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      Elezioni regionali, le dichiarazioni dei candidati e il dibattito politico

       

       

      Elezioni regionali, le dichiarazioni dei candidati e il dibattito politico

      20 gen 20 "In questa campagna elettorale, soltanto noi indichiamo come superare l'emergenza lavorativa in Calabria". Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato della coalizione civica del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione. "Il silenzio sull'emergenza lavoro di centrodestra e centrosinistra - prosegue - è coerente con le responsabilità dei due schieramenti, che al governo della Calabria hanno ottenuto il record di vertenze lavorative aperte e di precariato negli uffici pubblici, mantenuto per consensi elettorali. Le politiche del lavoro del centrodestra e del centrosinistra hanno prodotto zero in termini di occupazione. La mancanza di lavoro genera emigrazione, criminalità e odio sociale. Il governo nazionale ha messo in campo strumenti per l'occupazione, ma poi la Regione Calabria ha sistematicamente fallito pur di portare avanti le solite politiche clientelari, come nel caso dei fondi ministeriali per il potenziamento dei Centri per l'impiego e l'implementazione del Reddito di cittadinanza. In proposito la Regione Calabria ha ricevuto nel 2019 una prima tranche di finanziamento pari a 11,8 milioni, ma anziché utilizzarli per gli scopi previsti li ha dirottati per allungare i contratti di lavoro a 425 precari, 'piazzati' senza concorso nei vari uffici regionali. Parli di questo Pippo Callipo, lo racconti quando cerca di convincere l'elettorato 'grillino' a votare per la sua coalizione. Le opportunità lavorative si costruiscono su basi solide, non con interventi assistenziali come Dote lavoro, un fallimento totale e con i soliti ritardi nei pagamenti. Le politiche per creare lavoro, quello stabile che fa crescere la nostra terra, devono partire dalle aree industriali, in cui vanno ripristinati i servizi di base e assicurate la banda ultra larga e una logistica efficiente. I capannoni e le fabbriche dismesse vanno riconvertiti con investimenti oculati in spazi di incubazione per start up, con servizi innovativi alle aziende. Tali aree possono diventare anche spazi per la creatività e la rigenerazione urbana di zone spesso periferiche e abbandonate. Bisogna avviare definitivamente la ZES, che necessita di una una strategia attrattiva per gli investimenti stranieri". "Inoltre - conclude Aiello - bisogna riscrivere la politica dell'internazionalizzazione delle imprese calabresi. Occorre gestire le risorse che arrivano dall'Europa per far uscire la Calabria dall'obiettivo convergenza. Per noi il tema del lavoro non è spinoso: abbiamo le mani libere e le idee giuste per ottenere risultati concreti insieme ai sindacati, alle associazioni di categoria e ai cittadini calabresi".

      "La questione della disoccupazione femminile costituisce una priorità d'intervento, considerato che solo il 30,2 % delle donne calabresi di età compresa tra i 15 ed i 64 anni risulta occupata". Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione Carlo Tansi "in merito - é detto in un comunicato - all'autodeterminazione della donna in Calabria" "La difficoltà di conciliare il binomio famiglia-lavoro, per un sistema di welfare spesso insufficiente oltre a costi di asili privati e baby sitter proibitivi per le famiglie - prosegue - spingono molte madri a rinunciare al lavoro. Impegnarsi a favore delle famiglie, investendo risorse adeguate, sarà l'impegno che mi assumo, insieme ad adeguati interventi per fronteggiare il rischio chiusura Centri antiviolenza e Case rifugio, promuovendo il rafforzamento della rete dei Centri antiviolenza, attivandoli in tutti gli ambiti territoriali intercomunali, garantendo accreditamento e finanziamenti stabili insieme all'aumento delle Case rifugio. Obiettivo principale sarà la razionalizzazione e lo sbocco dei fondi comunitari, ricorrendo anche ad un piano regionale organico di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza alle donne, ancora sottovalutato". "L'intento - conclude Tansi - è di creare e mantenere un canale di comunicazione e confronto sempre aperto tra i Centri antiviolenza, l'Osservatorio regionale sulla violenza di genere ed il Cadic perché l'autodeterminazione della donna, la sua libertà, l'acquisizione ed il riconoscimento dei diritti non rappresenta solo un dovere legalmente riconosciuto, ma è condizione imprescindibile ai fini di uno sviluppo armonioso della nostra Terra e di tutta la società calabrese".

      "Innanzi tutto i problemi della Calabria intendiamo affrontarli, cosa che non è stata fatta in questi cinque anni di centrosinistra. Non ci piace la formula un uomo solo al comando, che non solo non ha funzionato, ma ha generato ulteriori patologie in una Calabria che ha cose meravigliose da offrire all'Italia e al mondo e aspetta solo un'occasione di riscatto". Così la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini, oggi a Corigliano Rossano per una manifestazione a sostegno della candidatura di Jole Santelli a presidente della Regione Calabria. "A me - ha aggiunto - è piaciuto moltissimo il programma di Jole Santelli e della coalizione. Jole dice un cosa giustissima: 'Non abbiamo più tempo'. Abbiamo esaurito quel tempo che forse consentiva alla Calabria di vivere ancora di quello che ha, delle sue meravigliose e straordinarie risorse naturali. Adesso bisogna lavorare, sull'occupazione, sui giovani, sul ritorno dei cervelli, sulle infrastrutture, bisogna lavorare su quel comparto sanitario che esiste, perché i bravi medici ci sono. Il problema è che purtroppo le strutture non sono state gestite come dovevano. Io vengo da una regione, l'Emilia Romagna, dove si dice che la sanità è buona. Si è buona, sono bravi i medici, ma è a pagamento, quindi è una sanità solo per chi se la può permettere. Noi abbiamo tanti calabresi che purtroppo vengono in Emilia Romagna a fare viaggi della speranza, nel dolore e nella sofferenza, per curarsi. Non deve più essere così. Bisogna che la Calabria utilizzi tutte le sue risorse, che sono tantissime. Io sono una fan della Calabria". "Oltre alle università però - ha concluso Anna Maria Bernini - ci deve essere il lavoro, quindi creerei, anzi Jole creerà, nuove opportunità per quei giovani che si formano nelle università, nelle scuole tecniche, nelle scuole professionali, che sono in grado di giovarsi delle grandi risorse che la Calabria ha, facendo start up innovative e riportando in Calabria quello che i calabresi bravi stanno facendo fuori".
      "Il Governo nazionale è un branco di dilettanti allo sbaraglio che sta facendo a tutti i livelli dei danni terribili al Paese. Un Governo che non ha una politica economica, non ha una politica di sviluppo, non ha una politica estera. In Libia stiamo perdendo tutto quello che avevamo. Berlusconi faceva una grande politica di amicizia con la Libia che faceva sì che le imprese di Stato e tutti gli imprenditori privati che seguivano facessero delle ottime operazioni economiche. Ora la Libia se la stanno spartendo la Russia e la Turchia ed il nostro Governo guarda e dice cose inutili. Dunque un Governo inutile che deve andare a casa il più presto possibile. Non so se sono stata chiara, questo Governo non mi piace". Lo ha detto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, parlando con i giornalisti a margine di un incontro elettorale a Corigliano Rossano a sostegno della candidatura di Jole Santelli a presidente della Regione Calabria.

      Matteo Salvini chiuderà la sua campagna elettorale per le regionali in Calabria mercoledì prossimo. Alle 10 il leader della Lega sarà a Serra San Bruno, in piazza monsignor Barillari. L'ultima tappa della campagna calabrese è alle 14.30 al teatro Comunale a Catanzaro.

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