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      All’insegna della tradizione, nuovo corso per l’Antica Gelateria Zorro di Piazza Valdesi

       

       

      All’insegna della tradizione, nuovo corso per l’Antica Gelateria Zorro di Piazza Valdesi

      07 feb 24 Un gelato che stregò anche Claudio Villa e Gianni Morandi che lo apprezzarono e gustarono quando tennero i loro concerti a Cosenza. Era la fine degli anni ’60 e da Piazza dei Valdesi transitavano molti artisti, diretti al cinema teatro Morelli di via Oberdan, distante pochi passi. Dal 1929 sono passati 95 anni, ma sembra ieri quando aprì i battenti la prima piccola bottega dell’Antica gelateria Zorro di Piazza dei Valdesi. Ad alzare per primo la saracinesca fu Natale Spadafora, titolare di una rivendita di gazzose prima in via Montesanto e poi nei pressi del cinema Italia, cui si aggregò poi il fratello Santo. A loro subentrarono Giuseppe Spadafora e il fratello Antonio, due signori dalla proverbiale cortesia e dalla simpatia travolgente. Chi serba memoria di questo duo affiatato, soprattutto quanti hanno frequentato il Liceo Classico Telesio e all’uscita da scuola facevano tappa obbligata da “Zorro”, lo potranno testimoniare anche con dovizia di particolari. Franco Spadafora, figlio di Giuseppe, ricorda di essere stato reclutato in gelateria dall'età di 9 anni. “Non arrivavo alla macchina per i gelati, la famosa Carpigiani, perché ero troppo piccolo, mio nonno mi metteva sotto i piedi una cassetta di legno, quella per il trasporto delle bottiglie di gazzosa, per farmi arrivare all'altezza del bancone. E' passata una vita”. 95 anni e non sentirli. Tanti gli anni trascorsi da quell’apertura del 1929. Ed oggi, ancora sulla breccia e fieri di esserlo. L’antica gelateria Zorro annuncia adesso la sua riapertura stagionale che da sempre abbraccia il periodo che va da febbraio ad ottobre, ma che in questa nuova occasione, sabato prossimo, 10 febbraio, si carica di un ulteriore significato, perché sarà una riapertura che segnerà il passaggio di testimone dell’attuale titolare, Franco Spadafora, che, dopo aver raggiunto l’età pensionabile, ha deciso di passare la mano al nipote, Francesco Bozzo, che finora si è occupato con successo delle sorti della “succursale” di Rende, ma che a Piazza Valdesi è cresciuto dall’età di 12 anni, da quando lo zio che lo portava con sé in gelateria, gli disse che era giunto il momento di passare dall’altro lato del bancone. In principio era solo e semplicemente “Gelateria Spadafora”, ma un giorno da Messina arrivarono delle cialde con su scritto “Coni Zorro” e da allora cambiò tutto e nessuno avrebbe immaginato che quella storia sarebbe continuata fino ad oggi. Resta un mistero perché quelle cialde arrivate dalla Sicilia si chiamassero proprio così. A voler approfondire, si potrebbe ipotizzare che il nome fosse legato alle gesta del personaggio dei film interpretati da Douglas Fairbanks e subito dopo da Tyrone Power, ma nessuno lo sa dire con esattezza. Poco importa. Perché è da quattro generazioni che la gelateria Zorro tramanda una tradizione transitata da un componente all’altro della famiglia Spadafora fino ad arrivare a Francesco Bozzo, colui che da sabato 10 febbraio prenderà le redini dell’azienda, ma non si priverà, per sua stessa ammissione, dell’apporto dello zio, Franco Spadafora, magari come supervisore, perché è giusto che sia così, tanto si è speso, in tutti questi anni, per mantenere viva una tradizione che Cosenza celebrerà sabato prossimo per come merita. Il taglio del nastro per l’avvio di questo nuovo corso dell’azienda, sempre all’insegna della continuità di una tradizione fortemente consolidatasi, è previsto per le ore 16,00, alla presenza del Sindaco di Cosenza, Franz Caruso. Ci sarà anche la benedizione del parroco della vicina Chiesa di San Nicola, Don Mario Cassano, ma potrebbe esserci pure l’Arcivescovo, Monsignor Giovanni Checchinato. Dopo il taglio del nastro, gelato per tutti. Chi vorrà, potrà contribuire alla nobile causa che Francesco Bozzo ha legato alla ripresa dell’attività dopo i canonici mesi di pausa e cioè una raccolta di libere offerte che saranno interamente devolute in beneficenza all’Istituto delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. A curare la raccolta, direttamente le suore dell’istituto. Sono ancora in molti a domandarsi oggi quale possa essere il segreto del successo di un gelato che non ha mai conosciuto battute d’arresto. La risposta, all’unisono, la forniscono Franco Spadafora e Francesco Bozzo, evidenziando che si è sempre puntato sull’artigianalità del prodotto e su una varietà di gusti numericamente limitati, per garantirne genuinità e freschezza: cioccolato, nocciola, torrone, fiordilatte e limone. Tutti ingredienti naturali, senza additivi di nessun tipo. La scelta minuziosa del latte e il rigore nel seguire la stagionalità della frutta. Un vero e proprio must è diventato col tempo lo “strano” abbinamento tra il limone e il cioccolato, in apparenza antitetici, ma capaci di provocare un mirabile “cortocircuito”, intrigante per ogni palato. Ormai i premi e i riconoscimenti rastrellati dall’antica Gelateria Zorro non si contano più: da quello ricevuto dall'Amministrazione comunale come “gelateria di tradizione e qualità”, nel 2001, dopo quasi settant'anni di attività, a quello attribuito, nell'ottobre del 2012, dalla Camera di Commercio, per l'eccellenza e la laboriosità, come azienda storica. Il recente restyling, prima dell’inaugurazione di sabato, ha solo cambiato la disposizione dei locali, rendendoli più luminosi e funzionali, ma si continuerà a puntare sulla qualità del gelato, sulla tradizione e la matrice artigianale, quelle caratteristiche che negli anni hanno continuato a stregare, oltre che gli artisti, anche diplomatici, politici e uomini di chiesa, se è vero come è vero che una tappa obbligata alla gelateria di Piazza Valdesi se la sono concessa, tra i tanti, anche il primo console presso l'Ambasciata della Repubblica cinese in Italia, Yao Cheng, il politico Francesco Rutelli ed anche il vescovo emerito di Cosenza, Monsignor Salvatore Nunnari.

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