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      Per un anno maltratta la ex e le uccide il gatto, 45enne in manette a Cosenza

       

       

      Per un anno maltratta la ex e le uccide il gatto, 45enne in manette a Cosenza

      19 set 23 Agenti della Polizia di Stato di Cosenza hanno arrestato in città un uomo di 45 anni, perchè resosi responsabile del reato di maltrattamenti e stalking nei confronti di una sua ex convivente. Nei dai primi giorni del mese di agosto, la sua ex, ormai esasperata e terrorizzata dall'uomo, si è presentata presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura, decisa a raccontare ai poliziotti il dramma che stava da tempo vivendo e subendo. In particolare, la vittima presentatasi presso questi Uffici ha raccontato agli operatori di Polizia di avere intrattenuto con l’indagato una relazione sentimentale definita travagliata, iniziata tre anni prima.

      I fatti relativi ai maltrattamenti risalgono al mese di ottobre del 2022 e sono proseguiti fino alla rottura dei rapporti avvenuta nell’agosto del 2023, allorquando la donna lasciava l’abitazione in Cosenza dove dimorava con il compagno; fatti gravi caratterizzati da violenze fisiche e verbali, causate anche dall’abuso di alcool da parte dell’uomo, perpetrate anche davanti ai figli della donna.

      Così la donna è stata costretta a subire minacce, anche di morte, e privazioni di ogni sorta, quali la sottrazione di monili, la distruzione del cellulare e persino la sparizione di uno dei suoi animali domestici, un gatto, che fra l’altro era stato ritratto dall’uomo in una foto, privo di vita, inviata allo smartphone della donna per minacciarla.

      Le condotte vessatorie, tuttavia, non si sono interrotte al termine della relazione ma da allora e fino a tutt’oggi, la donna è stata costretta a subire continue aggressioni verbali, a ricevere visite indesiderate dell’uomo. Inoltre le condotte persecutorie hanno avuto quali destinatari anche amici della vittima, anche loro minacciati, finanche di morte, nel corso di numerose telefonate ricevute ad opera dell’indagato.

      Condotte perduranti che hanno cagionato nella vittima un grave stato d’ansia e di paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità, tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita e a trasferirsi dalla madre, in provincia di Cosenza. L’attività d’indagine, avviata a seguito della denuncia della donna, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo, ha consentito di accertare i reati contestati e di assicurare l’uomo alla giustizia che è stato rintracciato dai poliziotti della Squadra Mobile e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

      L’indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

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