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      Occhiuto: Abbiamo già pagato, no a ricatti, chiederemo danni per blocco rifiuti

       

       

      Occhiuto: Abbiamo già pagato, no a ricatti, chiederemo danni per blocco rifiuti

      14 mag 20 "Questo ieri. È bene precisare che questa volta per il 2020 il Comune di Cosenza ha pagato in anticipo la sua quota per lo smaltimento rispetto agli altri comuni. In effetti il Comune non dovrebbe neanche pagare e chiedere un risarcimento consistente dei danni per un servizio di smaltimento inefficiente con continui blocchi degli impianti". Ad affermarlo è il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in una nota su Facebook che sottolinea come il Comune di Cosenza ha già pagato in anticipo ed ora si trova soggetto ad una sorta di ricatto perchè alla luce dei fatti il Comune di Cosenza dovrà chiedere i danniper il danno subito. Infatti ll sindaco spiega ancora nella nota: "I danni al comune di Cosenza infatti riguardano: 1) l'impossibilità di effettuare il servizio di raccolta differenziata della frazione del residuo e a volte dell'umido. Che comporta l'inattività degli operatori che vengono in ogni caso retribuiti dal Comune. 2) la necessità di operare successivamente e continuamente bonifiche dei rifiuti indifferenziati, con costi ulteriori ed extra contrattuali. 3) ma i danni più gravi consistono nel fatto che i cittadini si disabituano a causa di questi continui blocchi alla raccolta differenziata, dopo i costi consistenti sostenuti dal comune per organizzare tutto il sistema in otto anni. Ridurre la percentuale di raccolta differenziata agevola e arricchisce i privati che hanno la proprietà e la gestione in Calabria degli impianti di trattamento e di smaltimento (discariche ed inceneritori) dei rifiuti indifferenziati. Si capisce facilmente come sia palese il conflitto d'interesse tra chi effettua la raccolta differenziata e chi lucra con i rifiuti indifferenziati. 4) infine i danni di immagine alla città e alle attività commerciali e turistiche, il degrado del decoro urbano, il rischio grave per la compromissione dell'igiene pubblica. Purtroppo per evitare di tenere i rifiuti in strada, nonostante questi danni consistenti, siamo costretti a pagare un servizio così scadente a causa dei continui tentativi di ricatto dei gestori privati che per massimizzare il profitto hanno sempre interesse a tenere il sistema in emergenza. Praticamente l'emergenza avvantaggia i gestori privati (che lucrano sui rifiuti indifferenziati) che ottengono così più facilmente autorizzazioni, pagamenti, proroghe, ecc ecc a fronte di un servizio pessimo".

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