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      Blitz dei Ros in Calabria, reazioni e commenti

       

       

      Blitz dei Ros in Calabria, reazioni e commenti

      19 dic 19 "Grazie e ancora grazie alle migliaia di donne e uomini impegnati da stanotte nella maxi operazione che ha portato allo smantellamento di tutte le cosce operanti nel vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso Limbadi. Un plauso al Ros, guidato dal Generale Pasquale Angelosanto e altrettanto alla magistratura, alla DDA di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. Stanotte lo Stato ha dimostrato ancora una volta tutta la sua capacità di reazione dispiegando uomini e mezzi per un attacco frontale. Da oggi in Calabria si respira un'aria migliore, un'aria che ha il sapore di libertà. Queste continue operazioni devono farci comprendere la potenza di fuoco e di penetrazione delle mafie e quindi la lotta alla criminalità organizzata deve essere il primo punto dell'agenda politica. Non basta un applauso al momento degli arresti ma c'è bisogno di sostegno concreto e continuo per le necessità delle forze dell'ordine e della magistratura. Dall'altra parte tutti noi cittadini dobbiamo avere fiducia nelle capacità di contrasto delle Istituzioni contro le mafie. Ma le Istituzioni vanno protette e rispettate e non abbandonate per mere beghe di partito. Oggi è una bella giornata per chi ha a cuore la legalità". A dirlo è Nicola Morra presidente della Commissione parlamentare Antimafia.

      "Congratulazioni all'Arma dei Carabinieri che con l'importante maxi operazione da poco conclusa, ha assicurato alla giustizia oltre 300 persone. Un durissimo colpo messo a segno contro le organizzazioni di 'ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Gli oltre 2500 Carabinieri impegnati hanno portato a termine un lavoro magistrale che conferma la presenza dello Stato e l'impegno senza sosta delle Forze dell'Ordine e di Polizia nella lotta alla criminalità. Il 2019 non poteva concludersi in modo migliore!". Lo scrive in una nota il Sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo al termine dell'operazione.

      "Centinaia di persone tratte in arresto, smantellate le organizzazioni criminali del territorio di Vibo Valentia: l'operazione 'Rinascita-Scott' è una grande notizia per la legalità in Italia. Grazie ai Carabinieri impegnati nel blitz e alla DDA di Catanzaro. Oggi per la Calabria il risveglio ha un sapore un po' diverso, ci sentiamo tutti rinfrancati da questo ulteriore piccolo passo nella battaglia senza tregua che abbiamo dichiarato alle mafie. Continuiamo a fare blocco tutti insieme: istituzioni, forze dell'ordine e cittadini che vogliono difendere libertà, democrazia e civiltà". Così in una nota congiunta la delegazione del MoVimento 5 Stelle nella commissione parlamentare Antimafia.

      "Un'operazione dai numeri imponenti che ha azzerato le cosche del vibonese e ha inflitto un colpo alla 'Ndrangheta. 'Rinascita-Scott' rappresenta un momento storico per la #Calabria che vuole guardare al futuro con al centro la #legalità. Grazie al Procuratore #Gratteri e agli uomini impegnati in queste ore". E' quanto afferma, in una nota, il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno.

      "L'operazione ordinata dalla Procura di Catanzaro e condotta dai carabinieri del Ros e dal Comando provinciale di Vibo Valentia contro la 'ndrangheta, è di grande valore. A tutti loro e a tutte le forze dell'ordine va il nostro plauso e la nostra riconoscenza. È l'ennesima dimostrazione delle ramificazioni e della pervasività della malavita organizzata che non può essere affrontata e combattuta solo in una logica locale. Anche per questo auspichiamo si rafforzino tutti gli strumenti per il contrasto alle mafie anche a livello europeo. Contrasto agli interessi economici delle organizzazioni criminali, controllo del territorio, affermazione di una cultura della legalità a partire dalle scuole sono gli strumenti necessari per affrontare questa vera e propria guerra. Serve un impegno corale contro questa minaccia alla convivenza civile". Così Walter Verini, responsabile giustizia del Partito Democratico.

