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      Elezioni regionali, dichiarazioni candidati e dibattito politico

       

       

      Elezioni regionali, dichiarazioni candidati e dibattito politico

      10 gen 20 "Lavoro, infrastrutture e sanità sono le urgenze per questa terra. Qualcuno a sinistra pensa che per colmare i buchi dei calabresi che emigrano, bisogna utilizzare gli immigrati. Noi cerchiamo i voti dei calabresi il 26 gennaio per liberare questa terra dal malgoverno della sinistra". Lo ha detto Matteo Salvini a margine di un'iniziativa elettorale a Rende. "Poi, il 27 gennaio, per la prima volta nella storia - ha aggiunto Salvini - ci saremo, perché la Lega qui non si è mai presentata. E sono contento che tanti per la prima volta ci daranno fiducia. Abbiamo cinque anni per lavorare, sia come Lega che come Regione Calabria". "Sui calabresi - ha concluso il leader della Lega - non ho mai avuto idee particolari. Ho sempre odiato, comunque, i pessimi politici calabresi, ieri come oggi".
      "Ho una certezza, vinciamo. Ma vorrei stravincere in Calabria, cancellare il Pd che ha fatto disastri in questa terra, dargli una lezione, se non mi arrestano prima. Perché viviamo in uno strano Paese dove c'era uno che faceva il ministro dell'interno e bloccava gli sbarchi e c'era una che faceva gli sbarchi e per farlo ha speronato una motovedetta della guardia di finanza. Risultato, lei va a fare lezioni ed il ministro va in tribunale per sequestro di persona. E' una schifezza". Lo ha detto Matteo Salvini a Crotone.
      "Lavoro e sanità e strade. Sono contento perché è tutto il giorni che incontro calabresi che non chiedono aiutini, chiedono meriti,competenza, infrastrutture, di poter lavorare e curarsi qua. E' folle che Oliverio, il Pd e compagni non abbiano mai considerato un settore come l'agricoltura e la pesca in questo territorio". Lo ha detto Matteo Salvini stasera a Crotone. "Non vedo l'ora - ha aggiunto - che arrivi il 26 gennaio. Il governatore si chiamerà Jole Santelli e visto l'affetto che sento, il primo partito sarà la Lega e poi lavoro, lavoro, lavoro. E da ex ministro dell'interno, quartiere per quartiere lotta alla merda della 'ndrangheta. Li inseguiremo e li perseguiteremo senza pietà. E' un test questo perché è la prima volta che la Lega si presenta in Calabria, tutti gli altri bene o male hanno governato. Quindi è l'unica vera prima opportunità di cambiamento per i calabresi".

      "Il linguaggio di Salvini si fa più violento ogni giorno che passa. Stravincere, distruggere, annientare. Agita l'odio e alza la voce, ma in realtà ha paura. Il Pd rimane, in Calabria e dappertutto, una forza reale, vera, capace di rinnovarsi e di interpretare il cambiamento. Caro Salvini, non ci distruggerai mai. Mettiti l'anima in pace. Presto gli Italia si renderanno conto che sei un bluff, o come diciamo a Napoli, una 'macchietta'". Lo dichiara Nicola Oddati della segreteria nazionale Pd.

      "Mi aspetto un successo dal Partito democratico". A dirlo il vicesegretario nazionale del Pd Andrea Orlando, stasera a Siena per un evento del Pd locale, in merito alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. "Credo che ci siano tutte le condizioni, abbiamo lavorato per mettere in campo proposte credibili", ha sottolineato Orlando ai giornalisti spiegando che "oggi ci sono le condizioni perché il centrosinistra abbia un forte elemento di competitività".

