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      Consiglio comunale Cosenza approva all'unanimità bilancio previsione 2021/2023

       

       

      Consiglio comunale Cosenza approva all'unanimità bilancio previsione 2021/2023

      29 dic 21 Il Consiglio comunale di Cosenza ha approvato all'unanimità il bilancio di previsione 2021/2023 e il documento unico di programmazione ed i relativi allegati. Sempre all'unanimità, senza divisioni tra maggioranza e opposizione, sono stati approvati anche gli altri punti all'ordine del giorno: la verifica delle quantità e qualità delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza ed alle attività produttive e terziarie per il 2021; il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione e la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche ex art. 20, D.Lgs 19/8/2016 n. 175 per come modificato dal D.Lgs 16/6/2017 n. 100. Rinviata, invece, su proposta del Presidente Giuseppe Mazzuca, la trattazione dell'ultimo punto all'ordine del giorno (il riconoscimento di legittimità di spese derivanti da lavori di somma urgenza) in quanto sull'argomento non è ancora pervenuto il parere del collegio dei revisori dei conti. Il Presidente Mazzuca non ha ritenuto opportuno aprire la discussione e la sua richiesta di rinvio è stata accolta dall'assemblea all'unanimità.

      La relazione introduttiva dell'Assessore al bilancio

      La seduta del Consiglio comunale è stata aperta dalla relazione introduttiva dell'Assessore al bilancio Francesco Giordano. La dettagliata relazione dell'Assessore ha preso le mosse dal Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. “E' un atto – ha detto - che viene ripetuto e reiterato tutti gli anni e che è previsto dalla legge. I comuni, soprattutto quelli meridionali, vivono costanti difficoltà finanziarie e uno dei principali elementi di riequilibrio è sempre stato individuato nella necessità ed opportunità di individuare il patrimonio immobiliare disponibile e di valorizzarlo, fino a che è possibile non alienandolo, ma, laddove necessario, alienandolo. I proventi derivanti dalla vendita di questi beni – ha aggiunto Giordano - possono essere utilizzati per la copertura di qualsiasi partita debitoria, sia essa di parte corrente che di parte capitale. Il piano che sostanzialmente, sia nei cespiti che nei valori, sembrerebbe rimasto invariato non deve essere un documento che si approva e si allega al bilancio di previsione, ma deve essere un documento messo sul tavolo degli uffici e tramutato in proventi, in ricavi. Oggi non è più possibile per i Comuni vivere di trasferimenti. I trasferimenti sono in via di estinzione. Siccome lo Stato non ha dove recuperare denaro, sposta i trasferimenti. Da una parte li toglie a favore delle entrate tributarie, non rendendosi conto che la collettività amministrata non è in grado di colmare, con la propria capacità contributiva, il gap che si viene a creare quando i trasferimenti vengono, ex abrupto, tagliati. Il Piano delle alienazioni e i relativi proventi – ha aggiunto l'Assessore Giordano - sono stati destinati al ripiano dei debiti trasferiti alla commissione straordinaria di liquidazione. E' un atto dovuto, ma non necessario, nel senso che è normale che l'Osl busserà, come sta facendo, alla porta del Comune per chiedere riscossioni, mutui, beni patrimoniali e arriverà il momento in cui, non rinvenendo tutte le risorse necessarie per far fronte alla posizione debitoria che è abbastanza cospicua, dovrà chiedere all'Ente di vendere parte del patrimonio. Si concorderà con la commissione quali vendere, quali lasciare e, laddove vi fossero beni che il Comune ritiene di dover mantenere nel proprio patrimonio, è chiaro che l'Ente, trovando risorse alternative, avrà la possibilità di comunicare alla commissione che non ha intenzione di procedere alla vendita e che finanzierà l'importo richiesto in altro modo”. Sul bilancio in discussione, Giordano ha detto che “il bilancio di previsione che andiamo ad approvare per l'esercizio 2021/2023 non è un bilancio di previsione, perché quello di previsione è il documento contabile fondamentale nella gestione programmatica dell'Ente nel quale si prevedono le entrate e le spese che ci saranno. Un bilancio che si porta ad approvare a gennaio, massimo a marzo. Adesso non siamo più di fronte ad un ritardo fisiologico, ma ad una situazione inusuale in cui andiamo a fotografare ciò che è stato”. L'assessore Giordano ha puntualizzato che “non si tratta di un bilancio della nuova amministrazione, ma della vecchia amministrazione, gestito in regime di contabilità e di gestione provvisoria, ex art.163, fino alle elezioni. L'Amministrazione attuale si è quindi trovata, appena dopo l'insediamento, con questo bilancio provvisorio 2021 che era la colonna 2021 del bilancio stabilmente riequilibrato 2020/2022, approvato dalla precedente amministrazione e che ha ricevuto il parere favorevole da parte del Ministero. Non ci possiamo per questo discostare dalle revisioni che sono state fatte in quel bilancio se non per situazioni di contingente necessità o di evidente opportunità. L'approvazione di questo bilancio è fondamentale per dare concreta attuazione alle spese per servizi essenziali del Comune. Il bilancio stabilmente riequilibrato non contemplava tutte le voci di spesa per arrivare a fine anno (come le Cooperative, i servizi di pubblica illuminazione, ecc.) e quindi si è reso necessario rimodulare la parte spesa del bilancio per poter dare copertura a queste spese, senza le quali avremmo avuto la necessità di bloccare i servizi già resi, ma anche di andare a trovare coperture per eventuali debiti fuori bilancio”. Giordano ha aggiunto che “andava rivista anche la parte delle entrate, in maniera particolare con riferimento alle entrate proprie, cioè le entrate che devono essere gestite autonomamente e che nulla hanno a che vedere con i trasferimenti correnti. Le entrate tributarie erano state previste in materia errata ed è stato, pertanto, necessario effettuare un taglio di 8 milioni rispetto al bilancio provvisorio, mentre, sulla parte relativa ai trasferimenti c'è stato un incremento di trasferimenti di 15 milioni, per un saldo attivo di variazione di 7 milioni di euro. Dall'altra parte – ha precisato ancora Giordano - abbiamo dovuto adoperare tutti i modi possibili per rinvenire fondi in parte spese, abbinare cioè le due operazioni, aumento delle entrate e riduzione delle spese, in modo tale che la somma algebrica di questa variazioni, positive entrambe, potesse pervenire ad un ammontare complessivo di 11 milioni 360.084, 27 che è l'entità del disavanzo non più presunto, ma definitivo. Abbiamo inoltre effettuato una rivisitazione del fondo per i crediti di dubbia esigibilità sceso da 21 milioni a 19 milioni, non perché la percentuale di riscossione delle entrate proprie sia in alcun modo aumentata, ma semplicemente perché abbiamo utilizzato, perché ci è consentita, una modalità di calcolo più favorevole all'Ente. Abbiamo operato tagli dove è stato possibile senza dare nessuna scopertura ai servizi essenziali, in modo da recuperare altri 4 milioni indispensabili per dare copertura agli 11 milioni. Oggi andiamo ad approvare un bilancio di previsione che, come dice l'organo di revisione, è un bilancio, con riferimento agli equilibri, che non presenta elementi di particolare criticità. Gli elementi di criticità rilevati dall'organo di revisione – ha puntualizzato ancora l'Assessore Giordano - individuano altre circostanze come l'incapacità di avere un flusso di cassa proprio e programmato che riguardi le entrate di competenza e che comporta un continuo ricorso all'anticipazione di tesoreria. Questo ingessa la liquidità di cassa e ci rende strutturalmente deficitari e di grande problematicità agli occhi della Corte dei conti, perché un bilancio in dissesto, nel quale si gestisce la competenza e non si ha più la responsabilità dei residui, è un bilancio che è destinato a rivivere una procedura di riequilibrio se non un nuovo dissesto. Se riusciamo ad invertire la tendenza delle riscossioni – ha con convinzione precisato l'Assessore - probabilmente potremmo anche pensare di chiudere questo fardello e riprogrammare una gestione che possa dare attuazione alle linee programmatiche dell'Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso. Non vi nego che di fronte a quel disavanzo sono preoccupato ma ci sono i margini per dare copertura”. Giordano ha, infine, rappresentato la situazione contabile complessiva del comune di Cosenza. “In una prima tabella – ha precisato – è stato evidenziato un risultato complessivo di amministrazione, pre accantonamenti e vincoli di 43 milioni che, al netto di accantonamenti e vincoli tutti, sia quelli di competenza dell'Ente che quelli di competenza della commissione, porta ad un disavanzo di 200 milioni di euro. La sola gestione di competenza dell'Amministrazione Occhiuto – ha sottolineato ancora Giordano - ha determinato un risultato positivo di amministrazione pre accantonamenti e vincoli, per l'anno 2020, di 10 milioni 884.000,00. Questo risultato serve per dare copertura a tutto ciò che nella gestione finanziaria dell'Ente viene accantonato e vincolato per poter dare poi copertura a spese successive”. La chiusura del suo intervento Giordano l'ha riservata anzitutto al recupero dell'evasione tributaria. “Se si riuscirà a mantenere gli impegni assunti e l'Amministrazione farà di tutto, le entità di riscossioni da recupero dell'evasione tributaria non dovranno fermarsi a quelle che si sono registrate nel 2021 con una percentuale del 20%. Se così fosse, non ci sarebbero grandi margini di recuperabilità degli equilibri per il Comune”. Altra questione posta da Giordano quella del problema dell'anticipazione di tesoreria “che non comporta squilibri sui risultati di amministrazione. Resta il fatto, però, che se sono stati utilizzati 31 milioni di anticipazione nel 2020 e non sono stati rimborsati, la tesoreria li vorrà e se li prenderà di diritto, con tutte le entrate che trova disponibili e se non le trova riutilizza la sua stessa anticipazione per rivalersi. Non usciremo mai da questa situazione di cassa disastrosa – avverte Giordano - a meno che se non si facciano delle operazioni, tenendo conto che oggi il Comune può vivere solo delle risorse di competenza. Quello delle riscossioni è il vero vulnus contabile della città di Cosenza. Bisogna sviluppare il senso civico di contribuzione alle spese della collettività. Non dobbiamo fare operazioni di sacrificio, ma di civiltà. Occorre invertire la rotta sul piano della riscossione delle entrate e sul potenziamento delle strutture comunali in termini di risorse umane”.

