione - è detto nella nota - ha pubblicato in pre-informazione i bandi per il sostegno dell'attività teatrale calabrese secondo il piano triennale approvato dalla giunta regionale lo scorso 7 settembre 2022. Uno dei bandi, con un fondo triennale di 1.5000.000 di euro destinati interamente alla distribuzione, suddiviso in due tipologie d'intervento, è finalizzato a promuovere lo sviluppo di una rete dei teatri calabresi e di circuiti teatrali attraverso soggetti che fanno distribuzione, promozione e formazione del pubblico. Il bando, rispetto alle risorse stanziate potrebbe sostenere con 50/40 mila euro circa, 11 soggetti (6 per la rete di teatri e 5 per il circuito teatrale). Il problema sta nei che i criteri di ammissibilità dei progetti che così come sono stati concepiti risultano molto restrittivi e onerosi soprattutto per il numero di spettacoli da rappresentare in un anno (100 giornate recitative) e al numero di piazze regionali da coinvolgere (almeno 10), escludendo così di fatto la quasi totalità dei soggetti iscritti all'albo regionale del teatro, sezione distribuzione. Soggetti che operano da anni e con continuità sia nei principali e sia nei piccoli teatri calabresi offrendo alla cittadinanza un'offerta culturale di alta qualità". "Forse, si intendeva rispettare in questo bando - sostiene Bruni - gli articoli della legge n.19 del 2017 per la programmazione e lo sviluppo dell'attività teatrale, ma in un modo confuso e spesso con una contraddittoria interpretazione, dimenticando le richieste giunte da parte degli operatori culturali colpiti da oltre due anni dalla pandemia di Covid19 che ha causato il blocco dell'attività artistica e culturale nazionale. La Regione, invece, di premiare e sostenere lo sforzo di tutti questi soggetti che nonostante un notevole svantaggio culturale rispetto al resto della nazione e alle tante difficoltà logistiche ed economiche continuano a resistere da anni operando sul territorio calabrese, spesso a supporto degli enti comunali proprietari di teatri, per promuovere e valorizzare il sistema teatrale e le risorse artistiche del territorio". "Sono rammaricata perché per l'ennesima volta - sottolinea ancora Bruni - si è adottato il metodo sbagliato. Personalmente avevo suggerito, come in altre occasioni, che si attivasse un tavolo prima di presentare il bando perché spesso chi redige materialmente i bandi non ha contezza della variabilità dei territori e il confronto tra persone porta sempre ad una sensibile riduzione delle criticità . Ma anche questa volta si è scelto di proseguire senza confronto, senza ascoltare consigli di chi è sul campo da anni e senza accettare nessuna indicazione. Il risultato è lo stesso delle altre volte, un nulla di fatto, un'occasione sprecata e un intero settore abbandonato a se stesso".

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