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      Tribunale Cosenza revoca pagamento per 12 mln Comune a Valle Crati

       

       

      Tribunale Cosenza revoca pagamento per 12 mln Comune a Valle Crati

      12 dic 21 Il Tribunale di Cosenza ha accolto l'istanza presentata dall'Amministrazione comunale, rappresentata dal dirigente dell'Avvocatura di Palazzo dei Bruzi, Agostino Rosselli, e ha revocato l'ingiunzione di pagamento presentata dalla società Valle Crati per oltre 12 milioni di euro. Lo riferisce una nota stampa del Comune di Cosenza. La richiesta di liquidazione era stata presentata dalla Valle Crati a titolo di corrispettivo fatturato per la gestione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti e di depurazione delle acque reflue. "Il contenzioso - si afferma nel comunicato - ha avuto un iter lungo e complesso, in quanto lo stesso Tribunale, con precedente sentenza del 18 novembre 2011, aveva rigettato l'opposizione al decreto ingiuntivo per vizi di procedura e la Corte di Appello di Catanzaro, con sentenza del 5 ottobre 2016, aveva confermato il giudizio di primo grado. Il Comune di Cosenza ha potuto riassumere la causa, grazie all'intervento della Corte di Cassazione che, con sentenza del 9 aprile 2018, accogliendo il ricorso proposto dall'Avvocatura di Palazzo dei Bruzi, ha cassato le precedenti decisioni consentendo l'esame dei rapporti intercorsi tra le parti". Soddisfazione per l'esito del contenzioso è stata espressa dal sindaco, Franz Caruso, che si è congratulato con l'avvocato Rosselli "per avere esercitato, attraverso una puntuale prospettazione delle ragioni del Comune, la dovuta opposizione ad una richiesta di pagamento difforme dalla normativa posta a tutela del buon andamento della Pubblica amministrazione". "Con la decisione assunta - si aggiunge nella nota - il Tribunale di Cosenza, entrando nel merito del contenzioso, in linea con la giurisprudenza consolidata della Corte Suprema che, peraltro, con sentenza n. 8630 del 2017, aveva già rigettato analoga pretesa del Consorzio Valle Crati, ha dichiarato meritevole di accoglimento l'opposizione proposta dal Comune di Cosenza contro Valle Crati spa". "Il Comune - ha detto l'avvocato Rosselli - ha evidenziato l'inesistenza di un contratto tra le parti in causa e l'invalidità ed inefficacia di alcune scritture private sottoscritte dal Consorzio Valle Crati e da funzionari comunali al di fuori delle regole che disciplinano le obbligazioni contrattuali della Pubblica amministrazione. I rapporti di fatto intercorsi tra il Comune di Cosenza, le società che hanno gestito i servizi di rimozione rifiuti e depurazione delle acque ed il Consorzio Valle Crati sono stati caratterizzati dalla cattiva gestione e dal mancato rispetto di norme imperative di leggi dello Stato sulla forma dei contratti, sulla competenza degli organi deliberanti, sulla copertura finanziaria delle spese e sui controlli del tutto assenti. Il mancato rispetto delle leggi ha comportato l'inefficienza dei servizi pubblici indispensabili, con i noti disagi per la popolazione e la lievitazione dei costi a carico del bilancio dell'ente, che nel corso degli anni ha, comunque, sborsato ingenti somme di denaro al di fuori di ogni regola di diritto pubblico".

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