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      Garrone alla 'Primavera del Cinema Italiano' a Cosenza: Io Capitano opera autentica

       

       

      Garrone alla 'Primavera del Cinema Italiano' a Cosenza: Io Capitano opera autentica

      21 set 23 "Ho raccontato delle storie che sono documentate e dietro ogni fotogramma ci sono le persone. È una rappresentazione, un'interpretazione perché c'è il mio sguardo, ma sicuramente è un'opera onesta e autentica, nel rispetto di chi ha fatto questo viaggio e di chi non ce l'ha fatta, e perché possa essere d'aiuto e monito a chi, magari, sta per prendere questa decisione". Di fronte ad una sala sold out del cinema Citrigno dove si svolge la festa del cinema di Cosenza, Matteo Garrone ha raccontato il senso epico della storia che ha raccontato nel suo film Io Capitano. "Questa festa del cinema di Cosenza ha portato evidentemente fortuna a Io Capitano che è stato appena candidato ai premi Oscar" ha commentato, con orgoglio, il regista annunciando, ieri sera, la candidatura, al termine della proiezione del suo film alla Primavera del Cinema Italiano.

      E' una storia che offre il viaggio in soggettiva proponendo un controcampo vivo, dai paesi dell'Africa alle coste italiane, per "dare forma visiva a tutta una parte del viaggio che di solito non si conosce" ha detto il regista, facendo riferimento anche agli ultimi sbarchi a Lampedusa. Una sceneggiatura scritta insieme a coloro che hanno vissuto, torture comprese, quel viaggio, quasi tutti ragazze e ragazzi con lo scopo di restituire la realtà, l'autenticità dello stesso, con i dialoghi in lingua originale. In una sorta di romanzo di formazione, i protagonisti Seydou e Moussa, due cugini adolescenti di Dakar, sognano di affermarsi con la musica in Europa. Di nascosto lasciano le rispettive famiglie per un percorso che si paleserà, invece, un'odissea disseminata dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta nel deserto del Sahara, nelle prigioni libiche mentre, davanti ai loro occhi, il Mediterraneo si mostra come ponte verso i propri sogni.

      Il commissario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande in collegamento telefonico da Milano per la Fashion Week, ha voluto abbracciare seppur a distanza il regista e il pubblico de “La Primavera del Cinema”. «“Io capitano” va visto, per capire e viaggiare, fare il viaggio di tanti migranti. Un inno a guadare – ha detto il commissario Anton Giulio Grande - per riflettere attraverso una bella interpretazione dei due giovani protagonisti. Un plauso ancora a Garrone e grazie di essere nuovamente in Calabria».

      Garrone sul palco del Cinema Citrigno ha ricevuto il Premio Federico II: «La Calabria è una terra che amo molto, avevo fatto parecchi sopralluoghi per il film “Pinocchio”. Solitamente parto dalle storie, poi la storia mi suggerisce l’ambientazione». Ha parlato per oltre un’ora con il pubblico in sala rispondendo a domande e curiosità degli spettatori: «Nel film “Io Capitano” ho raccontato delle storie che sono documentate e dietro ogni fotogramma ci sono le persone. È una rappresentazione, un'interpretazione perché c'è il mio sguardo, ma sicuramente è un'opera onesta e autentica, nel rispetto di chi ha fatto questo viaggio e di chi non ce l'ha fatta, e perché possa essere d'aiuto e monito a chi, magari, sta per prendere questa decisione. Ci auguriamo che il viaggio di Seydou possa toccare il cuore anche del pubblico americano».

      Ma ieri è stata anche la serata di Riccardo Milani. Il regista di film di successo come “Grazie ragazzi”, “Come un gatto in tangenziale”, “Benvenuto Presidente”, ha presentato a Cosenza “Nel nostro cielo un rombo di tuono”, un docufilm che racconta la vita di un uomo simbolo del calcio: Gigi Riva. «È la storia di un uomo, di un popolo, di una terra e di come si può, nonostante tutto, riuscire a dire di no alle leggi del mercato, salvaguardando la propria dignità e la propria esistenza. Sono valori, quelli di Gigi, che sono stati seminati sia fuori dal campo che dentro il campo, giocando a calcio ma non solo – ha raccontato Milani - seminando onestà, umiltà, coraggio, tutti valori che hanno fatto sì che il pubblico abbia apprezzato anche l’attualità di questo racconto».

      A premiare i registi Garrone e Milani, Matteo Aiello, titolare dell’Azienda Caffè Aiello, e Rosario Altomare, direttore generale della Bcc Mediocrati, partner del festival “La Primavera del Cinema Italiano. Il premio Federico II è stato realizzato dalla Gioielleria Scintille Montesanto.

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