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      Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza le leggi di bilancio

       

       

      Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza le leggi di bilancio

      23 dic 21 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con l'autorizzazione al coordinamento formale, le leggi di bilancio della Regione Calabria: "Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all'esercizio finanziario 2020"; la proposta di legge di "Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023"; il "Bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria"; la "Legge di stabilità regionale 2022" e il "Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024". L'Aula sta adesso affrontando gli altri punti all'ordine dei lavori. Già approvata, a maggioranza, la proposta di legge di "Proroga del termine di adeguamento. Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della I.r. 15/2013" e, con l'autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge che "Proroga dell'entrata in vigore del livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale".

      30 punti in odg, ricordata tragedia Fiumarella

      E' iniziata nel primo pomeriggio la seduta del Consiglio regionale che aveva all'ordine del giorno oltre 30 punti da discutere. In apertura, il presidente dell'assemblea Filippo Mancuso ha invitato l'aula ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle 71 vittime dell'incidente della Fiumarella a Catanzaro del 23 dicembre 1961 quando il rimorchio di un convoglio ferroviario si staccò dalla motrice precipitando sotto un viadotto. Il Consiglio ha quindi iniziato i propri lavori con l'avvio della discussione del primo punto relativo al "Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024 e l'approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2022-2024". Seguono una serie di provvedimenti amministrativi. Quindi si passerà al "Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all'esercizio finanziario 2020", alla "Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023" e alla "Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria, fino alla "Legge di stabilità regionale 2022" e la "Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024". In discussione, tra l'altro, anche l'autorizzazione all'acquisizione di azioni di Sacal Spa - la società di gestione degli aeroporti calabresi - da parte della Fincalabra. Il bilancio di competenza della Regione per l'anno 2022, al netto delle contabilità speciali, della anticipazione di cassa e del fondo pluriennale vincolato ammonta complessivamente - secondo la relazione sul provvedimento - a circa 6,5 miliardi di euro. Tuttavia, tali importi afferiscono in gran parte a risorse a destinazione vincolata, vale a dire somme il cui utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con questi concordate. Rientrano in tale ambito le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (3,9 miliardi di euro circa; 62,4%), quelle destinate all'attuazione dei programmi comunitari POR e PAC 2007-13 e 2014-20 (581,7 milioni di euro; 9,2%), le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (419,1 milioni di euro; 6,6%), nonché ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti (520,6 milioni di euro; 8,2%). Le entrate per mutui (86,5 milioni di euro; 1,4%) sono relative al cofinanziamento regionale del POR e del PSR2014-2020, nonché del programma di investimenti di cui all'Accordo Stato-Regioni del 15 ottobre 2018 (art 3 della legge di stabilità regionale per l'anno 2019). Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano, invece, a circa 767,3 milioni di euro, pari al 12,2% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio, in diminuzione di circa 53 milioni rispetto alle previsioni effettuate nel bilancio 2021-2023, annualità 2021. Tale decremento non origina da situazioni "a regime" e "strutturali", ma è connesso alle variazioni di bilancio effettuate sull'annualità 2021 a seguito delle misure economiche adottate dal Governo a fronte della pandemia". Chiuderanno la seduta le elezioni, con voto segreto, degli Uffici di Presidenza delle otto commissioni consiliari permanenti e speciali del Consiglio regionale: Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale; Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero; Sanità, Attività sociali, culturali e formative; Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente; Riforme; Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili; Commissione contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa; Commissione speciale di vigilanza.

      Consiglio licenzia bilancio assemblea 2022-2024

      Il Consiglio regionale ha velocemente approvato i primi 7 punti all'ordine dei lavori. L'Aula ha licenziato il Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024, e, a maggioranza, dopo la relazione unica sui provvedimenti del consigliere Antonio Montuoro (FdI), i rendiconti 2020 dell'Ente parchi marini regionale, 2020 dell'Aterp, e dell'Arcea, 2019 e 2020 dell'Arsac e 2020 dell'Arpacal. Con un'unica relazione la vice presidente della Giunta Giusy Princi ha dettagliato i punti dall'8 al 12, fino al Bilancio di Previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024 sui quali si è aperta la discussione generale dell'Aula.