      "Il problema delle infrastrutture è forse uno dei primissimi punti di Fratelli d'Italia perché qui la sfida non è mantenere le persone che non hanno un lavoro nella loro condizione di disoccupazione con il reddito di cittadinanza. Quando smetti di darlo il reddito quella gente il lavoro non ce l'ha lo stesso. Qui servono infrastrutture di cittadinanza, serve investire per consentire a questa regione di competere ad armi pari e di collegarsi". Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, a Catanzaro per partecipare alla presentazione delle liste del partito alle regionali del 26 gennaio. Assieme a Meloni la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, Iole Santelli; la deputata Wanda Ferro, commissaria regionale del partito, e Edmondo Cirielli, anch'egli deputato e commissario provinciale a Reggio Calabria. "Siamo qui - ha aggiunto Meloni - per parlare di lavoro, di giovani e di infrastrutture e per contribuire in maniera significativa alla vittoria del centrodestra per il futuro di questa terra. In Calabria c'è il porto di Gioia Tauro e c'è la situazione degli aeroporti, che è drammatica. I voli costano tantissimo e l'alta velocità non arriva. Serve, quindi, una politica che abbia il coraggio di investire. É questo l'unico modo per consentire a questa regione di svilupparsi. Fratelli d'Italia da sempre conduce una battaglia per riequilibrare i fondi infrastruttuarali tra nord e sud. A noi non basta il 34% di cui si vanta Conte, noi lo vogliamo portare al 50%. Perché è vero che qui c'è il 34% della popolazione, ma c'è un ritardo nelle infrastrutture che deve essere colmato". "Siamo qui - ha detto ancora Meloni - per parlare di come aiutare le famiglie che hanno investito decine di migliaia di euro per crescere i loro figli che andranno poi a lavorare per pagare le pensioni a qualche francese e a qualche tedesco. Abbiamo tante proposte, le abbiamo fatte a Iole Santelli, le facciamo soprattutto ai calabresi. Se loro ci daranno una mano ad essere forti e a vincere, penso che le cose possano davvero cambiare".

      "Sono certa che se si vince in Calabria e in Emilia Romagna le cose cambieranno". Lo ha detto Giorgia Meloni rispondendo a Catanzaro ad una domanda sulla tenuta del Governo nel caso in cui il centrodestra dovesse prevalere nelle due regioni al voto il 26 gennaio. "La maggioranza, se qualcuno glielo chiedesse - ha aggiunto la leader di Fratelli d'Italia - riterrebbe che nemmeno la caduta di un meteorite potrebbe avere conseguenze sulla tenuta del Governo. Ma io non la vedo così. Non mi permetto di dare consigli, ma credo che anche il Presidente della Repubblica, nel caso di una vittoria del centrodestra in Calabria e in Emilia Romagna, potrebbe interrogarsi. Alla fine tutti sappiamo che l'istituto dello scioglimento anticipato delle Camere servirebbe proprio quando il Capo dello Stato dovesse ravvisare che c'è una distanza eccessiva tra quello che fa il 'Palazzo' e quello che vuole la gente"

      Francesco Aiello, il docente universitario candidato alla presidenza della Regione Calabria con la coalizione civica del Movimento 5 stelle, "é cugino di primo grado del boss Luigi Aiello, ucciso a Soveria Mannelli il 21 dicembre del 2014 nella faida del Reventino tra gli Scali e i Mezzatesta". Lo scrive "Il Fatto quotidiano". "Per la Dda di Catanzaro - si afferma ancora nell'articolo de "Il Fatto quotidiano" - Luigi Aiello era uno 'ndranghetista che faceva parte del 'gruppo storico della montagna'. Detto 'lo sceriffo', secondo i pm, il cugino del candidato era affiliato alla cosca Mezzatesta ed era in grado di ordinare omicidi e fare estorsioni". "Imprenditore nel movimento terra - scrive ancora il giornale - Luigi Aiello avrebbe effettuato diversi lavori con la sua impresa nella famosa abitazione di Carlopoli finita sulla stampa per l'abuso edilizio che sarebbe stato commesso dal padre del docente universitario".

      "Non c'entro nulla con mio cugino Luigi Aiello, peraltro morto 5 anni fa. Con lui non avevo alcun rapporto e io ho fatto tutta la mia vita all'università, prima da studente, poi da professore". Lo afferma, in una dichiarazione, Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria con l'alleanza civica del Movimento 5 Stelle, in relazione all'articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano. "Peppino Impastato - aggiunge Aiello - era figlio di un mafioso e nipote di un mafioso, ma non era mafioso. Ieri sera al Fatto Quotidiano avevo già precisato che con mio cugino non avevo alcuna frequentazione. Io sono Francesco Aiello, punto. Nella mia vita ho sempre frequentato colleghi, studenti, dottorandi, magistrati, giornalisti, impegnandomi per la legalità e per la formazione delle nuove generazioni. Nessuno mi ha mai visto con la coppola, con santini bruciati e altri segni del genere. Fare questi accostamenti è un fatto grave, soprattutto sotto elezioni. Ed è lecito chiedersi a vantaggio di chi o di che cosa". "Così - dice ancora il candidato M5S - si ferisce la democrazia, la libertà e la dignità individuale. Tuttavia, ho spalle robuste e anche stavolta non mollo: vado avanti, sicuro di essere sulla strada giusta per contribuire a liberare la Calabria dal malaffare".

