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      A Villa e alla Camera ricordo del sacrificio del Giudice Scopelliti

       

       

      A Villa e alla Camera ricordo del sacrificio del Giudice Scopelliti

      09 ago 22 "Quella che pretendo è semplicemente la verità, che ancora manca, sull'assassinio di mio padre". Lo ha detto Rosanna Scopelliti, figlia di Antonino Scopelliti, sostituto Procuratore generale della Corte di cassazione, nel corso della cerimonia a Villa San Giovanni di commemorazione del magistrato, nel trentunesimo anniversario del suo omicidio. La cerimonia si é svolta nel punto in cui Scopelliti, che era in ferie in Calabria, fu ucciso mentre faceva rientro alla guida della propria automobile a Campo Calabro, suo paese d'origine. Quando fu assassinato Scopelliti si accingeva a rappresentare la pubblica accusa nel maxiprocesso in Cassazione a Cosa nostra. "Il ritardo nell'accertamento della verità sull'assassinio di mio padre - ha aggiunto Rosanna Scopelliti - provoca problemi di fiducia nelle istituzioni e di credibilità dello Stato. Soprattutto per quel che riguarda il rapporto di fiducia che ci deve essere tra i cittadini e lo Stato. Siamo ancora in attesa di una svolta negli accertamenti per capire chi ha voluto e perché la morte di mio padre. Servirebbe, in sostanza, un cambio totale di metodo nelle indagini".

      "Siamo vicini alla famiglia Scopelliti e comprendiamo il suo sconforto per non avere ancora ricevuto risposte chiare e definitive sull'omicidio del loro caro". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, nel corso della cerimonia di commemorazione di Antonino Scopelliti, il magistrato della Procura generale della Corte di Cassazione ucciso 31 anni fa a Villa San Giovanni. "Da parte nostra - ha aggiunto Bombardieri - c'é il massimo impegno per fare luce sull'assassinio di Nino Scopelliti. Abbiamo un procedimento pendente in riferimento a questa drammatica vicenda. Le indagini sono in corso, con attività rogatoriali anche a livello internazionale. Stiamo facendo tutto il possibile, ma bisogna capire che il lunghissimo tempo trascorso dai fatti rende tutto più difficile".

      "Ricorre oggi l'anniversario della scomparsa del magistrato Antonino Scopelliti, ucciso in un agguato mafioso in Calabria trentuno anni fa". Lo ricorda il presidente della Camera Roberto Fico in Aula. "Entrato in magistratura a soli 24 anni, - ricorda Fico - Antonino Scopelliti si era occupato di alcuni dei processi più importanti della storia recente del nostro Paese: il primo processo Moro, il sequestro dell'Achille Lauro, la strage di Piazza Fontana e quella del Rapido 904. In qualità di Sostituto Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, era in procinto di rappresentare l'accusa contro gli imputati del maxiprocesso di mafia a Palermo quando fu ucciso. Sul luogo dell'assassinio fu scritto "la tua morte ha spezzato il silenzio di questa terra". Ricordare Scopelliti significa dunque non far calare mai il silenzio sul sacrificio di chi, come lui, si è impegnato, in prima persona e senza riserve, in una battaglia di legalità, di rigore morale e di giustizia. Ripercorrere la sua storia ci sollecita a non abbassare mai la guardia e ad assicurare ogni giorno, nella lotta contro la mafia, una risposta efficace non soltanto attraverso l'azione e investigativa e giudiziaria, ma anche mediante politiche di sviluppo e riduzione delle diseguaglianze sociali. E a contrastare nel contesto istituzionale, economico e sociale ogni pratica o complicità collusiva".

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