      Occhiuto: Evitato esercizio provvisorio

      Il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto ha chiuso la discussione generale sul gruppo di punti inerenti il bilancio regionale. Dopo Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) è intervenuto il capogruppo Udc Giuseppe Graziano che ha sottolineato l'importanza di discutere in Aula il Bilancio "così poco tempo l'insediamento della Giunta e fondato su rapporti nuovi come l'interlocuzione che il Presidente Occhiuto ha personalmente avviato con la Corte dei Conti e la sua successiva visita a Bruxelles per un confronto diretto con la Commissione europea. Un bilancio - ha aggiunto - che va a salvare i conti della Regione. Ci sarà un anno per lavorare ad un bilancio diverso rispetto al passato, di portata diversa per un segnale forte di cambiamento nella nostra Regione". Ernesto Alecci (Pd) sul bilancio ha evidenziato "le risorse importanti di cui è dotato, in settori strategici della Regione, che seppur vincolate non impediscono alla Giunta regionale di delineare un'attività di programmazione e di spesa. Perché non basta che le risorse siano disponibili - ha concluso - ma serve metterle a terra per renderle in grado di generare crescita e sviluppo sui territori". Occhiuto ha ringraziato l'assessore al Bilancio Giusy Princi e gli Uffici della Giunta regionale per il lavoro svolto "che ha consentito di evitare l'esercizio provvisorio. Ci siamo insediati il 15 novembre, e ci aspettava una corsa ad ostacoli, come il giudizio di parifica della Corte dei Conti". Sulla presenza di emendamenti alla legge, Occhiuto ha anticipato che grazie ad una posta di risorse di circa 28 milioni, "sarà possibile intervenire ad inizio anno con delle variazioni al bilancio e in quella sede c'è la volontà di valutare questi emendamenti". Sul bilancio "ingessato", rilevato in molti interventi, "non è una responsabilità ascrivibile a chi si occupa del Governo regionale da due mesi - ha risposto -. Vorrei che fosse riconosciuto il lavoro che è stato fatto, soprattutto sul contenzioso, come avvenuto intervenendo sull'Afor, così come stiamo facendo per l'Avvocatura regionale sulla quale è necessario un efficientamento, considerando che l'80 % dei contenziosi è su Catanzaro. Se oggi si approva il Bilancio è merito di tutto il Consiglio. Io ho solo fatto il mio dovere. Così come ho fatto il mio dovere nell'evitare che ci fosse un disimpegno dell'Europa di 69 milioni di euro". E rivolgendosi al consigliere Domenico Bevacqua (Pd) ha ricordato di avere avuto sempre esperienze di governi regionali che perdevano risorse dell'Europa. Sul precariato negli Enti di sottogoverno regionale "Non lo ha creato il sottoscritto", ha rimarcato. E ancora rivolto a Bevacqua che chiedeva dati certi, "sono abituato a rispondere con i fatti, non con le parole. Lei è stato in maggioranza, riconosca - ha detto rivolto a Bevacqua - le responsabilità della sua maggioranza". Infine a Ferdinando Laghi ha detto di ritenere giusta la questione sulla dotazione finanziaria di alcune leggi: "Se serviranno interventi li potremo fare ad inizio anno".

