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    Bova in rotta col PD, lascia il gruppo consiliare e spara a zero su Loiero

     

     

    Bova in rotta col PD, lascia il gruppo consiliare e spara a zero su Loiero

    05 mag 10 “La mia adesione alla proposta di Guccione per l’elezione dei componenti di minoranza per l’Ufficio di Presidenza e il successivo voto in Aula sono stati solo un atto estremo di responsabilità istituzionale e politica". Così il consigliere regionale Giuseppe Bova, dopo gli ultimi accadimenti in Consiglio regionale. Una vera e propria resa dei conti totale che vede l'ex Presidente del Consiglio prendere le distanze dal suo partito sparando inoltre ad alzo zero sull'ex presidente Loiero. "Non condivido -aggiunge-, né accetto più di essere parte di un procedere politico-istituzionale fortemente confuso e del tutto contraddittorio che vede il riformarsi, questa volta a latere del Pd, di un gruppo dentro il Consiglio e di un movimento politico che fanno capo direttamente all’on. Loiero, che così si ritrova, operando in prima persona dall’interno del Partito Democratico calabrese e del gruppo Pd alla Regione, nella condizione assai singolare di poter decidere da solo, o con pochi altri, sul quando, come e cosa sia opportuno fare, di volta in volta, dentro o fuori il Pd. Per quanto mi riguarda, se fino a ieri ha pesato la volontà di onorare fino alla fine il mandato popolare che ci aveva assegnato il compito di governare e, in prima persona, la funzione di presiedere l’Assemblea – compito che mi sono sforzato di adempiere con dedizione, onestà e serietà, senza però mai tacere sui problemi politici di fondo che si andavano addensando e che ci hanno portato a una sconfitta senza precedenti – oggi in alcuna misura intendo farmi carico e stare in silenzio di fronte a scelte e decisioni che, oltre a indebolirlo fortemente, rendono del tutto ingovernabile il Pd calabrese, a partire dal suo gruppo alla Regione. Non basta allora, come fa Guccione, dichiarare che i componenti del gruppo di Autonomia e Diritti alla Regione, quelli almeno iscritti al Pd, sono fuori dal partito e tacere su Loiero che ha la massima responsabilità politica di questa situazione. Ma insomma, prima c’erano i Ds, la Margherita, il Pdm di Loiero, dopo tutti nel Pd; ora, dopo le elezioni, un’operazione che doveva essere solo elettorale, quella di “Autonomia e Diritti con Loiero presidente”, con la generosa partecipazione, tra l’altro, di molti candidati del Pd, diventa di nuovo un gruppo regionale e un movimento politico, potenziale competitore con tutti, Pd compreso. Così non se ne esce in nessun modo. E’ del tutto evidente che non ho niente di personale o alcun risentimento con nessuno. Non ho mai partecipato a camarille o congiure, né tanto meno utilizzato, anche con chi aveva posizioni radicalmente diverse dalle mie, forme di lotta politica da nascondere o di cui vergognarsi; tutte cose, peraltro, purtroppo così in voga al giorno d’oggi e utilizzate spesso contro la mia persona. Ma qui ed ora siamo al dunque, solo se fossi affetto da una sindrome di opportunismo senza rimedio potrei far finta di non vedere e di non capire. Né voglio partecipare ad alcuno scaricabarile o a chi la spara più grossa o, ancora, dar prova, a parole, di quanto sia grande, vorrei dire titanica, la mia resistenza. Penso però, almeno per quanto mi riguarda, che così non si possa continuare. La risposta di ciascuno dovrà essere sì, sì ovvero no, no, e mai “così è se vi pare”. I rilievi che, in maniera del tutto schematica, sto ribadendo con questa mia dichiarazione li ho già sollevati nella direzione regionale del Pd prima e nella riunione del gruppo alla Regione poi. Ma fino ad oggi con scarsi risultati. In questa situazione, invece, mi sembra coerente agire di conseguenza e in prima persona. Così, come primo atto di chiarezza, pur avvertendo il peso doloroso di quanto sto per fare, sospendo la decisione di aderire al gruppo regionale del Pd, versando con bonifico l’equivalente della delega, invece che al gruppo, alla federazione provinciale reggina del partito. Debbo per onestà aggiungere che tale scelta diventerà definitiva qualora questo stato di cose, denunciato da me come inaccettabile, dovesse permanere”.

     

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