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      Regione Calabria avvia Manovra d'Autunno per la sanità, 3.500 stabili

       

       

      Regione Calabria avvia Manovra d'Autunno per la sanità, 3.500 stabili

      11 ott 22 Il presidente della Regione Calabria e commissario per la sanità Roberto Occhiuto, insieme al commissario straordinario di Azienda Zero Giuseppe Profiti, al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Iole Fantozzi, e al sub-commissario alla sanità Ernesto Esposito, hanno illustrato la "Manovra di autunno" sulle politiche che l'Amministrazione regionale intende mettere in campo per accrescere, in modo strutturale e nel breve tempo, la dotazione professionale delle strutture sanitarie. "I cittadini - ha detto Occhiuto - si attendono molto dal governo della sanità. Stiamo ricostruendo un edificio che era in macerie e lo stiamo facendo mattone su mattone a partire dalle fondamenta. I risultati li produrremo attraverso la ricostruzione dell'edificio, il recupero dell'efficienza dell'edificio, ma non bisogna pensare che chi governa la sanità oggi, dopo 20 anni di disastri, dopo dodici anni di governo della sanità da parte dell'esecutivo nazionale, che non ha né accertato il debito, né migliorato la qualità delle prestazioni sanitarie, abbia la bacchetta magica". Per il presidente "questa regione è governabile anche nel suo sistema sanitario vincendo i pregiudizi del governo nazionale che nel corso degli anni ha mandato in Calabria come commissari generali dei carabinieri e persone che non avevano alcuna competenza in materia sanitaria. Un pregiudizio dovuto al fatto che si riteneva la Calabria ingovernabile dal punto di vista sanitario". La Calabria era fuori dal deficit da due anni "e nessuno - ha rimarcato Occhiuto se n'era accorto. Non lo sapevano nemmeno i ministeri vigilanti che avevano nominato i commissari, i quali avrebbero dovuto svolgere questo lavoro. Solo attraverso una attività di risposta a richieste che venivano formulate dal tavolo Adduce, fornite da Iole Fantozzi e Ernesto Esposito, abbiamo dimostrato che la Calabria non ha un problema di deficit, anche ai ministeri vigilanti. Questa però non è una buona notizia, perché significa che la nostra sanità è spenta. Queste risorse non vengono spese per assumere medici o erogare prestazioni sanitarie, però è già meglio che in passato, quando a tutto questo si aggiungeva anche il deficit. Fatta questa operazione verità ne faremo un'altra epocale sulla ricognizione del debito, ma siamo soprattutto impegnati per assicurare i Livelli essenziali di assistenza, migliorare la qualità dei nostri Pronto soccorsi dove spesso i calabresi sono costretti a vivere una condizione di inciviltà, dove non c'è nemmeno il rispetto della dignità degli uomini e delle donne, stiamo cercando di intervenire sul sistema dell'emergenza urgenza. È davvero un palazzo da ricostruire dalle macerie". Nella "Manovra di autunno" sono previsti benefit economici per chi, dipendente di un ospedale, decida di prestare delle ore di lavoro aggiuntive al pronto soccorso o in qualunque reparto di emergenza urgenza. Quelle ore saranno retribuite fino a 100 euro. "Ho detto più volte - ha aggiunto Occhiuto - che se un medico che è incardinato nel sistema sanitario costa circa settemila euro al mese e quello stesso medico si dimette per andare a lavorare in una cooperativa a gettone e arriva a costare 50 mila euro perché viene richiamato a lavorare, ma nella cooperativa, significa che 43 mila euro vengono distratti e che non si utilizzano più per la cura dei cittadini ma per dividere il profitto tra le cooperative che si occupano di intermediazione del lavoro e i medici stessi. Lavorare in un pronto soccorso significa sacrificare la propria vita. Ho chiesto ai miei dirigenti di fare anche in Calabria quello che stanno pensando di fare in altre regioni e cioè di dare fino a cento euro ad un medico calabrese che già lavora in un altro reparto di un ospedale e vuole andare a lavorare al pronto soccorso di quello stesso ospedale per qualche ora. Anziché darne centocinquanta a cooperative per un medico a gettone che starà lì qualche ora e poi il giorno dopo sarà in un'altra città dimenticandosi del paziente che ha visitato".

      3500 stabilizzazioni

      Sono 2.589 unità del comparto tra infermieri, tecnici, Oss, etc, e 1.044 tra medici e altre figure dirigenziali le figure professionali coinvolte nei processi di stabilizzazione e di nuovo reclutamento previsti dalla "Manovra di autunno" della Regione Calabria nel comparto sanità. "Per le aziende - ha sottolineato il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti - sono stati approvati i piani dei fabbisogni, i sindacati sono stati convocati per iniziare i negoziati per i criteri di stabilizzazione, di sostituzione del turn over e di potenziamento. L'obiettivo è assicurare l'orizzonte professionale a specialisti professionisti, motivarli fidelizzarli alla propria azienda sanitaria". Gli interventi della manovra sono divisi in strutturali e contingenti. Quelli strutturali riguardano proprio la dotazione delle risorse professionali, gli altri la salvaguardia dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). "Ci sarà - ha spiegato Profiti - una copertura del turn over del 2022 al 100%. Tutti i pensionamenti potranno essere, dunque sostituiti in base alle necessità della propria azienda. Cercheremo di potenziare in modo particolare le figure specialistiche in quelle aree che caratterizzano la mobilità passiva della Calabria: urologia, ortopedia, oncologia e cardiologia. Riducendo le liste d'attesa, migliorando la qualità e la capacità di attrazione, reclutando le migliori professionalità offerte sul mercato". Il reclutamento avverrà attraverso il concorso attivato a livello centrale oppure anche dalle singole aziende. Quanto ai tempi si va da ottobre a dicembre. Quel che è certo è che avverrà prima la stabilizzazione di 740 unità del personale del comparto e 135 figure dirigenziali, per ridurre il precariato, il consolidamento del turn over e potenziamento delle funzioni con 1819 unità di personale del comparto e le 909 unità di figure dirigenziali. Sulla ricognizione del debito Profiti, rispondendo alle domande dei giornalisti ha chiarito che avverrà "secondo la legge entro dicembre e che la ricognizione è già partita. Ci aspettiamo una risposta entro il 10 di novembre. Risposte che troveranno un'organizzazione già pronta tra funzionari regionali e ispettori della Guardia di finanza. L'unico dato che sono in grado di darvi con certezza è che si parla di un debito del sistema Calabria sul quale c'è un dubbio sull'entità, ma di un sistema che non ha più disavanzi con il passato. Queste risorse che hanno colmato il disavanzo arrivano dalla fiscalità dei calabresi e degli italiani che però non sono restituiti sotto forma di servizi pubblici. Questo è un dato negativo perché non si ridà ciò che si trattiene ai cittadini".

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