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      Consiglio Regione: parte la XII legislatura. Mancuso eletto presidente

       

       

      Consiglio Regione: parte la XII legislatura. Mancuso eletto presidente

      15 nov 21 Con l'avvio della prima seduta del Consiglio regionale eletto lo scorso 4 ottobre, si apre ufficialmente la XII Legislatura regionale con il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. All'ordine del giorno dei lavori l'elezione dei componenti dell'Ufficio di Presidenza. Al banco della Presidenza siede "il consigliere regionale più anziano di età tra i presenti", Francesco Afflitto eletto con il Movimento 5 Stelle. Presidente dell'assemblea dovrebbe essere eletto, salvo sorprese, Filippo Mancuso, in quota Lega - Salvini Premier, l'Aula dovrà eleggere, come indicato al secondo punto dell'ordine dei lavori, i due vice presidenti, uno in quota alla maggioranza, l'altro all'opposizione. Analoga ripartizione riguarderà l'elezione dei due segretari-questori, punto conclusivo della seduta. Secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento interno del Consiglio regionale, le votazioni, separate per ciascuna carica, si svolgono a scrutinio segreto. Per l'elezione del presidente, è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei Consiglieri regionali. Nel caso in cui anche dalla terza votazione non dovesse scaturire la maggioranza, si procede al ballottaggio fra i due candidati che nel precedente scrutinio hanno ottenuto il maggior numero dei voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti. A parità di voti è eletto il più anziano d'età. Per le successive elezioni, sempre con votazioni separate ed a scrutinio segreto, si procede all'elezione, dei due Segretari-Questori. Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti, ed a parità di preferenze viene eletto il più anziano d'età. Significativa, nella XII Legislatura, grazie all'introduzione della doppia preferenza, la presenza femminile in Consiglio regionale, con 6 donne che da oggi occuperanno gli scranni di palazzo Campanella: Amalia Bruni, (Misto) per il centrosinistra, Luciana De Francesco (FdI), Katya Gentile (FI), Valeria Fedele (FI), Simona Loizzo (Lega) e Pasqualina Straface (FI) per il centrodestra.

      Mancuso eletto presidente

      Filippo Mancuso, della Lega, è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Calabria. L'elezione di Mancuso è avvenuta al primo scrutinio con 22 preferenze su 31 votanti e presenti. Nove le schede bianche. Con l'avvio dei lavori della prima seduta della massima assemblea elettiva calabrese, eletta lo scorso 3 e 4 ottobre, si è aperta ufficialmente la XII Legislatura regionale con alla presidenza della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, che nei giorni scorsi ha formato il nuovo esecutivo. Filippo Mancuso, che è alla sua seconda legislatura regionale, è nato a Catanzaro il 26 aprile 1962. Laureato in Economia dell'azienda moderna, esercita la libera professione nel campo della consulenza fiscale, tributaria, amministrativa, societaria del lavoro e contenzioso tributario. E' iscritto all'albo dei commercialisti ed esperti contabili, all'albo dei revisori contabili e a quello dei consulenti tecnici d'ufficio del Tribunale di Catanzaro. Nel maggio del 2011 è stato eletto consigliere comunale di Catanzaro e più volte ha ricoperto l'incarico di assessore del Comune capoluogo. E' stato anche consigliere provinciale di Catanzaro.

