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      Incidenti di dopo Cosenza-Catanzaro, era tutto programmato

       

       

      Incidenti di dopo Cosenza-Catanzaro, era tutto programmato

      07 mar 24 Altro che una trasferta spensierata. Dai messaggi che siamo riusciti a rintracciare sui social, e che pubblichiamo in questo articolo, prima della partita e soprattutto dagli oggetti “atti ad offendere” sequestrati dalla Polizia dopo gli incidenti l’evidenza dei fatti mette in luce una volontà di mettere a ferro e fuoco, qualunque sia stato il risultato della partita, la città di Cosenza. In un post pubblicato prima della gara c’è scritto “BASTARDO COSENTINO TI BRUCEREMO TUTTA LA CITTA’. ARRIVIAMO FETENTI!”. Giusto per capire il clima. La volontà era quella di scatenare una guerriglia qualunque sia stato il risultato. Ma come mai i bus dei tifosi del Catanzaro non sono stati controllati prima della partenza come accade sempre? E poi sulla gestione della sicurezza come mai i cinque o sei tifosi del Cosenza sono stati fatti arrivare allo svincolo di Cosenza Nord dove non c’era alcuna sicurezza preventiva liberi di lanciare i fumogeni che hanno scatenato quello di chi aveva organizzato la trasferta e cioè Il putiferio. Ma le responsabilità vanno oltre perchè negli altri messaggi pubblicati sui social "A" scrive: “C’è il divieto per chi non possiede il biglietto. Si rischia il daspo”. "B" gli risponde “no, puoi partire lo stesso” e "C" rafforza quanto detto da "B" “Esattamente” ricevendo l’approvazione da "B" che scrive “bravo”. Insomma a prescindere dal risultato tutto era pronto per il raid e gli scontri. Bastava la scintilla. In curva ospiti tutti sapevano che per ragione di ordine pubblico non ci sarebbero stati controlli. Come mai? Così a fronte di 800 biglietti assegnati non solo ne sono stati venduti meno di 600 ma il settore è stato riempito con oltre il doppio dei tifosi previsti, tra 1600 e 1700. Questo ha permesso di far gonfiare il petto, sentendosi comunque protetti, a quanti sicuramente pochi, hanno approfittato della situazione sfruttando anche gli innocenti tifosi contenti di tanto ben di Dio. Infatti durante la gara diversi lanci di oggetti tra le due tifoserie sono stati effettuati per arrivare nel finale al lancio dei fumogeni dal settore ospiti alla curva nord. Ma come mai, lo ripetiamo, non ci sono stati i controlli previsti per una trasferta del genere, segnalata a rischio dall’ONMS, l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Intanto le indagini continuano.

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