      "Il 26 gennaio sarà una giornata di festa e di liberazione per le due Reggio, Reggio Calabria e Reggio Emilia, nel nome del lavoro, del futuro, del progresso e dei diritti e della lotta senza quartiere alla 'ndrangheta, che è merda con 3 'm', a Reggio Calabria come a Reggio Emilia, come in tutta Italia. Qualcun altro, evidentemente, ci ha convissuto, ha fatto finta di niente, sia in Emilia che in Calabria, per troppi anni. Noi invece vediamo di usare la ruspa, le maniere dure con certa gente che non merita niente". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in un video sulla sua pagina facebook registrato nella sala di attesa dell'aeroporto milanese di Linate in attesa di partire per la Calabria dove oggi avrà tre appuntamenti a Rende (Cosenza), Botricello (Catanzaro) e Crotone. "In Calabria - aggiunge Salvini - c'è tanto da fare. Penso alla statale 106, alla disoccupazione giovanile, alle imprese agricole e penso alla lotta alla mafia, alla camorra e alla 'ndrangheta, quartiere per quartiere, con le buone o le cattive maniere"

      Striscioni di contestazione Matteo Salvini sono stati esposti su un palazzo di Rende e nelle vicinanze del luogo dove il leader della Lega parteciperà tra poco ad un incontro con gli agricoltori promosso da Coldiretti in vista delle elezioni regionali in programma il 26 gennaio. Sullo striscione appeso al palazzo, sono riportate le date di precedenti visite in Calabria di Salvini accompagnate dalle frasi "t'amu stutatu (ti abbiamo spento, ndr)", "ti si ammucciatu (ti sei nascosto, ndr)" e "a Rende un t'amu cacatu" (A Rende non ti abbiamo considerato ndr). Nelle vicinanze del luogo dell'incontro un gruppo di ragazzi del movimento "Stutamuli tutti" hanno esposto lo striscione con la scritta "Dai Salvini non nasce niente, dal letame nascono i fiori". La situazione è comunque tranquilla e non sono segnalati problemi di ordine pubblico.

      "Certo che nell'avvicinarsi del giorno del voto per le regionali ne accadono di miracoli. Uno fra tanti, di sicuro quello più inaspettato è il riaffiorare alla mente di Salvini il ricordo della presenza della 'ndrangheta in Calabria. Un argomento che non si può certo dire molto praticato dal capo della Lega. Lo stesso che fino a poco tempo fa, o forse ancora oggi, ha fatto finta di disconoscere la presenza della criminalità organizzata anche nel 'suo' Nord". Lo afferma, in una nota, il deputato del M5s Massimo Misiti. "La 'ndrangheta è una piaga - sostiene Misiti - che sta distruggendo la mia terra, la mia Calabria, e contro la quale non mi pare ci siano soluzioni espresse dalla Lega. La 'ndrangheta è un fenomeno complesso che permea tutto il territorio nazionale e che, lo sappiamo bene, è ben radicata in molti Paesi del mondo. Il senatore Salvini non usi la retorica stantia ed abusata che ha per oggetto la 'ndrangheta. I calabresi la stanno combattendo da sempre con tutte le persone oneste che ad essa si ribellano. La 'ndrangheta sappiamo noi calabresi che cos'è e quanto male ci cagiona". Il parlamentare, che nella nota fa riferimento al sequestro di Giuseppe Misiti, farmacista a Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, suo parente avvenuto nel 1985, aggiunge che "la mia famiglia ha constatato di persona quanto dolore ha procurato e procura. Il senatore Salvini - conclude - dovrebbe avere più rispetto per l'intelligenza dei calabresi onesti, cioè la stragrande maggioranza dei miei corregionali".

      "La cultura è uno dei punti chiave del mio programma elettorale, ed è un settore a cui tengo particolarmente, così come dimostrato anche negli anni di amministrazione nel Comune di San Roberto, e ritengo non debba essere sottovalutata, in quanto può portare a grossi benefici anche dal punto di vista economico". E' quanto sostiene Roberto Vizzari, candidato Udc alle elezioni regionali nella circoscrizione Sud. "In questo senso attenzione alla cultura - prosegue Vizzari - significa agire con efficienza ed efficacia nel mettere in rete saperi e risorse, dove è necessario conoscere per valorizzare. L'ultimo censimento museale della Regione Calabria risale a poco meno di dieci anni fa, e registrava nell'area metropolitana di Reggio ben cinquantacinque musei, di cui la metà di proprietà e gestione comunale. Spesso si tratta di piccoli comuni in cui un volontariato sempre più logorato è chiamato per amore della propria terra e della cultura a sostituirsi ad istituzioni disattente". "La mia proposta, in tal senso - sostiene ancora il candidato - è quella di avviare una serie di reti museali, con scelte di biglietti unici e cumulativi in grado di connettere realtà piccole quanto variegate. Come? Portando in Consiglio la realizzazione di una consapevole e capace cabina di regia regionale, in grado di bilanciare gli interventi grazie ad una visione più amplia e d'insieme".

