Dalla Regione bandi per 5 mln all'agricoltura

Dalla Regione bandi per 5 mln all'agricoltura

18 feb 21 Sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta alla Cittadella "Jole Santelli" di Catanzaro, i bandi "Agrumicoltura" e "Investimenti in infrastrutture", previsti dal Programma di sviluppo rurale 2014/2020. All'incontro erano presenti il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, l'assessore all'Agricoltura Gianluca Gallo, e il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo. "Sostengo da sempre - ha sottolineato Spirlì - che l'assessore Gallo sta facendo un lavoro enorme. Riesce ad individuare insieme ai suoi dirigenti, fondi e aiuti per l'agricoltura calabrese, la quale deve costantemente ringiovanire. Questo significa che anche un antico progetto può ritrovare linfa vitale e non rimanere legato a strutture antiche e del passato che piano piano porterebbero al soffocamento". Per Spirlì i bandi presentati rappresentano "la prova che la Calabria è al passo con le altre regioni d'Italia e d'Europa. Ci serve moltissimo far vedere quanto la Calabria sappia scegliere le giuste politiche e l'agricoltura che è costola di questa nostra economia, va costantemente rinforzata e l'assessore Gallo sta facendo un ottimo lavoro". L'obiettivo del bando dedicato all'agrumicultura è di migliorare la redditività e la sostenibilità delle produzioni. La dotazione finanziaria del bando è di 1 milione di euro. Il provvedimento sostiene gli investimenti nelle aziende agricole e promuove, in particolare, gli interventi di riconversione varietale ed i nuovi impianti arborei nel settore agrumicolo, incluso l'ammodernamento dei sistemi irrigui. Due gli interventi previsti: azione A, dedicata alla riconversione varietale delle superfici agrumicole, compresi i nuovi impianti su terreni già occupati da agrumeti che sono stati estirpati negli ultimi dieci anni; Azione B, relativa ai nuovi impianti di agrumi su superfici agricole diverse da quelle potenzialmente interessate dall'azione A. La localizzazione degli investimenti è rivolta a superfici coltivate ad agrumi nelle aree vocate all'agrumicoltura del territorio calabrese, per come identificate nella Carta dei suoli della Calabria. È possibile presentare domanda di sostegno per una sola delle due azioni. "Il bando dedicato al settore agrumicolo - ha detto Gallo - è molto importante. Rappresenta una risposta che diamo al settore agricolo, attraverso una proposta di riconversione varietale. Adesso noi proponiamo agli agricoltori di riconvertire le loro coltivazioni attraverso dei prodotti che hanno una maturazione nei mesi più avanzati. Con questo intervento vogliamo dare anche una risposta in termini cospicui. Si tratta di 1 milione messo a bando, ma con le somme rinvenienti dalla programmazione europea implementeremo la dotazione della misura". L'obiettivo dei due bandi per gli investimenti in infrastrutture, uno dedicato ai Comuni sotto i 5mila abitanti, l'altro a quelli sopra i 5mila, riguarda il miglioramento e l'adeguamento delle infrastrutture di base a servizio delle aziende agricole e silvicole. La dotazione assegnata è di euro 4 milioni di euro, 2 milioni per ciascun bando. Il provvedimento si prefigge inoltre di contribuire a sviluppare una gestione economica sostenibile delle foreste. Sono previsti investimenti di viabilità relativi a strade di libero accesso aperte al pubblico ed al servizio di una moltitudine di utenti; investimenti di elettrificazione che risultino posizionati all'esterno dell'azienda agricola-forestale, che siano collegati all'uso agricolo e forestale e che siano a servizio di una moltitudine di aziende agricole-forestali. "Sono due bandi diversi - ha aggiunto l'assessore - che fanno sì che gli agricoltori possano investire su strade interpoderali, prodotti rurali ed elettrificazione rurale". La dotazione dei tre i bandi sarà incrementata con nuovi fondi derivanti dalla transazione del Psr 2021-2022 e dal quadro di sostegno 2021-2027. "È la prima volta che in Calabria si fa un bando tematico sugli agrumi - ha spiegato Giovinazzo - e soprattutto è la prima volta che la Regione tenta di dare delle indicazioni su aspetti anche qualitativi".