Nuovo blitz di Morra, ma mascherato, all'Asp di Cosenza

26 mar 21 Si è presentato nuovamente all'Asp di Cosenza, ma questa volta al centro vaccinale di via degli Stadi, dove c'è anche la sede Usca per i tamponi, il senatore Nicola Morra. Il presidente della Commissione antimafia questa volta avrebbe deciso di non rendersi riconoscibile e si sarebbe presentato - secondo quanto riferito da alcuni presenti - con una tuta nera e un cappuccio. Morra ha lamentato il caos che c'era oggi in via degli Stadi, dove contemporaneamente avvenivano vaccinazioni e drive-in per i tamponi. Morra ha anche telefonato al commissario dell'Asp Vincenzo La Regina per avvisarlo. Secondo quanto si apprende, il commissario dell'Asp ha risposto a Morra che prendeva atto e avrebbe provveduto a capire cosa stava succedendo, una volta terminato l'incontro con il generale Francesco Paolo Figliuolo.

"Se escono certi articoli, che sono carta straccia, vuol dire che c'è qualcuno che mi teme e mi teme perché sto mettendo le mani in qualcosa che non deve esser disvelato: forse si tratta di chi ha mangiato sull'Asp di Cosenza che ha circa 1 miliardo di ero di buchi, per quello che si sa... E sempre che non ci siano altri debiti fuori bilancio, perché molto spesso si legge che alla ragioneria dell'ente arrivano richieste di pagamenti per debiti di cui non si conosceva l'esistenza". Così il senatore e presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, torna con un video sulla sua pagina Fb per commentare alcuni articoli che lo hanno dipinto come "Diabolik" perché stamane si sarebbe presentato "quasi irriconoscibile, anzi, sotto mentite spoglie" davanti il centro vaccinale di Cosenza "nella cui prossimità mi ero recato perché mi erano arrivate segnalazioni di caos, con assembramenti e mobilità in tilt". "Siccome la mattina 'frescheggia', come si dice da queste parti, indossavo il cappuccio della mia felpa, unitamente alla mascherina come pare sia necessario indossare nei luoghi pubblici" mette in chiaro il senatore precisando che nonostante questo "non solo sono stato riconosciuti da alcuni automobilisti, ma anche da una troupe di Rete 4 che infatti mi ha intervistato". "Io ricordo che il M5s, forza a cui orgogliosamente ho appartenuto per anni, era nato per combattere la disinformazione prodotta da un sistema che per difendersi inventa fandonie" aggiunge Morra che si lamenta " vengo rappresentato come Diabolik solo perché indosso un cappuccio, senza che ci si ricordi che sono presidente dell'Antimafia e che Diabolik era anche il nome di quel tifoso, Piscitelli, che fu ammazzato perché aveva avuto problemi con la 'ndragheta per questioni di droga". "Detto questo, io faccio controlli ma quelli che li dovrebbero fare e non li fanno evidentemente hanno problemi, e allora fanno girare queste castronerie: mi dispiace quando l'informazione è questa. Quindi - conclude ironizzando - tanti saluti da Diabolik, cioè Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia al servizio dei cittadini"