      "Operazione antimafia storica quella di "Rinascita-Scott", che dovrebbe far capire anche perché è così difficile nei nostri territori essere liberi mafie, dalle reti clientelari ben radicate e dalla mala politica. La 'ndrangheta ed i colletti bianchi stanno condannando la Calabria allo spopolamento e alla povertà economica. Oggi sono state efficacemente azzerate le cosche del vibonese legate alla famiglia Mancuso ed il lavoro coordinato da Nicola Gratteri della DDA di Catanzaro e dalle forze dell'ordine è prezioso. Noi rappresentanti istituzionali ed esponenti delle forze politiche dobbiamo fare di più per sospingere una rivoluzione culturale che faccia da sponda aIle azioni di repressione criminale. Ringrazio tutti gli uomini e le donne di Stato, dalla magistratura alle forze dell'ordine, per questa maxi-operazione e per i sacrifici che fanno ogni giorno a tutela delle nostre libertà e dell'ordine pubblico". Lo scrive la deputata M5S Dalila Nesci, componente della Commissione parlamentare Antimafia e della Commissione affari sociali e sanità.

      "Giornata storica per la lotta alla ndrangheta. 334 arresti, 416 indagati, circa 3mila agenti impegnati. Sono i numeri del maxiblitz che ha smantellato tutte le cosche del vibonese. Numeri che mostrano uno Stato forte più che mai. Una sola parola agli inquirenti: grazie". Così su twitter Francesco D'Uva, questore della Camera.

      "La maxioperazione giudiziaria che oggi ha portato all'arresto di più di 330 persone in tutta Europa dimostra la forte espansione della 'ndrangheta e il suo immenso potere criminale, ma anche che esiste un sistema-Stato in grado di fermarla". Lo afferma, in una nota, la deputata del Movimento 5 stelle Federica Dieni. "L'indagine - sostiene la parlamentare - ha permesso di ricostruire anni e anni di attività criminale, perpetrata in giro per l'Italia e il vecchio continente, e di fare luce sulle connivenze tra la 'ndrangheta e una certa politica. Un ringraziamento speciale va al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ai suoi valenti magistrati e a tutte le forze dell'ordine impegnate in una delle più grandi operazioni antimafia della storia. Oggi lo Stato ha vinto una grande battaglia, ma la guerra è ancora molto lunga".

      "Oggi altri 334 arresti, cosa deve accadere di più per misure e leggi speciali contro la 'ndrangheta. Per la Calabria serve una operazione simile a 'Vespri siciliani' prima che sia troppo tardi". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il segretario generale della Cgil calabrese, Angelo Sposato, in riferimento all'operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha disarticolato gran parte delle cosche operanti nella zona del vibonese.

      "La notizia dell'arresto dell'avvocato Giancarlo Pittelli di Catanzaro mi rattrista pesantemente. Dal 2008 al 2013 è stato mio compagno di banco alla Camera. Giancarlo è un gran signore, un avvocato di caratura nazionale, una persona perbene. Non credo assolutamente che possa far parte di un'organizzazione criminale". Lo afferma, in una nota, l'ex deputato Amedeo Laboccetta. "Anche nel passato un pm, di Catanzaro, Luigi De Magistris - prosegue Laboccetta - si accanì nei suoi confronti accusandolo di cose gravi. E dopo tanti anni il buon Giancarlo è stato riconosciuto innocente. Spero sinceramente che in questa circostanza Giancarlo Pittelli possa chiarire presto la sua posizione. Anzi, ne sono convinto".

      "Smantellati gli assetti dei clan del vibonese. Le Istituzioni vi ringraziano per il vostro encomiabile lavoro. La lotta alle mafie deve essere la priorità assoluta per il nostro Paese". Così in un tweet la Vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni.

