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      Curcio (Protciv) elogia Regione Calabria: droni effiaci contro incendi

       

       

      Curcio (Protciv) elogia Regione Calabria: droni effiaci contro incendi

      21 ago 23 "Quello dell'utilizzo dei droni è uno dei punti che stiamo seguendo con grande interesse, una sperimentazione che mi sembra, al momento, stia dando dei frutti importanti". Lo ha detto Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, stamani a Catanzaro per partecipare ad una riunione sulla campagna antincendio della Regione Calabria. "Vogliamo ragionare assieme - ha aggiunto - come, in caso, esportare questa tecnica. Ricordiamo che la tecnologia in assoluto e in generale nei temi della protezione civile, è uno dei punti su cui lavorare conoscendone i limiti. Nessuna soluzione è l'unica da attuare ma certamente è un punto di interesse che stiamo cercando di appronfondire".

      Drone è deterrente

      "Il drone è un deterrente e un'arma di tipo preventivo se inserito nella pianificazione: dove si manda, a fare cosa e con quale procedura. E sapendo che non deve interferire con altre procedure in corso. Può essere, come lo è in Calabria, uno strumento importante; e la ragione della visita di oggi è quella di tirare fuori delle procedure che proporremo anche a livello nazionale". Lo ha detto il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile al termine di una riunione, a Catanzaro, nella sede della Regione Calabria, con la Protezione civile regionale e Calabria Verde per fare il punto su campagna antincendio e prevenzione. Accolto dal dirigente di Prociv Calabria Domenico Costarella, Curcio ha poi visitato la 'Controll room' allestita al decimo piano della Cittadella degli uffici da dove si monitora la situazione si attuano gli interventi che hanno portato sino ad oggi all'individuazione di 69 incendiari. "Oggi con Regione Calabria e Calabria Verde - ha aggiunto Curcio - abbiamo messo a fuoco alcune esperienze importanti, alcune più consolidate come quelle dei gemellaggi e dei campi scuola e altre innovative come la parte collegata ai droni. Il tema della tecnologia in materia di protezione civile è un tema che spesso viene utilizzato, e qualche volta anche abusato, nel senso che la tecnologia è parte della nostra società e della nostra cultura e tutti noi siamo pronti a venire incontro a nuove risorse e a nuovi strumenti. In protezione civile, però, la tecnologia significa anche procedure per questo sono molto interessato a vedere ciò che si sta facendo qui dove non solo vedo la tecnologia ma vedo la messa a sistema, vedo la procedura, vedo l'interconnessione dei dati". "Non solo banalmente il drone o il mezzo - ha detto ancora Curcio - ma come lo strumento tecnologico si inserisce nelle procedure che, nel caso dell'antincendio boschivo, sono consolidate. E questo fa la differenza. Questa è un'esperienza importante perchè mette insieme una tecnologia, comunque consolidata, con l'utilizzo di sale operative, il coordinamento con le forze dell'ordine e l'attrezzatura che serve per intervenire. L'importanza, infatti, è data da tecnologia e procedura". "Ci siamo informati - ha detto ancora Curcio - anche sul trattamento dei dati, è stato fatto un percorso anche per la prvivacy come è normale che sia. Sicurezza e privacy devono trovare il giusto equilibrio. Sicuremente sono state seguite tutte le procedure per tutelare la privacy del cittadino ma anche la possibilità di intervenure laddove c'è qualcosa che non va". Per il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile "le sanzioni sono un pezzo importante di tutti i sistemi. C'è una parte di prevenzione ma c'è anche un parte di repressione e certamente la repressione ha più senso laddove c'è il dolo, laddove c'è la colpa. Non a caso abbiamo citato i campi scuola e la campagna 'io non rischio', i gemellaggi perchè noi dobbiamo soprattutto combattere quegli incendi che nascono dalla nostra disattenzione. La parte criminale ha un altro tipo di regolamentazione sulla quale si interviene anche con altri strumenti". "In tema di criminalità la parte della repressione è importante ma su questi incendi siamo ancora a valori molto bassi, le persone che si riesce a prendere sono poche e i percorsi a conclusione sono spesso non semplici per questo bisogna lavorare anche sulla cultura e sulla formazione".

