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      Toccato il fondo nel vibonese: intimidazione al Vescovo, bossolo in Curia

       

       

      Toccato il fondo nel vibonese: intimidazione al Vescovo, bossolo in Curia

      01 mar 24 E' stato davvero toccato il fondo. Altro che far west, la Chiesa vibonese è davvero sotto attacco. Dopo le intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, un grave avvertimento è stato inviato nei giorni scorsi direttamente al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro. È stato lo stesso presule a renderlo noto ai fedeli stamani in occasione della messa per il santo patrono di Vibo, San Leoluca, celebrato nel duomo. I malviventi hanno lasciato nella cassetta delle lettere un bossolo di pistola all'interno della curia vescovile di Mileto. "Anche io - ha detto mons. Nostro - sono stato minacciato. Con le mie mani ho raccolto il bossolo che mi è stato inviato per intimorirmi. Gli attacchi che come comunità ecclesiale stiamo subendo in questi giorni sono un'offesa contro Dio e la società civile. In silenzio e con grande dolore stiamo pregando affinché immediatamente si ponga fine a queste azioni criminali che stanno creando tanta disperazione nella nostra Diocesi. Certamente non saranno questi fatti di inaudita criminalità a farci piegare la testa. Al contrario reagiremo con forza pregando per questi fratelli che stanno portando lacrime e disperazione". Il vescovo, nel ringraziare le forze dell'ordine per il lavoro che stanno svolgendo per risalire agli autori dei gesti intimidatori, ha poi invitato la gente a "liberarsi in maniera definitiva di tutto ciò che in maniera vigliacca, anonima, criminale, delinquenziale stringe questo territorio in una povertà che non è soltanto economica ma anche culturale. Dobbiamo avere il coraggio di venire allo scoperto e dire il nostro no a tutte le forme di violenza, di mafia e di altre le cose che le somigliano. Noi dobbiamo urlare la nostra voglia di una società nuova, migliore e libera da ogni forma, nascosta o evidente, di oppressione o di schiavitù. Noi siamo il popolo più bello del mondo dobbiamo soltanto dimostrarlo".

      Il comunicato della Curia:

      "La Diocesi di Mileto Nicotera Tropea sta vivendo un momento di sofferenza a causa di atti intimidatori che nulla hanno a che fare con la normale vita cristiana delle parrocchie. Per questo mi appello nuovamente alle comunità cristiane perché non si lascino scoraggiare da questo linguaggio di violenza. Non dobbiamo cedere a questa logica, facendoci tentare dallo sconforto e dalla rabbia. Non possiamo accettare questo linguaggio, non dobbiamo rispondere all’odio con odio, sapendo che non è possibile dialogare davvero con chi si rifiuta di farlo. Ringrazio di cuore le forze dell’ordine per la professionalità con la quale ci stanno aiutando e sostenendo in questo momento umanamente difficile, e anch’io continuerò a garantire ai miei sacerdoti la mia costante presenza perché possano svolgere il proprio prezioso servizio in favore del Popolo di Dio".

      Libera indice fiaccolata per domani

      "Apprendiamo con sdegno e preoccupazione la notizia relativa all'invio di un bossolo per intimorire il Vescovo della nostra diocesi, monsignor Attilio Nostro. Un gesto gravissimo che va ad aggiungersi alla serie di intimidazioni ai danni di alcuni sacerdoti che operano nella piccola comunità di Cessaniti, centro travolto dall'inchiesta 'Maestrale-Carthago'. Un clima reso ancora più pesante con attacchi al commissario prefettizio ed alla presidente dell'associazione Crisalide e l'aggressione, di qualche settimana fa, alla dottoressa della guardia medica del posto". E' quanto afferma il Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia. "Colpire in modo così brutale e violento le istituzioni religiose e civili che, soprattutto nei piccoli centri, rappresentano guide sicure e certe - prosegue la nota - vuol dire colpire direttamente ognuno e ognuna di noi e quindi l'intera comunità. Infatti, il nostro non vuole essere soltanto un atto di solidarietà ma soprattutto di corresponsabilità: pertanto, invitiamo tutte e tutti ad unirsi alla fiaccolata di solidarietà che si terrà domani, sabato 2 marzo, alle ore 18.00 a Cessaniti". "Un momento - conclude Libero - per rinnovare e rafforzare la compattezza e l'unità della comunità e stringerci attorno ai religiosi e a quanti, in questi giorni, sono state vittime di questi vili gesti sconsiderati. Certi che le forze dell'ordine presto daranno un viso e un nome ai responsabili di tali atti, camminiamo insieme alla nostra Chiesa per liberare i nostri territori da ogni forma di violenza e oppressione".

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