      Il dibattito

      Ha aperto la discussione generale sul Bilancio il portavoce della minoranza, Amalia Bruni (Misto) che ha definito contrassegnato "dalla cultura della fretta la discussione che oggi portiamo avanti in quest'Aula, su un Bilancio che conferma la fragilità e la perifericità del nostro sistema economico. Uno strumento finanziario che si conferma ingessato e che lascia pochi margini di manovra all'attuazione di un indirizzo politico". La Bruni ha chiesto anche un "atto di verità e di confronto" sugli Enti di sottogoverno regionale". Di parere contrario Pasqualina Straface (FI) per la quale il Bilancio "dimostra la grande capacita dell'Amministrazione Occhiuto di far giungere in Consiglio tre punti (di Bilancio) di notevole complessità. Una sfida che non si presentava affatto facile - ha sottolineato - e che segna, nella utilizzazione delle risorse libere una netta linea di demarcazione con il passato. Un differente humus culturale rispetto alle impostazioni del passato". Davide Tavernise (M5S) citando alcuni passaggi della relazione della Princi, è giunto alla conclusione che "questa Regione, almeno nelle ultime 4 legislature è stata gestita con i piedi. Siamo qui a parlare quasi del nulla, perché abbiamo un Bilancio quasi del tutto ingessato e vincolato". Riconoscendo al Presidente Occhiuto di essere già intervenuto per risolvere alcuni problemi, come i debiti dell'Afor, ha aperto ad un contributo costruttivo con la maggioranza, "a patto - ha concluso - che la collaborazione arrivi da tutte e due le parti". Un annuncio è stato dato all'Aula da Giacomo Pietro Crinò (Cdl) che ha informato dello sblocco dei 69 mln di euro del Fondo Sociale della Calabria, "risultato - ha detto - della forte iniziativa politica e tecnica che il Presidente Occhiuto ha svolto a Bruxelles". Domenico Bevacqua (Pd) dopo aver preventivamente chiesto a Occhiuto una risposta alla sua interrogazione sull'allarmante situazione del Pronto Soccorso di Cosenza ha detto di aver apprezzato lo sforzo della vicepresidente nel difendere "un bilancio ingessato, sul quale è giunto il momento di fare chiarezza. Da 6 anni - ha affermato - sentiamo sempre la stessa pappardella, e quest'Aula ha il dovere di verificare del perché di questo stato del bilancio calabrese. Un bilancio fotocopia di quelli precedenti, che il giudizio di parifica della Corte dei Conti ha ancora di più ingessato. La situazione è grave e merita un cambiamento di rotta forte". A Bevacqua ha immediatamente risposto l'assessore al turismo Fausto Orsomarso (FdI) che ha rimarcato le differenze di visione tra coalizioni. "Non siamo la stessa cosa - ha ricordato - con chi ha costruito pezzi di precariato in Calabria" per rimarcare la differenza di impostazione che si afferma sul Bilancio rispetto al passato. Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) ha posto l'attenzione su alcune "voci" del bilancio che richiamano a particolari categorie o particolari patologie, "i cui dati vanno - ha detto verificati e approfonditi per rendere i singoli provvedimenti più efficaci" e ha posto l'attenzione sulla gestione degli Enti sub regionali, come l'Arpacal sulle quali è necessaria una maggiore vigilanza.

