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      E' morto il prof. Nuccio Ordine, illustre docente e filosofo

       

       

      E' morto il prof. Nuccio Ordine, illustre docente e filosofo

      10 giu 23 È morto Nuccio Ordine, 64 anni, filosofo, saggista e docente di Letteratura italiana all'Università della Calabria. Ordine era ricoverato da alcuni giorni in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Cosenza dopo che era stato colto da malore e aveva perso i sensi mentre si trovava nella sua abitazione a Rende (Cosenza). Nuccio Ordine era conosciuto ed apprezzato come uno dei maggiori esperti dell'opera dell'astronomo, teologo e pensatore Giordano Bruno e del Rinascimento. Originario di Diamante (Cosenza), era stato insignito recentemente del premio Principessa delle Asturie 2023 per la Comunicazione e le Scienze umane, riconoscimento che avrebbe dovuto essergli consegnato nel prossimo autunno. Oltre ad insegnare Letteratura italiana all'Università della Calabria, Ordine era stato Visiting Professor anche in atenei stranieri come Yale (Usa), la Sorbona (Parigi), il Cesr di Tours (Francia), l'Aie di Parigi, il Warburg Institute (Inghilterra) e la Max Planck Society di Berlino. Dottore honoris causa della Pontificia Università di Comillas, aveva pubblicato numerosi libri ed era presidente del Centro Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani di Cosenza. Collaboratore del Corriere della Sera e autore di saggi, nel 2013 aveva pubblicato L'utilità dell'Inutile, volume tradotto in 32 lingue. Domani, dalle 15 a mezzanotte, sarà allestita la camera ardente nell'Università della Calabria, a Rende.

      Unical, sgomenti comunità accademica e umanistica

      "L'Università della Calabria saluterà per l'ultima volta il professor Nuccio Ordine nella camera ardente allestita, su richiesta della famiglia, nell'University club". Lo riferisce un comunicato dell'ateneo. "La camera ardente - si aggiunge - sarà aperta al pubblico dalle 15 alle 24 di domani, domenica 11 giugno. La morte a 64 anni dell'illustre studioso lascia sgomenti tutta la comunità accademica e il mondo umanistico".

      "Non scorderò mai i nostri incontri al festival della Milanesiana, al Salone del Libro di Torino, a Trieste e in Friuli Venezia Giulia dove veniva con grande piacere, come alla prima edizione del Triestebookfest quando abbiamo riflettuto insieme su cosa sia il sapere, fino all'ultima volta a Ferrara qualche anno fa per la sua splendida lectio su Ariosto. 'Si studia per diventare migliori', diceva ai giovani e lui è stato uno dei migliori". La senatrice Tatjana Rojc (Pd), scrittrice e saggista, ricorda la figura del filosofo e docente di letteratura italiana all'Università della Calabria Nuccio Ordine, scomparso a 64 anni. "Nuccio era una persona coltissima, gioviale, legata alla sua Calabria e sono onorata - aggiunge Rojc - di aver seguito l'iter per la traduzione in sloveno del suo libro 'L'utilità dell'inutile' cui teneva molto e aveva espressamente voluto una prefazione di Boris Pahor"

      "Con Nuccio Ordine la Calabria perde un intellettuale e uno studioso conosciuto in tutto il mondo". Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in relazione alla scomparsa del docente universitario e filosofo. "Per la Calabria - aggiunge Occhiuto - il professore Ordine è stato un pilastro di sapere e conoscenza, un punto di riferimento per generazioni cresciute grazie ai suoi insegnamenti. La Giunta regionale della Calabria esprime sincero cordoglio".

      La presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, esprime, in una nota, "profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Nuccio Ordine, filosofo e docente dell'Università della Calabria e figlio illustre della nostra terra" "Ci ha lasciati - afferma la presidente Succurro - un illustre accademico e un fine studioso, ma anche un uomo dalle qualità umane fuori dal comune, dotato di grande onestà intellettuale, di schiettezza e correttezza nei rapporti personali, di capacità didattiche eccelse e di amore per la propria terra. Nel corso della sua lunga carriera ha dato un grande contributo agli studi umanistici, che ha saputo trasmettere a generazioni di giovani calabresi e non solo. La sua scomparsa segna un grave lutto per la Calabria intera e per la comunità universitaria, che perdono un instancabile studioso, saggista e umanista, la cui perdita lascia un vuoto non colmabile nel Paese".