      "Il quadro che emerge dall'indagine della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro su Vibo Valentia è inquietante e mette a nudo un presunto sistema di cointeressenze che riguarda anche la società civile". Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata di Forza Italia, Jole Santelli, vice presidente della Commissione parlamentare antimafia. "Ovviamente è necessario ribadire con convinzione - prosegue Santelli - che sarebbero sbagliate le condanne preventive, ma è il preoccupante il livello di responsabilità che viene fuori dal quadro accusatorio. La nostra sensazione è che siamo dinanzi a qualcosa di nuovo in Calabria, grave e che impone una riflessione generale".

      "Prosegue la caccia senza quartiere ai mafiosi. Stamattina grazie agli uomini del #Ros dei Carabinieri, alla Dda di Catanzaro ed al dottor Gratteri c'è stato un nuovo, storico attacco frontale alla ndrangheta: con le centinaia di arresti di oggi siamo più vicini alla meta". E' quanto dichiara il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, commentando il blitz di questa mattina contro la 'ndrangheta con l'operazione "Rinascita Scott" della Dda di Catanzaro. "Lo Stato e l'onestà vincono ancora - prosegue Sibilia - stiamo assistendo ad una svolta epocale che oggi ha sradicato le organizzazioni criminali di Vibo Valentia, alle cosche conviene arrendersi, per loro non ci sono tane e rifugi che non riusciremo a trovare per stanarli. Loro, i politici e colletti bianchi che li supportano e li tollerano. Avanti, tutti assieme"

      "Quello messo a segno questa mattina è un colpo ferale a tutti i clan di 'ndrangheta che infestano la Calabria, l'Italia e molte parti d'Europa. Al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ai magistrati della Dda e ai militari impegnati nell'operazione va il ringraziamento di tutti i cittadini onesti che hanno scelto di stare dalla parte dello Stato e della legalità". Così il senatore e componente della commissione parlamentare Antimafia Giuseppe Mangialavori.

      "La maxi operazione di stanotte che ha disarticolato le cosche della 'ndrangheta operanti nel vibonese è un'ottima notizia, che riempie di fiducia e speranza i calabresi onesti e perbene perché sentono di avere la Stato dalla loro parte. Un plauso agli uomini e alle donne della Dda di Catanzaro e delle forze dell'ordine che hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato". Lo afferma il senatore del M5S Giuseppe Fabio Auddino. "La lotta alla mafia e alla criminalità organizzata - prosegue Auddino - deve essere al primo posto dell'agenda politica ogni giorno"