      L'intervento del Sindaco Franz Caruso

      Nel suo intervento il Sindaco Franz Caruso ha ringraziato, dopo i consiglieri Francesco Spadafora e Francesco Luberto, per gli auguri formulati al suo indirizzo e alla giunta, anche il dirigente del settore Bilancio e Programmazione Economica, Francesco Giovinazzo, tutti i dipendenti del settore, il Presidente del collegio dei revisori dei conti, Andrea Manna e il Presidente della commissione bilancio Gianfranco Tinto. Un ringraziamento particolare il Sindaco Franz Caruso ha poi rivolto a tutti i dirigenti che hanno partecipato alla stesura del documento contabile e soprattutto al neo assessore Francesco Giordano “per la sua competenza e per il senso di responsabilità e dedizione che ha manifestato nella elaborazione di questo documento contabile che – ha sottolineato il primo cittadino – non appartiene a questa Amministrazione, ma che riguarda attività poste in essere da altri e non da noi”. Franz Caruso non ha mancato di rilevare la positività che ha accompagnato in aula la relazione dell'Assessore al bilancio Giordano. “Le parole di elogio e di apprezzamento che sono venute dall'aula – ha detto ancora il Sindaco – mi fanno ritenere soddisfatto di questa scelta, fatta in piena autonomia, assumendomi le responsabilità”. Il primo cittadino ha ricordato, inoltre, come, appena insediato, sia stato “investito da un problema insormontabile, quello di una gestione economico-finanziaria disastrosa. Una situazione che oggi trova assoluto rispetto nel documento previsionale che si pone in equilibrio e che dà una prospettazione di un disavanzo di 11 milioni di euro. Anche noi – ha proseguito Franz Caruso – ci siamo trovati di fronte ad un bivio: procedere a dichiarare, per una seconda volta, con quei conti, il dissesto, oppure andare avanti. Abbiamo, invece, operato una scelta coraggiosa, di amore e responsabilità nei confronti della città, perché sappiamo cosa avrebbe potuto rappresentare affrontare un nuovo dissesto, dopo la prima dichiarazione di fine 2019. Potevamo non approvarlo, ma sapevamo cosa questo avrebbe potuto provocare. Oggi mi fa piacere che l’opposizione sia d’accordo, ma bisognava approvarlo prima del 4 novembre. Non ci avete consegnato né il consuntivo 2020 né quello del 2021. Oggi assumiamo su di noi la responsabilità politica di questa approvazione, perché – ha detto ancora il Sindaco durante il suo intervento - siamo responsabili del mandato che la città ci ha assegnato. Lo facciamo, perché, chiusa questa parentesi, cominceremo la nostra azione di governo. L'approvazione di oggi è, infatti- ha aggiunto il Sindaco – il passaggio fondamentale per approvare il bilancio di previsione che avrà a fondamento la nostra azione di governo”. Franz Caruso ha evidenziato ancora un altro aspetto relativo alla elaborazione del documento contabile: “questo bilancio chiuso in limine litis, per adoperare un termine giuridico, o, per usarne uno calcistico, in zona Cesarini, viene fatto per la prima volta in casa e porta la firma di tutti i responsabili. E' la prima volta che non si attinge ad apporti esterni che, per quanto mi riguarda, non ci saranno più. E’ questo – ha ribadito il Sindaco - il primo bilancio frutto del lavoro interno delle capacità professionali che abbiamo nella macchina comunale”. Quindi le parole del Sindaco sono andate anche nella direzione di quella richiesta di aiuto che era stata già avanzata allo Stato centrale per