Siulp: Scoperta traffico droga tra Calabria e Olanda è frutto di un gran gioco di squadra

18 gen 24 "A nome del Siulp mi congratulo con i colleghi della Squadra Mobile di Cosenza e con quelli del Commissariati di P.S. di Corigliano-Rossano per l’importante risultato operativo ottenuto nella giornata di ieri". Lo afferma in una nota congiunta il segretario del Siulp Cosenza Ezio Scaglione dopo l'operazione di polizia che ha permesso di scoprire e smantellare un ingente traffico di marijuana tra la Calabria e l'Olanda che sembra far capo alla mafia cinese. "Un plauso sincero, afferma Scaglione, per lo straordinario esito investigativo, va da parte nostra al Dirigente della Squadra Mobile, al Questore di Cosenza, alla Procura di Castrovillari, alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, e ad ogni singolo poliziotto, tutti importantissimi nel grande gioco di squadra che ieri ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di marijuana pronta per essere spedita in Olanda e al fermo di P.G. di diversi cinesi. Un risultato che è frutto di laboriose attività e di grande abnegazione e spirito di servizio di poliziotti che spesso operano in condizioni disagiate, attesa la sproporzione di forze tra le varie cosche operanti sul territorio cosentino e le forze di Polizia. Un’attività investigativa, tra l’altro, che mette sotto i riflettori anche una nuova realtà criminale in Calabria, costituita da cinesi; un ulteriore fattore di rischio per la società civile. Tutto ciò deve spingere lo Stato, il Governo, a investire ancora di più sulla sicurezza, adeguando gli organici degli Uffici già presenti sul territorio e istituire nuovi presidi di legalità. Territori sicuri producono investimenti imprenditoriali, lavoro e benessere sociale, per questo motivo il Siulp, ringraziando i colleghi per quanto fanno quotidianamente, continuerà a chiedere a gran voce sempre maggiori investimenti sulla sicurezza".

"L’ombra della mafia cinese in Calabria -ha poi aggiunto Luciano Lupo, componente il Direttivo Nazionale del Siulp- è a dispetto della ‘ndrangheta o frutto di un improbabile accordo e di spartizione degli affari legati al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti? Questo è quanto verrà chiarito dallo sviluppo delle indagini in corso. Certo è che per la Calabria e la provincia di Cosenza si tratta di un fatto inedito che desta ulteriore preoccupazione; a memoria, infatti, mai prima d’ora erano stati scoperti fatti illeciti gestiti dalla criminalità cinese, che nel mondo è forte e radicata. Nella nostra provincia (e a quanto pare non solo nella nostra) si apre un altro fronte che non può rimanere inesplorato; nulla può essere lasciato al caso e, proprio per tale motivo, ogni lembo di territorio deve essere controllato ancora meglio, ogni comunità deve essere monitorata. Complimenti alla D.D.A. di Catanzaro, alle Procure provinciali, a tutte le poliziotte ed i poliziotti, agli investigatori dell’Arma dei Carabinieri ed a quelli della Guardia di Finanza già impegnati nell’impari lotta contro la criminalità organizzata; grazie a tutti loro per il magnifico lavoro che fanno quotidianamente, ma è necessario che lo Stato faccia un altro passo in avanti e cioè che investa nel potenziamento degli organici, in nuove strumentazioni e in nuovi presidi di sicurezza e di legalità, per rendere ancora più efficace ed efficiente la lotta alle organizzazioni criminali ed al malaffare di ogni tipo".