      Mancuso: presidente di tutti, con cuore e coraggio

      "La Calabria, oggi più che mai, ci chiede cuore e coraggio. In me prevale la volontà di essere il presidente di tutti". Lo ha detto il nuovo presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, nel suo discorso di insediamento, dopo l'elezione avvenuta al primo scrutinio. "Una congiuntura difficile - ha aggiunto Mancuso con riferimento anche alle conseguenze della pandemia - ma anche una sfida entusiasmante, perché la politica e l'Istituzione che rappresentiamo, che sono il cuore della democrazia calabrese, hanno l'opportunità di impegnarsi a fondo, per essere protagoniste dei cambiamenti in corso, all'insegna del buongoverno e dei principi della programmazione, della partecipazione e del rispetto dell'autonomia degli Enti locali". "Un affettuoso saluto" Mancuso lo ha rivolto al presidente della Regione Roberto Occhiuto, "che succede all'indimenticabile Jole Santelli: la prima presidente donna della Regione, che voglio oggi, con tutti voi, ricordare e la cui presidenza, pur essendo stata breve, ha lasciato in Calabria segni fecondi". "Il Presidente Occhiuto, con il dinamismo intellettuale e politico che lo contraddistingue - ha sostenuto Mancuso - ha da subito messo in atto il cambio di passo a cui tutti siamo chiamati. Un cambio che la Calabria e il nostro tempo esigono e che deve aiutarci a vincere contrapposizioni politiche ingannevoli, veti incrociati e frammentazioni territoriali che rischiano di distrarci dalle sfide del nostro tempo e dall'obiettivo primario: promuovere lo sviluppo e nuova occupazione, mettere a valore il patrimonio ambientale, storico, culturale ed architettonico che fanno della Calabria una delle regioni più belle e suggestive d'Europa. Occorre adesso un impegno istituzionale assiduo e rigoroso per fronteggiare i troppo problemi dei calabresi". Ha poi fatto riferimento "all'ultradecennale tormentone dei commissari della sanità mandati in Calabria dai tanti Governi e che spesso, a parte i danni materiali e all'accumulo del debito, hanno provocato alla Calabria un immenso danno d'immagine e di reputazione. Oggi, con il presidente della Regione a capo della Struttura commissariale termina la conflittualità tra commissari e Regione. E tutti siamo chiamati a cooperare, perché la sfida di avere una sanità dignitosa sia affrontata e vinta e venga affermato il diritto alla salute dei cittadini, oggi sospeso e contrastato". Un saluto particolare, il neo Presidente, lo ha dedicato alle colleghe consigliere. "La loro azione e la loro presenza - ha affermato - in rappresentanza di tutte le donne calabresi, sono certo, saranno determinanti non solo al Governo della Regione, ma anche nel dare priorità, nelle politiche di genere, ad azioni concrete che mirino a cambiare norme sociali consolidate, disparità di trattamento economico, disoccupazione di genere, a sopperire alla mancanza di strutture che ostacolano l'iter professionale delle donne". E in tema di violenza sulle donne "sollecito - ha sottolineato Mancuso - un'attenzione non più emergenziale ma strutturale diretta ad irrobustire i centri antiviolenza del territorio, attraverso risorse adeguate utilizzate efficacemente". Sul Pnrr, "che può consentire di rimuovere il divario territoriale Nord-Sud, non ho dubbi che Giunta e Consiglio sapranno agire tempestivamente per individuare le priorità della Calabria e ottenere le risorse necessarie". Riferendosi ai Comuni li ha definiti "avamposti della democrazia, che oggi vivono un insopportabile condizione di solitudine". Sulla presenza della criminalità organizzata in Calabria "disvalore assoluto ed uno dei principali ostacoli allo sviluppo", Mancuso ha evidenziato la necessità di "cospicue risorse per allargare e sostenere in ogni luogo la cultura della legalità". Su quella che ha definito "la nostra finestra sul mondo", il Porto di Gioia Tauro e gli aeroporti di Lamezia, Reggio e Crotone, Mancuso si è soffermato sulla vicenda Sacal, "per la quale il presidente Occhiuto ha evidenziato strane procedure, per acquisizioni di quote di partecipazione, intervengano subito le autorità di controllo. Si apra una pagina nuova su queste tre infrastrutture fondamentali per la mobilità e lo sviluppo". Mancuso ha concluso con un pensiero rivolto alla sua città, Catanzaro "che necessita di adeguate risorse, sia per valorizzare le sue funzioni di capoluogo della Calabria, che per l'irrobustimento dell'area centrale della regione" ed uno rivolto alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, "che ospita il Consiglio regionale. Sosterrò senza indugi - ha detto - la Conferenza Interregionale Calabria-Sicilia per il coordinamento delle politiche dell'area dello Stretto, perché l'alleanza tra le due Regioni è un incubatore di processi virtuosi con enormi benefici per le due sponde". Il neo presidente ha chiuso con un pensiero ed un ringraziamento alla stampa, "ai giornalisti calabresi, a quelli a cui è impedito dalle intimidazioni mafiose, l'esercizio della loro funzione, e a coloro che seguono i lavori del Consiglio regionale, ai quali voglio assicurare che questa istituzione intende favorire ogni loro esigenza di conoscenza e di approfondimento di quanto si produce".

