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Venerdì 17 al Rendano, Paolo Fresu con “Heroes” dedicato a David Bowie
Venerdì 17 al Rendano, Paolo Fresu con “Heroes” dedicato a David Bowie 15 dic 21 Realizzato in collaborazione con AMA Calabria, il penultimo appuntamento della 42^ Stagione Concertistica dell’Associazione Musicale “Maurizio Quintieri” è un vero evento. Venerdì 17 dicembre al Teatro Rendano di Cosenza, alle ore 21,00, unica data calabrese di “Heroes - Omaggio a David Bowie” con Paolo Fresu in compagnia di un cast stellare che vede insieme Petra Magoni, Gianluca Petrella, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli, Christian Meyer. L'appuntamento, di assoluto prestigio, di venerdì 17 dicembre segna il ritorno di Paolo Fresu al Teatro Rendano otto anni dopo un altro memorabile concerto, datato 2013. In quella occasione il trombettista sardo, acclamatissima star della scena jazzistica internazionale, si esibì nel teatro di tradizione cosentino con la formazione dei “Brass bang!”, composta da altri eccellenti nomi della scena jazzistica internazionale (il trombettista americano Steven Bernstein, il trombonista Gianluca Petrella, che sarà della partita anche in “Heroes”, e Marcus Rojas, newyorchese virtuoso della tuba). Paolo Fresu ha dichiarato che quando gli è stato proposto il progetto di omaggiare il grande Bowie, “mi sono sentito onorato ed emozionato e così ho deciso per questa occasione di mettere insieme una band unica, creata appositamente, con grandi musicisti eclettici e provenienti da esperienze diverse, anche lontane dal jazz. Credo che questo sia un grande valore. Avvicinarsi alla musica di David Bowie è una grande emozione e anche una straordinaria opportunità per tutti noi”. Fresu e soci hanno messo le mani su una trentina di pezzi, tra i quali Life on Mars, This Is Not America, Warszawa, When I Live My Dreams. Ogni membro della band ha dato il proprio contributo negli arrangiamenti, conferendo maggiore varietà e dinamicità al progetto. Petra Magoni, in quanto vocalist, gode della maggiore libertà, ma il concerto punta comunque sul gioco di squadra. Tornando alle parole di Fresu: “Bowie è un autore immortale che è sempre stato vicino al jazz. Noi cercheremo di avere il massimo rispetto per la sua arte ma anche di essere propositivi, gettando uno sguardo nuovo su queste canzoni”. L’occasione di questo concerto è imperdibile non solo per la straordinaria qualità degli interpreti ma anche per il fatto di essersi riuniti per il progetto Bowie. Il suono della tromba di Fresu, come dice Carla Bley, è sul serio unico al mondo. E che dire di Petra Magoni: da Bobby McFerrin alla musica sacra attraverso il rock e “Musica Nuda”. Poche voci e personalità sono così eclettiche sotto questi cieli; Gianluca Petrella rappresenta il massimo dei voti in ogni materia musicale. Per molti (colleghi e non solo), il suo trombone e l’uso dell’elettronica sono semplicemente quelli di un genio vivente. Francesco Diodati, invece, si distingue per l’originale linguaggio della sua chitarra; mentre Francesco Ponticelli “è una sorta di sarto su misura, in grado di costruire architetture musicali di grande caratura qualitativa e spaziare con la propria ricerca nel grande mare della musica che conta”; mentre Christian Meyer è non solo Elio e le Storie Tese, ma autentica energia elvetica capace di muovere e far muovere tutto e tutti. Una sorta di quintessenza del ritmo tout-court.
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