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      Maggioranza Regione punta a elezioni a San Valentino

       

       

      Maggioranza Regione punta a elezioni a San Valentino

      10 nov 20 Scambi di accuse nel Consiglio regionale della Calabria tra maggioranza ed opposizione sulla scelta della data delle elezioni e sulla reale volontà di affrontare l'emergenza sanitaria nella Regione. Il presidente dell'assemblea Domenico Tallini ha informato della richiesta di 19 consiglieri della maggioranza, inviata al Presidente ff della Giunta Nino Spirlì in cui si chiede che le elezioni regionali si possano svolgere nella prima data utile. "E se è valida la regola dei 90 giorni - ha evidenziato il Presidente del Consiglio regionale che ha ricordato alla minoranza di aver approvato in chiusura della scorsa legislatura atti e progetti di legge - quella data è il 14 febbraio. Se siete d'accordo - ha detto rivolgendosi alla minoranza, sottoscrivetela anche voi, così saremo più forti nell'invocare al nostro Presidente ed al Governo la volontà di andare al più presto al voto". Nicola Irto (Pd) chiamato in causa, ha ammesso che furono votati quei provvedimenti, "che erano sempre concordati con la minoranza nella conferenza dei capigruppo". Sulla data delle elezioni. "il Governo ha dato dei paletti e noi ci atteniamo a quelli - ha risposto Irto - Noi non firmiamo nessun documento nel rispetto del suo ruolo, in cui deve essere il Presidente ff a concordare con lei ogni decisione, non il contrario". È stato poi Giuseppe Aieta (Democratici Progressisti) a spostare il tema della discussione sulla sanità, annunciando solo la partecipazione al voto sulla legge che introduce la preferenza di genere. "Ai 21 punti all'ordine del giorno, integrato fino alla mezzanotte scorsa, avremmo voluto parlare dell'ordinanza del Presidente ff che rivolge alle Aziende Ospedaliere e quelle sanitarie intimando loro di attivare le procedure altrimenti affiderà tutto alla Protezione Civile regionale. Un' ordinanza che non si capisce se è collegata al decreto 91 del 18 giugno o se ad un'altra cosa. Torneremo in Aula quando ci convocherà per parlare di emergenza sanitaria e l'attuazione del Decreto 91, su Cotticelli e sui posti letto che non sono stati realizzati". Tallini ha ricordato che la seduta di sabato scorso è stata dedicata all'argomento. "E non c'è nessun problema - ha risposto - a riaprire una discussione prioritaria su tutto il resto". Giuseppe Graziano (UdC), dicendosi esterrefatto per l'andamento del dibattito ha definito "atteggiamento da campagna elettorale" il comportamento della minoranza alla quale ha rimproverato di aver, come schieramento, approvato la proroga del Decreto Calabria, "che contraddice quello che avete votato in quest'Aula. Volete tenere la Calabria prigioniera per sei mesi, senza un Governo, con alla guida i Commissari che vengono dall'Emilia Romagna". Considerazioni, in chiusura di dibattito, rafforzate da Sinibaldo Esposito (CdL) che ha definito il comportamento del Governo "un'occupazione manu militari della sanità calabrese" e da Domenico Giannetta (FI) che ha definito "una pezza peggiore del buco, la nomina di Commissario di Giuseppe Zuccatelli, una persona negazionista, di 76 anni che assolutissimamente è indegno, e mi assumo le responsabilità di quello che dico, di ricoprire quel ruolo".

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