      "Viene improvvisamente a mancare il professore Nuccio Ordine, intellettuale calabrese, editorialista culturale del Corriere della Sera, tra i più lucidi e conosciuti al mondo". Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso. "L'Università di Arcavacata, dove insegnava Letteratura italiana, la Calabria ed il mondo culturale internazionale - aggiunge Mancuso - perdono un eccellente critico letterario e uno studioso unanimemente apprezzato. Sia per lo sconfinato sapere accademico, era tra i massimi esperti del Rinascimento e di Giordano Bruno, che per i numerosi e brillanti successi saggistici, alcuni dei quali, come 'L'utilità dell'inutile', sono diventati bestseller tradotti in trentadue Paesi. A nome mio e del Consiglio regionale della Calabria, rivolgo alla sua famiglia le più sentite condoglianze".

      “La città di Cosenza è profondamente addolorata per la scomparsa del prof.Nuccio Ordine, una delle figure più colte, nel senso più pieno del termine, che la Calabria e l’intero Paese abbiano potuto annoverare nella loro storia recente”. Lo ha detto il Sindaco di Cosenza Franz Caruso dopo aver appreso la triste notizia della scomparsa del Prof.Ordine. “A lui mi legava una personale amicizia ed avevo sperato che, dopo il malore che lo aveva colpito nei giorni scorsi, Nuccio potesse riprendersi, ma, purtroppo, così non è stato. La sua scomparsa priva la cultura italiana, non solo calabrese – ha aggiunto Franz Caruso - di una delle personalità meglio strutturate, forte, com’era, di un bagaglio accademico, fatto di studi e ricerche incessanti, come di riconoscimenti tributati, a ragion veduta, dagli atenei di tutto il mondo e dalle istituzioni più diverse ed accreditate. Un cursus honorum - il suo - costruito sul campo e che ha fatto di Nuccio Ordine uno dei massimi studiosi del Rinascimento e di Giordano Bruno, oltre che uno dei docenti più rappresentativi dell’Università della Calabria della quale è stato Ordinario di letteratura italiana . La città di Cosenza – ha aggiunto Franz Caruso – deve essergli grata perché Nuccio volle, con pervicacia, che nel nostro centro storico, a Palazzo Caselli-Vaccaro, avesse sede il Centro studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani del quale era Presidente. Un Centro che il prof.Ordine fece nascere con l’obiettivo di dar vita ad una Biblioteca in grado di offrire agli studiosi di tutto il mondo le opere di Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, sparse ovunque, nelle altre biblioteche, ed anche tutta l’opera critica sui tre pensatori, per farne un centro di eccellenza ed un vero e proprio polo filosofico. Un obiettivo che l’Amministrazione comunale si impegnerà a portare avanti nel solco da lui tracciato. Di Nuccio non possiamo, inoltre, fare a meno di ricordare l’intensa attività di storico della letteratura, di saggista e quella pubblicistica che ebbe modo di estrinsecare – quest’ultima- dalle colonne del prestigioso “Corriere della Sera”. Di grande interesse i suoi scritti e le sue lectiones magistrales. Giusto anche ricordare la sua amicizia con Umberto Eco. Gli riuscì, diversi anni fa, di portarlo a Cosenza. In questo doloroso momento mi stringo, con tutta l’Amministrazione comunale e insieme alla comunità cosentina – ha concluso il Sindaco Franz Caruso –attorno ai familiari di Nuccio Ordine esprimendo i sentimenti del più profondo cordoglio e della più sincera vicinanza che estendo anche al Magnifico Rettore dell’Università della Calabria, Prof.Nicola Leone, per aver perduto uno dei suoi migliori docenti”.

      "Anche la casa editrice 'Luigi Pellegrini' si unisce alle migliaia di persone che in queste ore esprimono dolore e sgomento per la perdita del professore Nuccio Ordine, uno degli intellettuali più originali e raffinati del nostro Paese, orgoglio della Calabria e della sua città natale, Diamante, che oggi, come noi, ne piange la scomparsa". Lo affermano, in una nota, Walter, Marta e Sara Pellegrini. "Abbiamo sempre particolarmente apprezzato - aggiungono - le straordinarie qualità scientifiche del professor Ordine e la sua capacità di inserirsi nel dibattito culturale internazionale, attraverso riflessioni e analisi di grande originalità di cui sono testimonianza le sue opere, tradotte e pubblicate in ogni parte del mondo. Oggi, però, crediamo sia doveroso ricordare questa straordinaria figura, che ci ha prematuramente lasciati, ma di cui conserveremo e sapremo custodire il ricordo".

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