      "Negli arresti di oggi in Calabria leggo di fatti e persone che furono anche oggetto di alcune delicatissime inchieste di cui ero titolare quale PM presso la Procura di Catanzaro, negli stessi uffici oggi diretti dal Procuratore Gratteri". Così il sindaco di Napoli ed ex pm Luigi De Magistris sulla maxi-operazione contro la 'Ndrangheta condotta in Calabria ed in diverse città. "Il mio Procuratore della Repubblica nel 2007, Mariano Lombardi - scrive De Magistris su Facebook - mi revocò l'inchiesta Poseidone quando notificai un'informazione di garanzia all'Avvocato Pittelli, che all'epoca dei fatti era Parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia". "L'avvocato Pittelli - aggiunge l' ex pm - era amico del Procuratore, era stato il suo avvocato, e pochi mesi prima aveva assunto nella società a lui riconducibile, il figlio della moglie del Procuratore". "L'inchiesta Poseidone stava portando alla richiesta di misure cautelari per fatti gravissimi - afferma ancora De Magistris - che riguardavano illeciti nella gestione di fiumi di denaro pubblico destinati, in particolare, alla depurazione delle acque ed al settore ambientale. Nell'ottobre dello stesso anno, mentre mi accingevo a scrivere le misure cautelari, mi fu avocata illecitamente anche l'inchiesta Why Not, in cui erano indagati, tra i tanti, sia Pittelli che Nicola Adamo, all' epoca dei fatti segretario regionale dei DS". "Nell'inchiesta Why Not avevamo individuato un sistema criminale che vedeva coinvolte persone delle istituzioni, politici, imprenditori, professionisti - afferma ancora il sindaco di Napoli - in entrambe le indagini un ruolo fondamentale fu assunto dalle massonerie deviate". "Le indagini mi sono state sottratte da magistrati ed il Consiglio Superiore della Magistratura invece di tutelare chi indagava su corruzioni e criminalità organizzata, mi tolse le funzioni di pubblico ministero e mi trasferì per incompatibilità ambientale, con un procedimento disciplinare rapidissimo e surreale", scrive De Magistris nel suo lungo post su Facebook. "Ero incompatibile - aggiunge l' ex pm - con un ambiente mafioso che invece si è lasciato operare per 10 anni. Una vergogna di Stato con mandanti ed esecutori ai vertici delle istituzioni. Oggi leggo, a distanza di oltre 10 anni, che l' avvocato Pittelli è stato tratto in arresto per associazione mafiosa, e Nicola Adamo è destinatario della misura cautelare del divieto di dimora. Avevamo scoperto un sistema criminale devastante e siamo stati fermati da quelli che ci dovevano coprire le spalle". "La magistratura - conclude De Magistris - negli anni ha accertato la correttezza del mio operato ed ha verificato le attività illecite commesse ai danni miei e dei miei più stretti collaboratori. Nessuno mai ci restituirà quello che ci è stato scippato. Oggi, però, è un giorno buono. Lo dedico a quelli che con me non mollarono mai pur pagando un prezzo professionale ed umano devastante.".

      "Oltre 300 arresti, più di 400 indagati, sequestro di beni per diversi milioni di euro: è un colpo durissimo quello inferto alla 'Ndrangheta stamani. Non solo in Calabria ma anche in molte altre regioni in cui l'organizzazione criminale si era infiltrata: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Il maxi blitz ha visto la partecipazione di 2500 Carabinieri, coordinati dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, con supporto aereo e di reparti mobili. Congratulazioni all'Arma dei Carabinieri, oggi è una bella giornata per il Paese". Questo il commento del sottosegretario agli Interni Achille Variati sul maxi blitz eseguito oggi contro presunti esponenti della 'Ndrangheta. "È un segno inequivocabile quello che lo Stato ha dato oggi - osserva ancora l'esponente del Viminale - mostrando la propria forza e la piena determinazione nel combattere ed estirpare l'illegalità e la violenza. Frutto di un lavoro paziente, silenzioso, fatto lontano dai riflettori, di cui siamo grati - conclude Variati - a tutti i protagonisti di questa operazione"

      "C'è solo una parola da dire ai Carabinieri e alla DDA di Catanzaro per il maxi blitz contro la 'ndrangheta che ha portato oggi a oltre 300 arresti: grazie. Grazie per il lavoro che ogni giorno portate avanti anche se troppe volte lo Stato non ve ne riconosce i meriti. Grazie perché la legalità è la sicurezza sono prerequisiti della libertà. Fratelli d'Italia è al fianco delle Forze dell'ordine e di quei coraggiosi magistrati che ogni giorno sono in trincea per sradicare dalla nostra terra il cancro della criminalità organizzata". Lo dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

