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      Il Prefetto beccato e inchiodato da una telecamera della Mobile di Cosenza

       

       

      Il Prefetto beccato e inchiodato da una telecamera della Mobile di Cosenza

      31 dic 19 Sarebbero state le immagini di una telecamera della Squadra Mobile della Questura di Cosenza ad inchiodare la Prefetto di Cosenza, Paola Galeone, 58 anni, indagata per corruzione. Il fatto è stato cristalizzato all'interno di un bar di Cosenza dove è avvenuta la consegna del denaro. A denunciare la mazzetta una imprenditrice della città de Bruzi che prima ha accettatao la transazione e poi è andata in Questura a denunciare l'accaduto, qualche giorno prima di Natale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, denunciati questa mattina dalla Gazzetta de Sud, il prefetto Galeone avrebbe proposto all'imprenditrice di emettere una fattura fittizia di 1.220 euro allo scopo di intascare la parte di fondo di rappresentanza accordata ai prefetti che era rimasta disponibile alla fine dell'anno. Sempre secondo l'accusa, 700 euro della somma, quelli concordati, sarebbero andati al Prefetto mentre i rimanenti 520 sarebbero rimasti all'imprenditrice. La trattativa era avvenuta all'interno della Prefettura. L'impreditrice ha fatto finta di accettare e poi è andata a denunciare la cosa in Questura. Con gli agenti ha concordato luogo, data e ora per la consegna dei soldi al prefetto Galeone, consentendo che il tutto venisse documentato visivamente dal personale della Squadra mobile. Gli agenti il giorno convenuto hanno fotocopiato le banconote ed hanno consegnato all'imprenditrice, nascondendola, l'attrezzatura per filmare la consegna. Ma all'appuntamento oltre all'imprenditrice c'erano appostati gli agenti della Squadra Mobile che all'uscita del locale hanno perquisito la borsa dell'alto funzionario dello Stato trovando dentro le banconote, già fotocopoate, in una busta. Del fatto sono stati informati dalla Questura di Cosenza sia il Capo della Polizia, Gabrielli, che il ministro degli interni, Lamorgese. Il prefetto di Cosenza Paola Galeone, indagata per corruzione, ha preso una aspettativa e non è già più in sede a Cosenza; secondo quanto si apprende da fonti del Viminale nel prossimo Consiglio dei ministri verrà nominato il nuovo prefetto.

      É presidente dell'associazione "Animede" che si occupa di tutela dei diritti delle donne Cinzia Falcone, l'imprenditrice dalla denuncia della quale é partita l'inchiesta in cui il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, é indagata per corruzione. Cinzia Falcone é pure responsabile di un centro di accoglienza per migranti a Camigliatello Silano. L'imprenditrice, pure per le sue attività in campo sociale, sarebbe stata in rapporti con la Prefettura di Cosenza.E sarebbe stato proprio in occasione d'una riunione in Prefettura, secondo l'ipotesi accusatoria, che la Falcone avrebbe ricevuto da Galeone la proposta di emettere una fattura fittizia di 1.220 euro finalizzata, secondo le intenzioni della Galeone, ad appropriarsi della parte di fondo di rappresentanza concessa ai prefetti disponibile a fine anno. Per tale accordo, 700 euro sarebbero andati al prefetto Galeone, 500 all'imprenditrice. Questa, particolarmente colpita dalla proposta di Galeone, si sarebbe recata in Questura per denunciare l'accaduto. Da qui é scattata un'informativa alla Procura e la conseguente inchiesta in cui il prefetto Galeone é indagato per corruzione.

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