      Caputo e Iacucci vicepresidenti

      Pierluigi Caputo (Forza Azzurri) e Franco Iacucci (Pd), sono i due nuovi vice presidenti del Consiglio regionale. Nella votazione, Caputo ha riportato 21 preferenze, mentre Iacucci è stato eletto con 6 voti. Due preferenze, infine, sono andati ad Antonio Lo Schiavo (Lista De Magistris), segno di una divisione nella minoranza. Due le schede bianche. Nella successiva votazione, eletti anche i segretari-questori: si tratta di Salvatore Cirillo (Coraggio Italia) ed Ernesto Alecci (Pd). Nella votazione, Cirillo ha riportato 17 voti, Alecci 11. 2 Preferenze sono andate ad Antonio Lo Schiavo (Lista De Magistris), 1 preferenza a Francesco Afflitto (Movimento 5 Stelle). Esaurito l'ordine dei lavori il Presidente Mancuso ha tolto la seduta.

      Irto capigruppo PD

      E' Nicola Irto il nuovo capogruppo del Pd in Consiglio regionale. L'elezione è avvenuta all'unanimità. "Ringrazio i consiglieri regionali del Pd che, all'unanimità, mi hanno chiesto di assumere il ruolo di capogruppo" ha affermato Irto dopo l'indicazione unanime da parte dei consiglieri dem che lo hanno scelto come presidente del gruppo a palazzo Campanella. "Si tratta - ha aggiunto - di una grande responsabilità che affronterò con spirito di servizio e nell'interesse dei calabresi. La legislatura che si avvia è fondamentale per il futuro della Calabria che sarà chiamata, tra l'altro, a utilizzare al meglio i fondi del Pnrr. In Consiglio servirà un'azione di opposizione attenta, determinata e costruttiva che il Pd, come gruppo più numeroso della minoranza, dovrà guidare con fermezza".

      Bruni: Avverto grande responsabilità

      Amalia Bruni, leader dell'opposizione in Consiglio Regionale si dice "emozionata", in una dichiarazione, dopo la prima seduta dell'Assemblea elettiva. "Meglio di un primo giorno di scuola - afferma - e sicuramente più emozionante. Fare parte di un'Istituzione come la Regione mi riempie di orgoglio, ma non per questo perdo di vista l'obiettivo principale, che è quello di lavorare per l'intera legislatura per migliorare le condizioni di vita dei calabresi, controllando atti e delibere e intervenendo laddove è possibile per migliorarli". "Avverto una grande responsabilità - aggiunge Amalia Bruni - ma non sono preoccupata di questo. Sono piuttosto onorata di poter essere una sentinella per tutti quelli che mi hanno dato fiducia e mi hanno consentito di essere dove sono. Li ripagherò mettendo in atto quella che io chiamo la 'buona politica', quella che deve riavvicinare i cittadini alle istituzioni e non allontanarli. E' l'unico metodo che abbiamo per recuperare credibilità e riportare i cittadini alle urne. E sappiamo bene quanto questo sia necessario qui in Calabria. Per il resto mi aspetta un duro lavoro, ma fono felice di farlo".

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