      "L'operazione antimafia Rinascita Scott svela un radicato e pericoloso sistema di potere e affari che tocca, peraltro, esponenti del centrodestra e del centrosinistra". Lo affermano, in una nota, i parlamentari del Movimento 5 Stelle Giuseppe d'Ippolito e Francesco Sapia. "L'inchiesta colpisce con forza l'organizzazione criminale nel vibonese e nel contempo - sostengono d'Ippolito e Sapia - fa riflettere sulla grave responsabilità dei partiti, che non hanno mai voluto una vera pulizia morale al loro interno. Tra i destinatari delle misure cautelari figurano Luigi Incarnato, organizzatore dell'odierna campagna elettorale di Mario Oliverio, e Gianluca Callipo, che da renziano sfidò lo stesso Oliverio per la candidatura a governatore, in seguito votandosi ai fratelli Occhiuto di Forza Italia. Nello specifico al di là dei risvolti penali bisogna discutere degli effetti politici dell'operazione Rinascita Scott e di altre, analoghe, di questo periodo. Tra i vari detentori di pacchetti di voti coinvolti o citati nelle più recenti inchieste giudiziarie c'è buona parte della vecchia 'crema' del Partito democratico; su tutti Nicola Adamo, cioè il primo socio elettorale di Oliverio, che prese il posto di Giuseppe Scopelliti, uscito come ben sappiamo dalla scena politica". "Adesso l'elettorato calabrese - concludono D'Ippolito e Sapia - ha in mano l'arma più potente, cioè il voto, per cambiare le sorti della nostra terra, che non può più essere governata da uomini e partiti che si equivalgono per metodi, logiche e frequentazioni".

      "Come Fratelli d'Italia non possiamo non cogliere le riflessioni del procuratore Gratteri, il quale in conferenza stampa ha richiamato alle proprie responsabilità il potere politico e legislativo, che ad oggi non ha fornito ai magistrati strumenti normativi proporzionati alla realtà criminale, e che con il blocco delle assunzioni ha determinato carenze di organico nelle forze dell'ordine, 20 mila carabinieri in meno, 20 mila poliziotti in meno, 8 mila finanzieri in meno, tali da non consentire una più efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso". E' quanto afferma la deputata Wanda Ferro, segretaria della Commissione parlamentare antimafia che, in una nota, esprime "il proprio plauso al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e ai magistrati della Dda nonché ai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, per il successo dell'operazione 'Rinascita-Scott', straordinaria sia sotto il profilo investigativo che dal punto di vista operativo, che ha consentito di liberare il territorio vibonese dall'oppressione criminale violenta e pervasiva della cosca Mancuso di Limbadi". "Il 'progetto' avviato dal procuratore Gratteri - prosegue Ferro - che ha avuto da subito la fiducia e il sostegno dei vertici delle Forze dell'Ordine che hanno messo a disposizione della Dda le migliori intelligenze investigative, e che può far conto sull'entusiasmo di giovani magistrati che scelgono finalmente di essere destinati in Calabria, deve avere il pieno sostegno dello Stato. I fatti stanno dimostrando l'ottimo lavoro svolto da magistrati e forze dell'ordine, che con capacità e abnegazione stanno scrivendo una nuova storia della 'ndrangheta, lontana da narrazioni di comodo, e che soprattutto stanno restituendo ai cittadini calabresi la fiducia nello Stato".

      "La Calabria questa mattina si è svegliata ferita e, per certi versi, stordita per quanto pervicace e profonda è la forza penetrativa della 'ndrangheta nella nostra terra ma, purtroppo, non solo. La portata dell'Operazione Rinascita Scott fa capire bene quanto in profondità è capace di infiltrarsi il potere mafioso, a tutti i livelli". E' quanto afferma il Sottosegretario ai beni culturali Anna Laura Orrico. "Non è mio compito esprimere giudizi di merito - prosegue Orrico - sulle pagine dell'inchiesta portata avanti con professionalità e dedizione dalla Dda di Catanzaro. Posso e voglio, però, ringraziare pubblicamente per il grande lavoro svolto e per le energie profuse il procuratore Nicola Gratteri e l'Arma dei Carabinieri. Hanno dimostrato che lo Stato c'è. Il quadro inquietante, tuttavia, che viene fuori dalle prime notizie ci restituisce una situazione stratificata e complessa, che ostacola il normale compimento della vita democratica di questo Paese". "Interi pezzi della società civile che, invece di contribuire alla crescita della comunità - sostiene ancora il sottosegretario Orrico - hanno preferito asservirsi alle cosche. Un meccanismo, rodato e perverso, capace di rendere asfittico il tessuto imprenditoriale e le legittime aspettative dei tanti cittadini calabresi per bene, costretti a doversi confrontare ogni giorno con questa realtà. Questo terremoto giudiziario deve rafforzare la volontà di cambiare lo stato di cose dolorosamente descritto dall'indagine e di agire per bonificare tutti gli ambienti del nostra società, anche quelli più insospettabili. Da parte nostra, rappresentanti delle istituzioni o semplici cittadini, soprattutto ora, non un passo indietro schierandoci dalla parte dello Stato, dalla nostra parte".