farsi carico delle difficoltà finanziarie che non sono solo del Comune di Cosenza, ma anche di molti comuni del Meridione. “In assenza di un supporto esterno – ha detto oggi nell'aula del Consiglio comunale il primo cittadino - diventa difficile risanare il disavanzo di 11 milioni. Il bilancio che lo Stato si appresta a varare prevede questi interventi a favore delle città metropolitane. Avevamo auspicato che anche per le città capoluogo ci potesse essere un aiuto. Sarebbe importante poter contare su un contributo che ci consentirebbe di sanare una situazione molto gravosa. A renderla ancora più gravosa – ha aggiunto Franz Caruso - c’è tutta quella parte che dobbiamo corrispondere all’Organismo straordinario di liquidazione per risanare un debito enorme (di circa 200 milioni di euro) di cui ad oggi si ha certezza, ma la commissione non ha ancora chiuso i suoi lavori. A questo si aggiungano altri 100 milioni di euro per pendenze giudiziarie. Pertanto – ha aggiunto il primo cittadino - non canterei vittoria, perché queste cifre vanno ad aggravare gli 11 milioni di disavanzo. Dovremo avere la capacità di contare su entrate tali per coprire la spesa corrente, ma anche per sanare il debito”. E Franz Caruso ha fatto appello alla grande responsabilità del Consiglio comunale e dell’Amministrazione. “Noi, quando sarà il momento – elaboreremo un bilancio di previsione trasparente e rispetteremo i tempi. Al massimo dovremo approvarlo entro il 30 di marzo, all'inizio dell'esercizio finanziario”. Quindi il Sindaco Franz Caruso ha dedicato un passaggio del suo intervento all'operazione verità sul bilancio. Rivolgendosi ai banchi dell'opposizione ha sottolineato: “L’avete presa come un'accusa, ma non è così. Ho anche detto che ho apprezzato i primi cinque anni della precedente esperienza amministrativa, riconoscendo quelle azioni che avevano incontrato la mia soddisfazione di cittadino. L’operazione verità – ha precisato Franz Caruso - deve riguardare i servizi esterni, i contratti, le spese, la gestione del patrimonio, le consulenze. E noi la faremo e se l’Amministrazione precedente avrà operato con trasparenza sarò il primo a riconoscerlo. Non ho promesso altro che legalità, trasparenza e solidarietà. Dovremo essere proiettati verso l'azione di risanamento del Comune e noi questo faremo, da domani in poi. Noi intraprenderemo un'azione completamente diversa rispetto al passato. Nessuno di noi – ha concluso Franz Caruso - è infallibile, tutti possiamo sbagliare, ma quando si sbaglia, bisogna avere l’onestà di dirlo”. Quanto al ridotto gettito dei tributi comunali, il primo cittadino ha affermato che “i tributi avrebbero dovuto essere pagati da tutti e la società che ne gestisce la riscossione avrebbe dovuto mettere in campo tutte le azioni per raggiungere questo obiettivo”. Quindi il Sindaco ha evidenziato che da parte della precedente Amministrazione “non c’è stata tutta questa attività nei confronti della Società Municipia. Chiusa questa parentesi, auspichiamo di avviarci verso la normalizzazione della vita amministrativa. Ho stilato un programma che ha avuto il consenso dei cittadini e lo vorrei realizzare, felicissimo di poterlo migliorare anche con gli apporti della minoranza, per il bene esclusivo della nostra città”.

      Il dibattito:

      Iscrittosi a parlare per primo, è intervenuto, subito dopo la relazione introduttiva dell'Assessore Giordano, il consigliere comunale Francesco Spadafora.