      Coordinamento in Protciv è nodale

      "Il coordinamento in protezione civile è un punto nodale e quello con le Regioni è è ormai realtà tenuto conto che si tratta di una materia concorrente per cui noi ci coordinamo". Lo ha detto il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio parlando con i giornalisti a Catanzaro. "C'è da tenere conto - ha aggiunto Curcio - che i rischi naturali evolvono, come stiamo vedendo anche ultimamente, e quindi c'è da capire come muoverci insieme. Gli incendi boschivi sono fenomeni ciclici ci sono stati anni molto complicati e altri un po' meno. Quello che accade al di fuori dei confini nazionali, come in Francia, Spagna, Hawaii, Canada, ci dovrebbe fare riflettere. Quindi non possiamo mai cantare mai vittoria".

      Investire su manutenzione territorio

      "Il tema della manutenzione del territorio non riguarda solo gli incendi boschivi ma comprende tutto il ciclo di protezione civile e, certamente, è uno dei settori sui quali bisognerebbe investire di più, non solo in Calabria ma in tutto il Paese". Lo ha detto Fabrizio Curcio a Catanzaro. "Adesso, dopo gli incendi - ha aggiunto Curcio - si parlerà di piogge intense e autunnali che, come lo scorso anno, hanno creato problemi in tutta l'Italia. Cinque anni fa, qui, c'è stata la tragedia del Raganello. Purtroppo le piogge intense colpiscono il nostro Paese in maniera sempre più importante".

      Incendi dimezzati rispetto al 2022

      "Al momento abbiamo registrato in Calabria una riduzione rispetto allo scorso anno del 52% degli incendi boschivi e risultano 69 incendiari segnalati alle autorità per le loro varie attività". Lo ha detto il dirigente generale della Protezione civile della Regione Calabria Domenico Costarella parlando con i giornalisti a conclusione della visita del capo del Dipartmento nazionale Fabrizio Curcio a Catanzaro. "Il clima può avere influito - ha aggiunto Costarella - ma non è solo il clima anche se il caldo sicuramente è un fattore per la propagazione degli incendi. In ogni caso abbiamo avuto anche estati non particolarmente calde come quella del 2021 che, come ricordiamo, non fu caldissima ma fu drammatica dal punto di vista dei roghi. Il drone è una componente del sistema e sicuramente e aiuta perché fa deterrenza e prevenzione e aiuta anche nella gestione dell'emergenza. Risulta di fondamentale importanza se accompagnato da un sistema anche di pattugliamento da terra e di intervento delle squadre che è di supporto a tutto il sistema". Per Costarella - che ha accompagnato Curcio nella 'Controll room' allestita nel quadro dell'operazione "Tolleranza Zero" varata dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, "la Protezione civile è un sistema dinamico, bisogna sempre stare attenti e la guardia deve essere alta perché i rischi si possono mitigare, non si possono ridurre a zero. Quindi, i risultati che sono stati raccolti, frutti di un lavoro durato tutto l'anno, servono per ripartire negli anni successivi, non solo per gli incendi ma per tutto il sistema della protezione civile".

      Ass. Gallo: prevenzione e manutenzione

      "La prevenzione e la cura del territorio sono findamentali soprattutto in una regione come la nostra e per questo noi stiamo sostenendo il settore forestale con grandi sacrifici e sforzi e vorremmo rilanciarlo perché la manutenzione dei boschi ritengo sia fondamentale". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo, intervenuto in rappresentanza del presidente della Regione Roberto Occhiuto, alla riunione a Catanzaro con il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio. "Abbiamo carenza di personale - ha aggiunto Gallo - e difficoltà ad allestire le squadre antincendio in molte aree della Calabria. C'è comunque un'interlocuzione in corso con i sindacati ed è volontà del prsidente Occhiuto e mia di rilanciare un settore importante che potrà però sostenersi, però, soltanto attraverso la somministrazione di contatti a tempo parziale e non attraverso il tempo indeterminato. Altrimenti non potranno esserci i numeri e le finanze per attuare il rilancio del settore. Vogliamo essere l'amministrazione che, insieme a Calabria Verde, lavora per creare concretamente le condizioni per il rilancio di un ambito che in Calabria, storicamente, ha dato un patrimonio immenso. La nostra regione, infatti, possiede 600mila ettari di bosco, un elemento che credo possa costituire per la Calabria un qualcosa da da salvaguardare e da valorizzare con ogni mezzo".

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