      "Oggi Vibo, e da Vibo all'Italia tutta intera. Questa è la 'ndrangheta: un intreccio inestricabile ed avido di interessi, soldi e potere che la coppola ha ormai sostituito con vestiti firmati e la violenza della lupara con la silenziosa seduzione della corruzione. I procedimenti giudiziari seguiranno il loro corso nella normale dialettica tra accusa e difesa. E c'è da augurarsi, nell'interesse di tutti, che gli indagati, soprattutto coloro che sono impegnati nella sfera pubblica, riescano a dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati, come penso e spero sarà per qualcuno". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd Antonio Viscomi in relazione all'inchiesta "Rinascita Scott" della Dda di Catanzaro. "Eppure è difficile sfuggire - prosegue Viscomi - ad una sensazione di sgomento, non fosse altro che per i numeri dell'operazione. Oggi, qui ed ora, con la chiara consapevolezza di una situazione politica regionale che definire confusa è dir poco, occorre che la politica prenda in Calabria e per la Calabria un impegno serio, certo e definitivo con i cittadini: alle prossime regionali non saranno presentati candidati che non siano credibili, coerenti e competenti. Diciamo basta alle vecchie logiche dei portatori di voti, dei compari e dei capibastone, degli amici degli amici, di chi si offre al miglior offerente per puro interesse personale, di chi cambia casacca per restare fermo nel proprio ruolo, di chi assicura corsie preferenziali nei palazzi che contano e di chi promette posti di lavoro, delle prebende spartite già prima del voto, una-a-te-e-una-a-me. E per favore diciamolo tutti insieme. Nel 2005 andò a votare l'80% degli aventi diritto, nel 2010 il 60%, nel 2014 solo il 40%, più o meno. Senza riuscire a recuperare un minimo di credibilità già nella selezione dei candidati da proporre agli elettori, quanti cittadini andranno a votare nel prossimo mese di gennaio? Ecco, se si vuole rigenerare la politica, come oggi si dice, allora sappiamo da dove partire. Facciamolo noi, prima che lo facciano ancora i giudici".

      "Esprimo le mie congratulazioni per gli arresti disposti dalla Procura antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Gratteri che sferra, insieme a tutti coloro che hanno partecipato a questa enorme operazione, un colpo fortissimo alla 'ndrangheta. È un messaggio di speranza per la nostra terra". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo dei Democratici e progressisti alla Regione, Giuseppe Giudicenadrea. "Fra i nomi coinvolti - prosegue Giudiceandrea - c'è anche quello di alcuni esponenti politici. A loro, essendo o essendo stati, amministratori della cosa pubblica, auguro, nel solco della tradizione garantista che fa parte della mia cultura, di poter dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati".