      Spadafora ha preliminarmente rinnovato gli auguri al Sindaco e alla giunta e, in modo particolare, al neo assessore Giordano. Ha rivolto i suoi auguri anche al Presidente del Consiglio comunale Mazzuca “che – ha detto il consigliere Spadafora - sono certo eserciterà il suo delicato ruolo, con spirito di imparzialità e e terzietà”. Quindi ha auspicato una “democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e minoranza”. Ha inoltre ricordato il suo ruolo all'interno della minoranza, “diverso da quello delle due precedenti consiliature” durante le quali era presente “tra i banchi della maggioranza nell’ambito del centrodestra che nel 2011 e fino ad oggi ha governato Cosenza”. “In questi dieci anni – ha aggiunto Spadafora – Cosenza ha cambiato notevolmente volto. Nessuno può negare che sia diventata più bella e attrattiva, grazie a opere pubbliche, riqualificazione degli spazi e investimenti nelle attività commerciali. Non tutto è stato fatto alla perfezione e sono stati commessi anche degli errori, ma solo chi non fa non sbaglia”. Poi ha espresso un auspicio: “che non si distrugga tutto ciò che di buono è stato realizzato. Eserciteremo il ruolo di opposizione – ha aggiunto Francesco Spadafora - con assoluta serietà, fino all’ultimo giorno del mandato elettivo. Non faremo mancare impegno, onestà e concretezza. La nostra sarà un'opposizione costruttiva e senza pregiudizi, ma vigile e profonda, nell’interesse dei cosentini. Il nostro auspicio – ha detto rivolgendosi direttamente al Sindaco - è che lei possa operare nel migliore dei modi e nell’interesse della città che rappresentiamo. Le anticipo che nel caso in cui dovessero arrivare proposte che miglioreranno il futuro della città, non mi tirerò indietro”. Sul bilancio di previsione Spadafora ha evidenziato che “oltre ad essere un documento contabile, risulta essere un significativo documento di programmazione politica per servizi, interventi e opere pubbliche annuali e triennali. Ritengo – ha aggiunto - che ci siano tutte le condizioni perché la pratica possa trovare la nostra condivisione. Siamo disposti ad esprimere un voto favorevole e il nostro voto non può essere solo di responsabilità e correttezza nei confronti dei cittadini, ma anche nei confronti di chi ha lavorato alacremente per arrivare all'elaborazione del documento contabile. Responsabilmente – ha anticipato Spadafora - voteremo anche il consuntivo che fa riferimento alla nostra gestione amministrativa che non ha prodotto buchi e voragini, ma buone pratiche che consentiranno il mantenimento di importanti servizi e di programmare il futuro della nostra città. Dovremo far prevalere – ha poi concluso - più le cose che ci uniscono che quelle che ci separano”.
      A seguire, l'intervento del consigliere Francesco Luberto. Anche da parte sua gli auguri al Sindaco e alla giunta e al neo assessore Giordano, così come ai colleghi consiglieri. Quanto al bilancio Luberto ha evidenziato che “emerge, nel bilancio di previsione, una situazione molto difficile che si snoda in un contesto estremamente complesso. La politica deve essere chiarezza. Pur accogliendo i fondi del PNRR, non possiamo nascondere che la situazione non consente molti margini di manovra. Quello di oggi è un atto di responsabilità al quale non mi sottraggo”. E sull'azione di riscossione: “auspico che diventi più rigida e che ci sia più collaborazione tra gli uffici. Non è corretto e giusto – ha ribadito Luberto - che a pagare siano sempre gli stessi. Occorre dar vita ad azioni credibili anche sul fronte del patrimonio immobiliare. Occorre – ha aggiunto – una v isione strategica e concreta da mettere in campo subito”.
      E' stata poi la volta di Francesco Caruso che ha esordito sottolineando che “registriamo un grande passo in avanti”, considerando esaustiva e attenta la relazione dell'Assessore al bilancio Giordano. “Non avremo difficoltà a valutare favorevolmente il documento contabile. Lo approveremo – ha preannunciato Francesco Caruso - per coerenza e senso di responsabilità e per continuità amministrativa, in quanto si tratta dell'atto programmatorio e indispensabile per il funzionamento e per l’azione di risanamento e di riequilibrio dei conti portata avanti dall’Amministrazione precedente. Di fatto – ha aggiunto - non sono emersi elementi così tragici”. Quindi si è rivolto alla consigliera Bianca Rende per alcune dichiarazioni di qualche giorno fa. “Non può impartire lezioni di real politik. Non deve fornire assist alla maggioranza. L’assessore Giordano ha fornito una verità oggettiva nel prendere atto della situazione contabile del Comune. Il fatto stesso di aver accettato un incarico è la testimonianza che i conti sono sì delicati, ma non disastrosi. Il Comune di Cosenza è come l’80% dei comuni del Sud in dissesto. E' una situazione delicata ma non tragica, effetto di cause di un processo evolutivo che guarda a situazioni di amministrazioni di 10 anni fa. Si può essere di parte, senza essere partigiani o faziosi. Noi apprezziamo questo atteggiamento – ha aggiunto Francesco Caruso - nei confronti della città e dell’assemblea. L’assessore Giordano – ha aggiunto Caruso – non ha ravvisato elementi tali da portare le carte in nessuna procura. Non sono affermazioni eclatanti queste, ma vanificano l’operazione verità che si sta rivelando una bolla di sapone. Ci dedicheremo all’azione per far crescere Cosenza”. Poi ha esortato l'Amministrazione a guardare alla fese successiva. “Lasciateci contribuire a questa fase di crescita – ha detto, inoltre. “Noi abbiamo trovato nel 2011 un comune in dissesto. C’è un disavanzo del Comune. Ora c’è lo strumento del bilancio stabilmente riequilibrato. Quello di oggi è un ulteriore passaggio del processo di risanamento di una città trovata in condizioni disastrose e di cui siamo riusciti ad ammortizzarne gli effetti, salvando il personale e le cooperative e rendendo la città più bella e attrattiva. L'ocualata gestione della cassa – ha detto ancora Francesco Caruso - non può prescindere dal superamento del problema della riscossione. Impinguare le entrate tributarie è fondamentale. Nel 2020 abbiamo avuto previsioni per la TARI per 17,3 milioni. L'incasso è stato di 5,3 milioni. Così è stato anche per l'acqua. Le previsioni per gli incassi non sono state rispettate. C’è una macchina comunale da rafforzare e non siamo stati bravissimi a sollecitare le riscossioni. Ci sono i concorsi e i fondi per attrezzare meglio la macchina comunale”.