      "Fin dall'inizio della sua attività politica, Pasqualina Straface porta nel cuore le istanze dei pescatori della marineria di Schiavonea e di tutti i cittadini residenti in questo importante e popoloso borgo ricco di storia, arte, cultura e tradizioni. Istanze alle quali Pasqualina Straface intende dare adeguata voce e tradurre in tangibili risposte nelle preposte sedi, ad iniziare dalla massima istituzione calabrese: il Consiglio regionale". Lo riferisce un comunicato della candidata alle elezioni regionali della lista Santelli presidente, Pasqualina Straface. "Per tale motivo - si aggiunge - Pasqualina Straface, già sindaco di Corigliano, ha fortemente voluto indire un pubblico comizio proprio in uno dei luoghi-simbolo di Schiavonea. Sarà questa l'occasione per incontrare i residenti del borgo marinaro e delle annesse frazioni, gli operatori del comparto ittico, tutta la popolazione, per illustrare i programmi e gli obiettivi che Pasqualina Straface intende promuovere per tutelare e valorizzare questa importante area del territorio regionale".

      "L'adattamento al cambiamento climatico e gli investimenti nel settore agricolo saranno la chiave per il futuro delle città e delle aree rurali calabresi. Per questo Felice D'Alessandro, candidato al consiglio regionale con la lista 'Io Resto in Calabria con Pippo Callipo Presidente', accoglie con interesse le proposte dell'Ordine dei dottori agronomi e forestali della Calabria sui temi dell'agricoltura, della forestazione e del cambiamento climatico". Lo riferisce un comunicato. "Accolgo con convinzione la proposta - afferma D'Alessandro - di avviare un confronto aperto, positivo e propositivo su questi temi. Come ha sottolineato in questi giorni anche il presidente Callipo, la prossima Giunta regionale dovrà coinvolgere le migliori competenze presenti nel nostro territorio per avere finalmente una visione strategica sia dei singoli comparti che di tutto il sistema Calabria. Ritengo, da questo punto di vista, sia fondamentale avviare un percorso virtuoso di confronto con tutte le organizzazioni di settore. C'è poi una questione di rilevanza locale e mondiale, ovvero quella del cambiamento climatico. La Calabria può e deve essere all'avanguardia su questo tema, sfruttando anche in questo caso le conoscenze dei propri professionisti ed attuando una serie di azioni tempestive di contrasto ad un fenomeno che rischia di compromettere l'esistenza stessa dei nostri territori e della biodiversità che racchiudono". "Da sindaco di un comune come Rovito, che si trova in un'area, la Presila, a forte rischio idrogeologico - sostiene ancora D'Alessandro - sono particolarmente sensibile ai problemi ambientali. Ogni anno tante, troppe comunità calabresi vengono devastate da alluvioni, frane e incendi. È necessario, allora, intervenire aggiornando, ad esempio, la normativa forestale regionale, gestendo in maniera sostenibile i nostri boschi e aumentando le aree verdi nelle città. Solo così potremo valorizzare davvero il patrimonio boschivo calabrese ed evitare che il nostro territorio, urbano e rurale, venga costantemente deturpato. La classe politica calabrese ha davanti a sé una sfida imponente e stimolante: proteggere le tantissime varietà animali e vegetali presenti in zone come il Parco Nazionale della Sila e del Pollino, creando così un inestimabile valore economico e sociale per i territori coinvolti. Non possiamo più permetterci di non avere una visione di sviluppo per le nostre aree rurali e per quelle marine".

