Resa dei conti nel PD, Guccione punta il dito contro Adamo "Lui vero artefice della sconfitta"

05 mag 10 A poche ore dal primo scontro materializzatosi durante la prima seduta del Consiglio regionale, e dopo lo sfogo di Adamo ieri che accusava il segretario regionale, proprio lui, Carlo Guccione oggi sbotta puntando il dito proprio contro chi, a suo dire, è il vero artefice del tracollo del PD, Nicola Adamo. "E’ davvero incredibile - spiega Guccione- che gli artefici principali della sconfitta elettorale ed i protagonisti di primo piano delle vicende politiche e di governo di questi anni in Calabria, come l’on. Nicola Adamo, si ergano a censori cercando in tutti i modi di vestire i panni degli imbonitori e degli innovatori, con il maldestro tentativo di allontanare da sé responsabilità che sono evidenti anche alle pietre di questa regione. In Consiglio regionale il Gruppo del PD si è presentato unito, dopo aver esperito, come è noto anche all’on. Adamo, ogni tentativo per convincere gli eletti di “Autonomia e Diritti” ad aderire al gruppo del PD in coerenza e nel rispetto del deliberato della Direzione regionale del PD. Non possono essere accettati, dunque, atteggiamenti e comportamenti ipocriti ed irresponsabili con l’evidente scopo di alterare la realtà. Le proposte di vicepresidente e di segretario- questore nelle persone di Amato e Sulla non sono frutto di ricerca di assetti di potere, come sanno bene tutti i Consiglieri regionali del PD, ma indicazioni sulle quali si è realizzata l’unità del gruppo tranne, evidentemente, Nicola Adamo che ha scelto di non partecipare, forse perché ha capito che su sue pur legittime aspettative non vi sarebbero state le condizioni per realizzare l’unità. Almeno di questo non si può di certo fare carico al sottoscritto. Né si può continuare con atteggiamenti secondo cui “tutto va bene se ci sono io”, mentre è male assoluto tutto il resto. Per quanto riguarda tutte le altre questioni ci saranno le sedi naturali, quelle del partito, e le occasioni per esprimere le proprie posizioni senza far ricorso alla demagogia. Abbiamo già stabilito che convocheremo l’Assemblea regionale del PD per determinarci nell’esclusivo interesse di avviare il progetto di costruzione del PD che in Calabria, in questi anni, non è mai nato. Ragione non secondaria, questa, della pesantissima sconfitta registrata alle elezioni regionali del 28/ 29 marzo scorso".