      Anche il consigliere Mimmo Frammartino, intervenuto subito dopo, ha considerato la relazione dell'Assessore Giordano come “un contributo di spessore e una buona iniezione di ottimismo”. Frammartino si è rivolto alla minoranza precisando che doveva essere proprio l'opposizione a riporre nella maggioranza l'auspicio a votare il bilancio, non il contrario. Di Francesco Caruso non ha condiviso l'affermazione secondo la quale “l'operazione verità sta diventando una bolla di sapone”. Caruso si sbaglia – ha precisato Frammartino. “Siamo costretti a rinunziare ad una buona parte del programma. Questo è il prezzo che paghiamo al bilancio che oggi votiamo. Lo facciamo perché ci arrivano contributi di spessore e soprattutto chiarezza. Viene chiesto un atto di amore e noi siamo disponibili a farlo. Il collegio dei revisori ha fornito un parere sulla situazione economica indicando le strade da seguire per iniziare il risanamento: tagliare le spese superflue, pensare al personale e ad una riscossione più oculata. Fare, cioè, nei prossimi anni, ciò che la precedente Amministrazione non ha fatto. L’operazione verità non è una bolla di sapone, perché la città deve essere infomata. La precedente Amministrazione – ha aggiunto Frammartino – si è comportata come la cicala, noi dovremo fare come la formica che riempie il granaio. La città deve sapere che tra meno di 6 mesi le attività del Comune rischiamo il collasso. Si ridurrà ulteriormente il personale. Ha ragione l’assessore quando lancia l’allarme. Dovremo intervenire subito prima che sia troppo tardi”.
      Subito dopo è intervenuto il consigliere comunale Raffaele Fuorivia, che ha voluto mettere a fuoco alcuni aspetti più tecnici che politici. .
      Il vero bilancio preventivo si approverà nei primi mesi del prossimo anno. Saremo bravi, se entro il 30 aprile, avremo in mano lo strumento preventivo. Preferisco che si parli anziché di Operazione verità, di Operazione certezza. Oggi abbiamo delle certezze. Rispetto ad un disavanzo di 11 milioni di euro, non starei così tranquillo, come dice Francesco Caruso. Un po' i polsi mi tremano. Sono molto, ma molto preoccupato. Un altro macigno- ha sottolineato ancora Fuorivia - è sicuramente l’anticipazione che ci costa un milione di euro all’anno. La cosa strana è che tutte le spese sono entrate nel dissesto. Le ditte i lavoratori che si sono trovati ad avere dei crediti, rientrano nel dissesto. L’altra questione che va evidenziata è quella dei tributi. Su questo va aperta una discussione. La società che gestisce la riscossione e che ha fallito su tutta la linea è in scadenza di contratto. A me interessa che prima che scada il contratto, la società vada chiamata al rispetto delle norme contrattuali.. E sono certo che l’assessore al bilancio si renderà parte attiva”. Un altro passaggio Fuorivia lo riserva al personale: “il personale impatta tantissimo sul bilancio. Invito l'AssessoreCovelli a cercare di razionalizzare al massimo le risorse, dando priorità ai servizi più importanti e agli uffici che permettono di far camminare la macchina amministrativa”.