      "Certo la parodia autoironica e cialtronesca del nipote di 'Cetto', profilo di candidato della Lega in Calabria con sigaro in vasca da bagno, fa sorridere se non piangere del tutto, per certi aspetti. Ma purtroppo questo è davvero niente rispetto a quello che risulta esserci in giro in queste ore, naturalmente sotto l'egida del Carroccio di Salvini in Calabria che sta facendo accomodare di tutto a bordo. Ma proprio di tutto". Così, in una nota, Carlo Guccione, candidato nella lista Pd per il consiglio regionale. "'Sentinelle' molto attente sul territorio - continua Guccione - ci segnalano episodi inquietanti e di vera e propria democrazia 'ostaggio' in queste ore, naturalmente sempre a proposito della Lega di Salvini. Ai volti cialtroneschi di facile parodia si aggiungono dei profili che già da tempo abbiamo in qualche modo 'attenzionato', segnalando ai cittadini quanto sia pericoloso per la Calabria il voto del 26. Ci sono nomi di candidati nella Lega in Calabria che definire borderline è dire poco e siamo convinti che prima o poi tutto verrà fuori. Speriamo solo non sia troppo tardi per la Calabria e per i calabresi". "Ci riferiamo - prosegue Guccione - a profili culturali e identitari spericolati, decisamente sprezzanti delle regole del gioco, perfettamente in linea con lo spirito del Carroccio nazionale che fa dell'egoismo e della visione miope e utilitaristica l'unica missione della politica. Senza contare le opere di vera e propria 'mercanzia' del consenso, tipica della visione elettorale delle clientele di ultima generazione".

      "Bagno di folla per Gino Murgi, candidato al consiglio regionale nella circoscrizione 'Calabria-centro' con i 'Democratici progressisti' a sostegno del candidato alla presidenza Pippo Callipo". Lo riferisce un comunicato del candidato. "Murgi ha scelto - è detto nel comunicato - di partire proprio laddove, per ben due mandati, ha svolto il difficile compito di sindaco e dove, evidentemente, ha lasciato un buon ricordo visto il calore dell'accoglienza riservatagli. Oltre ad amministratori, rappresentanti delle associazioni, imprenditori, professionisti, infatti, sono stati tanti gli amici e i cittadini che hanno scelto di partecipare all'evento". "Ho scelto di candidarmi - ha sostenuto Murgi - perché sono convinto che la politica sia lo strumento più nobile per poter servire la nostra terra e, attraverso questo servizio, aiutarla a crescere. Non si può dare spazio alla rassegnazione, ma bisogna che tutti facciamo la nostra parte perché è dallo sforzo di tutti che può nascere quella Calabria migliore, alla quale tutti auspichiamo. Siamo gente semplice e schietta non certo espressione dell'elite politica, ma ricchi di passione e animati da principi e valori autentici. Sosterremo il candidato presidente Pippo Callipo perché è espressione della Calabria che resta, che combatte e che affronta le problematiche del vivere in Calabria credendo ed amando la terra in cui vive".

      "Il candidato alle regionali con la lista Udc per la Circoscrizione Sud Riccardo Occhipinti - è detto in un comunicato - non ha dubbi e lancia il suo appello all'Amministrazione comunale alla vigilia della manifestazione di protesta che si svolgerà a piazza Italia sulla questione rifiuti a Reggio". "Fanno bene i cittadini a protestare e l'Udc sarà al loro fianco - spiega Occhipinti - e la situazione in Città è diventata insostenibile. Tra i problemi legati al funzionamento delle discariche, quelli interni ad Avr e le gravissime inefficienze organizzative dell'Amministrazione comunale, il sistema di raccolta è nuovamente giunto al collasso. Le strade non sono mai state così sporche sia al centro che nelle periferie e non è più credibile chi se la prende con i cittadini. I mastelli sono stracolmi e i rifiuti invadono marciapiedi e strade trasformando Reggio in una discarica a cielo aperto, perché la raccolta non riesce ad essere effettuate nei giorni e nelle ore previste"."Occorre ammettere, a questo punto - sostiene ancora il candidato - di avere sbagliato e fare un passo indietro. Il sistema della raccolta porta a porta non ha funzionato e non funziona e bisogna cambiarlo. Esistono sistemi alternativi che funzionano benissimo in altre città italiane e che possono essere sperimentati".

      È stata presentata ufficialmente la candidata crotonese della Casa delle libertà Vanessa Taverna. L'incontro, promosso da Claudio Parente, coordinatore della lista e capogruppo uscente di Forza Italia alla Regione - è detto in un comunicato - si è svolto nella sede regionale del partito a Catanzaro, alla presenza della candidata a governatore della Regione sostenuta dalla coalizione di centrodestra che sostiene il candidato presidente Jole Santelli". "Con noi non ci sono transfughi - è stato detto - ma persone che per strada hanno abbandonato un'esperienza in cui avevano creduto e in cui non credevano più"."Un gruppo di candidati - ha detto Parente - che rappresentano un mix di esperienza e professionalità per fare una lista ancora più forte e competitiva".

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