      "La notizia del coinvolgimento del sindaco Gianluca Callipo nell'inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro ci lascia sconcertati e profondamente addolorati. Crediamo fermamente nella Giustizia e siamo certi che la verità dei fatti verrà accertata nelle sedi opportune, ma non possiamo fare a meno di nascondere la nostra incredulità per accuse che non avremmo mai ritenuto credibili se riferite a quello stesso Gianluca Callipo che conosciamo e che abbiamo imparato a stimare come persona e come amministratore". E' quanto affermano,in una nota, il vicesindaco di Pizzo Maria Francesca Pascale, gli assessori Fabrizio Anello e Giorgia Andolfi, il presidente del Consiglio comunale Giacinto Maglia e i consiglieri Sharon Fanello, Cristina Mazzei e Antonio Gaglioti in riferimento all'arresto del sindaco Gianluca Callipo nell'ambito dell'operazione "Rinascita Scott". "In attesa che la giustizia faccia il suo corso - è scritto nella nota - e nell'auspicio che Callipo possa tornare presto a guidare il Comune di Pizzo, senza più ombre giudiziarie su quella che fin qui è stata una specchiata esperienza amministrativa e politica, l'Ente andrà avanti nei modi previsti dalle norme in materia, con il vice sindaco che svolgerà le funzioni proprie del primo cittadino. Faremo di tutto per evitare intoppi e rallentamenti nell'attività del Comune, nella consapevolezza che la priorità resta il bene della comunità amministrata".

      "L'operazione di Nicola Gratteri e dell'Arma dei Carabinieri infonde molta speranza nei calabresi e in tutti gli italiani. Quindi rivolgo a loro, a nome anche di Carlo Tansi e di Giuseppe Silvaggio, consiglieri di minoranza del comune di San Luca un sentito grazie per quanto è stato fatto". Lo afferma Klaus Davi, consigliere comunale di San Luca. "Sposiamo in pieno questa filosofia e questo modo di operare - prosegue Davi che infonde speranza ed entusiasmo nella popolazione. Alla Calabria non serve il basso profilo, non serve solo il rispetto formale della burocrazia. La giustizia non può essere solo formale. Servono energia e speranza. Molti degli arrestati sono stati oggetto di nostre inchieste: Nicola Bonavota, Orazio De Stefano, Luigi Mancuso, Salvatore Bonavota, Francesco Cirianni solo per citarne alcuni inseguiti fin sotto casa, i Franzé, i Lobuono e tanti altri. Evidentemente avevamo colto nel segno".

      "E' uno scenario devastante quello che l'inchiesta della Distrettuale di Catanzaro ha svelato con la vasta operazione antimafia portata a termine oggi. Come ha detto il procuratore Nicola Gratteri, al quale rivolgiamo il ringraziamento unitamente ai colleghi della DDA e a tutti gli uomini dell'Arma dei Carabinieri, si è trattato di un'inchiesta che è durata anni ma che, grazie all'abnegazione di magistrati e forze dell'ordine, ha liberato un intero territorio calabrese dalla presenza dominante delle cosche". Lo afferma in una nota il responsabile organizzativo del Pd Calabria Giovanni Puccio. "L'incisiva azione portata a termine per dirsi pienamente riuscita, una volta completata la fase di repressione - prosegue - deve adesso proseguire con un impegno diretto della società civile, delle istituzioni e della politica, perché ora ha l'occasione di provare a cambiare il destino di un territorio puntando a valorizzare le tante energie positive presenti che, in un clima di legalità e sotto l'occhio attento dello Stato, potranno esprimersi al meglio nell'interesse esclusivo della collettività. Anche la politica deve fare la sua parte ritornando ad occuparsi delle questioni vere che incidono sulla vita dei calabresi rigettando ogni compromesso e recidendo qualsiasi tipo di contatto con le forze del male. C'è bisogno di una rivolta delle coscienze che adesso è assolutamente necessaria per consentire che anche comportamenti dettati da strutture pseudo culturali abbiano a modificarsi. Lo dobbiamo alla nostra gente che niente a che spartire con quanti, ad ogni livello, ne ha condizionato per il proprio interesse il passato ed il presente".

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