      Con l'Assessore al bilancio Giordano si è poi complimentato anche il consigliere Michelangelo Spataro. “Ha centrato – ha detto -più punti che riguardano la vita amministrativa della città e le future entrate dai beni immobili alienabili. La sua è stata un'analisi perfetta e in pochi giorni ha inquadrato con molta onestà le debolezze del bilancio. Siamo carenti, ma possiamo recuperare molto. L'Assessore – ha aggiunto Spataro – ha pronunciarto una frase molto significativa quando ha detto che questa Amministrazione non ha la paternità di questo bilancio. Credo che nessuna Amministrazione possa avere la paternità dei bilanci precedenti. Non mi tirerò indietro, ma vorrei ricordare al collega Frammartino che non può dimenticare che nel 2012 arrivò la comunicazione della Corte dei Conti che prefigurava il dissesto del Comune. Abbiamo dovuto correre anche noi per far fronte ad un riequilibrio di bilancio in un primo tempo bocciato dalla Corte dei conti regionale e poi approvato da quella a sezioni riunite. Non ho mai digerito l’operazione verità perché ha il sapore di una ricerca dei colpevoli: Siamo dei comuni mortali a che a fasi alterne occupiamo posti di responsabilità. Oggi, se si vuole andare avanti, il bilancio si deve votare così come sono stati votati i bilanci con perdite significative. Considerate che tutti i comuni del sud sono in dissesto. Tutte le città italiane sono in queste condizioni. La pandemia ha anche contribuito. Credo che tutto sommato ci siano le condizioni per un proficuo lavoro. Troverete in noi una parte coscienziosa e senza preclusioni”.
      Anche il Presidente della commissione bilancio Gianfranco Tinto ha voluto dire la sua. “Stiamo lottando per cercare di far quadrare i conti e organizzare al meglio le commissioni. Ringrazio i membri della commissione che in questi giorni si sono adoperati in tutti i modi, ed anche il Dirigente del settore bilancio. Questo – ha detto ancora Tinto - è il bilancio di previsione che in effetti è un consuntivo del 2021”. Tinto ha ringraziato il collegio dei revisori dei conti e il suo Presidente Manna per aver esplicitato le osservazioni del collegio ed anche la minoranza per l'atteggiamento collaborativo. “Bisogna lavorare in un'unica direzione, remando dalla stessa parte”. Quindi ha elencato due criticità: il sottodimensionamento del personale che preoccupa per garantire il mantenimento dei servizi essenziali e l'infruttusoità dei beni comunali. “E' veramente spiacevole – ha rimarcato Tinto -perché il patrimonio comunale messo a regime potrebbe invertire la tendenza. Mi batterò perché ci sia questa inversione di tendenza. Quando vedo che le riscossioni si attestano intorno al 20% non riesco a farmene una ragione. I cittadini devono capire che per avere dei servizi, bisogna contribuire alle spese comunali. Se non battiamo su questo punto non potremo andare avanti”.
      Si è poi passati alle dichiarazioni di voto.
      Michelangelo Spataro ha preannunciato voto favorevole. “E’ una pratica che ci appartiene. Voi la votate per andare avanti sulla vostra strada e a continuare l’azione amministrativa. Noi vi auguriamo di fare meglio di noi”.
      La consigliera Bianca Rende ha preliminarmente indirizzato un segnale di vicinanza alle migliaia di famiglie che stanno combattendo in città con il virus in casa. La sanità al collasso e ha lanciato il suo grido di allarme. Bisogna prendere in mano la situazione. Il 24 dicembre sono stati tollerati comportamenti intollerabili. Le autorità di pubblica sicurezza – ha detto Rende -devono essere sollecitate a fare il loro lavoro”. E sul bilancio: “condivido la preoccupazione e le affermazioni di Frammartino. Ho condiviso la scelta del nuovo Assessore Giordano. Noi, però, dobbiamo perseverare nella linea di totale discontinuità con la precedente Amministrazione. Quello che è stato premiato con il risultato elettorale – ha precisato Bianca Rende – è l'atto di grande fiducia della città nei confronti di persone che hanno messo la loro onestà ed hanno voluto mettersi in gioco per concretizzare un percorso di risanamento dei conti pubblici. E’ un impegno che riguarda tutta la città. Approviamo il bilancio per un atto di amore, perché è questo il motivo per cui ci avete votato. E' bene però dire che molte cose, per i primi tempi, non sarà possibile farle, sul piano della gestione ordinaria. Al momento altri grandi sacrifici ci attendono, ogni euro dovrà essere prima indirizzato a chi ci ha dato credito e a garantire questo garantiamo noi che facciamo politica per passione e per il benessere della collettività. Rispetto alle partite vincolate, però – ammonisce Bianca Rende - la chiarezza deve essere definitiva. Bisogna portare le carte alla procura della Corte dei Conti di Catanzaro. E’ giusto che la città separi i percorsi e le gestioni. Chiedo che questa certezza e chiarezza venga dall’esterno. Al futuro poi si guarda tutti insieme. E’ necessario che il Sindaco parli alla città e dica ai cittadini qual è la situazione. Chi oggi governa la Regione non disconosce la situazione finanziaria del Comune. Doveroso è mettere un punto ai cantieri aperti”. Bianca Rende ha infine chiesto di investire la deputazione parlaentare calabrese perché si chieda al governo un impegno per Cosenza quale città capoluogo”.
