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      Vescovo Mileto: ci sia trasparenza in Confraternite contro infiltrazioni mafiose

       

       

      Vescovo Mileto: ci sia trasparenza in Confraternite contro infiltrazioni mafiose

      16 dic 23 Giro di vite del vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea Attilio Nostro per evitare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nei vari eventi religiosi, come emerso da numerose inchieste giudiziarie che hanno evidenziato una forte azione di condizionamento da parte delle cosche. Il presule ha stilato un decreto, inviato alle varie confraternite della Diocesi, sostenendo che il termine perentorio è trasparenza e la disposizione è l'inoltro dei dati anagrafici non solo dei componenti di ogni singolo organismo ma anche degli aggregati. "Le Confraternite - scrive Attilio Nostro - sono associazioni di fedeli laici riconosciute nell'ordinamento italiano che nascono in un contesto ecclesiale chiarissimo. Data questa ineliminabile origine ed erezione in seno alla Chiesa, vengono disciplinate dal codice di diritto canonico e sono soggette 'alla Vigilanza dell'autorità ecclesiastica competente, alla quale pertanto spetta aver cura che in esse sia conservata l'integrità della fede e dei costumi e vigilare che non si insinuino abusi nella disciplina ecclesiastica'. Questa cura, menzionata dal codice, è in ragione della meravigliosa ricchezza che le Confraternite rappresentano per il tessuto sociale, religioso, storico e culturale. In questi due anni, i miei interventi privati e pubblici in favore delle Confraternite, sono stati tutti indirizzati verso una crescente tutela del buon nome delle Confraternite stesse, improntate al pieno rispetto delle regole comuni e alla massima collaborazione, anche con le autorità civili". Il presule rileva di aver visto "molti segni edificanti di crescita e di avanzamento in questa direzione, a dimostrazione dell'unanimità che lo Spirito Santo sa offrire a chi crede in Dio e si affida a Lui. Per questi motivi, e per poter io svolgere al meglio questo servizio di tutela e cura, avendo a cuore la storia e la tradizione di ogni singola confraternita, si pone la necessità di avere a disposizione dati aggiornati sulle singole confraternite", e pertanto, con tale decreto a sua firma si prescrive ad ogni Confraternita di far pervenire alla Curia, entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, l'elenco completo degli iscritti, tanto congregati che aggregati. "Sono certo che tutte le Confraternite, comprendendo benissimo questo spirito di comunione ecclesiale e di collaborazione condivisa con l'Autorità diocesana - conclude il vescovo - sapranno adempiere scrupolosamente e nei tempi stabiliti a quanto intimato in questo precetto singolare. Rammento, inoltre, che questa vigilanza dell'Ordinario non si sostituisce ma integra il dovere di vigilanza a cui sono tenuti gli organismo confraternali preposti".

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