      Gruppo PD contrario

      Il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha votato contro la manovra finanziaria fatta arrivare in fretta e furia dal centrodestra per evitare l'esercizio provvisorio. E' quanto si legge in una nota. "Dopo la discussione sulle linee programmatiche non cambia il quadro di insieme all'interno del quale sta annaspando il governo di centrodestra - affermano i consiglieri del Pd Nicola Irto, Raffaele Mammoliti, Domenico Bevacqua, Franco Iacucci e Ernesto Alecci -. Ci siamo trovati davanti ad un documento contabile approntato in fretta e furia e saltando i passaggi nelle Commissioni ancora non costituite, senza audizioni delle parti sociali e senza nessun confronto politico. Praticamente senza neanche dare la possibilità ai consiglieri regionali di poter approntare significative proposte emendative. Si tratta di un bilancio di tipo emergenziale dettato solo da necessità burocratiche ed economiche. Senza uno sguardo di insieme sulle esigenze della Calabria e dei calabresi e senza una visione del futuro della Calabria che già mancava nelle linee programmatiche che il presidente Roberto Occhiuto ha illustrato all'Assemblea in occasione della seduta precedente e sulle quali abbiamo già espresso il nostro voto contrario. Nella relazione illustrativa al bilancio di previsione, praticamente, la giunta stessa ammette di brancolare nel buio. Si continua, dunque, lungo la linea tracciata con il programma. Incertezza totale sul presente e sul futuro e ricorso a strumenti di natura emergenziale senza nessun confronto nelle sedi preposte soltanto per provare a mettere qualche toppa a qualche falla e dare all'opinione pubblica una sensazione di efficienza e velocità. Per dare l'immagine, evidentemente soltanto ai fini di un ritorno mediatico, di un cambio di passo rispetto alle gestioni precedenti. Eppure questo bilancio di previsione somiglia in maniera inquietante a quelli precedenti. In parte è inevitabile perché sappiamo tutti come oltre il 60% delle risorse della manovra siano assorbite dalla sanità e che le risorse disponibili siano limitatissime, appena 767,3 milioni di euro a fronte dei 6,5 miliardi che movimenta complessivamente il documento contabile. Ma è la stessa identica situazione in cui la Regione si muove da anni e che sapevamo di incontrare già dalla scorsa campagna elettorale. E' chiaro, dunque, che fare l'elenco delle criticità esistenti, riferirsi ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti e produrre un documento idoneo soltanto ad evitare l'esercizio provvisorio, vuol dire esattamente fare in modo che tutto continui come è sempre stato". "Inseguire le emergenze - affermano i consiglieri dem - non servirà a nulla. E sarebbe il momento, considerando i buoni uffici con il Governo nazionale di cui il governatore Occhiuto ha parlato durante la scorsa seduta di Consiglio regionale, di avviare, fin da subito, un'interlocuzione di tipo diverso che metta sul piatto le reali esigenze della Regione. A partire dal debito nella sanità, accumulato durante la gestione dei commissari inviati da Roma e che non può ricadere sulle spalle dei calabresi. Passando, poi, per tutte le altre emergenze che la Calabria da sola non può risolvere. La nostra Regione deve diventare una questione di interesse nazionale. Per arrivare alle riforme strutturali che servono alla Regione serve un atteggiamento diverso. Come gruppo Pd lo abbiamo detto anche in occasione dell'approvazione della legge che ha istituito l'Azienda Zero per la governance della sanità calabrese. Non servono nuovi organismi alla Calabria, come l'annunciata Agenzia che insieme al Ministero per la Coesione dovrebbe aiutare la Regione nella programmazione della spesa comunitaria. Alla Calabria serve coraggio nelle scelte e una visione chiara di ciò che si vuole realizzare nei prossimi anni. E questo coraggio, purtroppo, non lo abbiamo ritrovato né all'interno delle linee programmatiche, né all'interno del bilancio di previsione".

      Irto: c.destra bocciato emendamento scuole medicina

      "In accordo con gli altri consiglieri del gruppo del Pd ho presentato una proposta emendativa al bilancio di previsione per incrementare il finanziamento del numero dei contratti di formazione per il concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione Medica, una norma di attenzione verso gli operatori del comparto sanità che il centrodestra, però, ha inspiegabilmente voluto bocciare". Ad affermarlo è consigliere regionale del Pd Nicola Irto a margine della seduta di Consiglio regionale. "L'emendamento - spiega ancora Irto - si proponeva di fare fronte alla carenza di medici operanti sul territorio regionale, atteso anche il maggiore fabbisogno di prestazioni sanitarie scaturito dallo stato di emergenza nazionale per l'epidemia di Covid-19. Un segnale concreto di attenzione a quanti operano nelle strutture sanitarie calabresi in condizioni spesso assai difficili e che si trovano, anche in questi giorni, a fronteggiare un'emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova la stessa tenuta dei nostri ospedali. Si trattava di un atto doveroso in un momento così difficile che il governo di centrodestra, dimostrando totale insensibilità al tema, ha inteso bocciare".

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