      Subito dopo l'intervento del consigliere Giuseppe d'Ippolito che ha rimarcato la volontà della minoranza a dare il proprio contributo. “E' difficile amministrare la città che ha una lunga storia – ha detto d'Ippolito. Sono sinceramente convinto – ha aggiunto che solo lavorando in sinergia con la Regione si potrà dare una svolta al bilancio comunale e ai bisogni della città. E’ su questo che dobbiamo poggiare le basi e la volontà di dare un futuro alla città”. D'Ippolito si è dichiarato in disaccordo con i provvedimenti assunti dall'Amministrazione sulla viabilità e sul bilancio ha ribadito il voto favorevole. Quindi ha sottolineato la necessità di dar vita ad un'energica azione di riscossione. “E’ opportuno cercare di trovare soluzioni alternative. Un piccolo sforzo da ogni cittadino sarà ben accolto dalla minoranza. Occorre riuscire a mettere in campo tutte le azioni possibili affinché anche a Cosenza si senta l’orgoglio di pagare i tributi”. Il bilancio è stato poi definito “quasi consuntivo” nell'intervento successivo del consigliere Francesco Alimena che ha sottolineato di non voler mettere in discussione “il principio della continuità amministrativa avendo noi uno spiccato senso delle istituzioni”. “Non vogliamo – ha aggiunto- venir meno all'assunzione della nostra responsabilità di governo, pur sapendo che la responsabilità della gestione di questo bilancio appartiene interamente alla precedente amministrazione. L'approvazione di questo bilancio è una condizione necessaria, un atto dovuto, non per guardare indietro e al passato amministrativo, ma per dare avvio ad un nuovo inizio. Stiamo lavorando alla ripartenza di Cosenza che non può prescindere da una indispensabile e necessaria azione di risanamento. Al 31 dicembre 2019 – ha aggiunto Alimena – avevamo un avanzo vincolato che, però, non avevamo come coperto. Sulla carta quella somma c'è ancora, Se non lo avessimo messo nel nostro bilancio, invece che un'operazione verità, avremmo fatto un'operazione suicidio. Se noi Comune chiediamo di riscuotere le tasse, dobbiamo anche essere un ottimo pagatore. Ai cittadini non si può chiedere di contribuire con i loro tributi alle casse comunali e non offrire in cambio i servizi necessari e dovuti. In questo bilancio – ha proseguito Alimena – ci sono i fondi per i mutui, il personale, i servizi essenziali, soprattutto per il welfare e per le persone in stato di bisogno. Ed è essenziale approvarlo per garantire, in prospettiva, che questi servizi aumentino in quantità e qualità e le tariffe siano riviste in senso migliorativo. Così come per le cooperative. Nel bilancio è previsto un impegno di spesa di 6 milioni e 500 mila euro, come contributo straordinario della Regione Calabria, per le cooperative. Oggi votiamo questo Documento Unico di Programmazione – ha concluso il consigliere Alimena – per consentirci un riordino delle entrate e delle uscite e l'obiettivo della buona amministrazione nel cui futuro i bilanci consuntivi siano tali e i bilanci di previsioni siano veramente la previsione certa di quello che verrà”.
      Il dibattito è stato concluso dall'intervento del consigliere Ivan Commodaro per il quale “bisogna lasciarsi il passato alle spalle e lavorare senza j’accuse per arrivare alla alla realizzazione della Cosenza 2050 così come disegnata dal Sindaco Franz Caruso nel suo programma elettorale. La cittadinanza deve essere messa al corrente che ci vorrà del tempo a causa della pletora di problemi con i quali siamo chiamati a fare i conti”. Tra le criticità, Commodaro elenca la grave carenza di personale che sarà aggravata dal prossimo piano per i pensionamenti e la mancanza di entrate. “L'attuale deficit rispetto alle riscossione – ha sottolineato Commodaro - non è sopportabile. Occorre riportare a regime le entrate studiando dei correttivi , magari ricorrendo a rateizzazioni mensili per non soffocare i contribuenti. Le casse che piangono non possono essere una scusa per un'amministrazione del fare come la nostra. C'è la ferma volontà di tutti noi, componenti dell’assise, per andare avanti. Occorre instaurare un rapporto di sinergia e collaborazione vere”.

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