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      'Incarico scaduto', Csm archivia ex togato Forciniti accusato di ingerenze

       

       

      'Incarico scaduto', Csm archivia ex togato Forciniti accusato di ingerenze

      14 set 22 Il suo incarico di presidente di sezione al tribunale di Crotone è ormai scaduto. E dunque è diventato impossibile rimuoverlo dalle sue funzioni .E' per questo che il plenum del Csm ha disposto l'archiviazione della procedura di trasferimento per incompatibilità che aveva aperto il 4 ottobre dell'anno scorso nei confronti dell' ex consigliere Massimo Forciniti, contestandogli di aver tentato di influire con Luca Palamara nelle decisioni di Palazzo dei marescialli, quando ormai tutti e due non ne facevano più parte. Ingerenze nei confronti di questo stesso Csm in carica che avrebbero riguardato non solo le nomine dei capi degli uffici giudiziari e che si sarebbero protratte sino all'esplosione dello scandalo dell'hotel Champagne e la successiva perquisizione a Palamara. Il caso era venuto alla luce con la trasmissione al Csm dalla procura di Perugia delle chat contenute nel cellulare dell'ex presidente dell'Anm. Già ad aprile la Prima Commissione aveva presentato una richiesta di archiviazione, ritenendo che i comportamenti contestati pur incidendo "anche in maniera significativa, sui requisiti di imparzialita' ed indipendenza" , non avessero pero' determinato "una effettiva perdita di fiducia e di credibilita' " nel territorio dove Forciniti presta servizio. Il plenum l'aveva bocciata con un solo voto di scarto tra favorevoli e contrari e aveva chiesto una nuova istruttoria,per verificare se la vicenda avesse avuto ripercussioni sul suo incarico di presidente di sezione . Di fatto non c'è stato nulla: la Commissione aveva convocato Forciniti, che dopo una serie di richieste di rinvii ha rinunciato ad essere ascoltato. Indigeribile per alcuni consiglieri la decisione di oggi di chiudere il caso prendendo atto che l'incarico di Forciniti è scaduto: in tre hanno votato contro e altri tre si sono astenuti, mentre 17 sono stati i voti favorevoli. "Partecipare a questa decisione mi mette in grande imbarazzo, il Csm ne esce malissimo" ha affermato il laico della Lega Stefano Cavanna, che con il togato Nino Di Matteo ha contestato anche il mancato intervento dei titolari dell'azione disciplinare ("incomprensibile " per l'ex pm di Palermo). Critica quest'ultima condivisa anche dal capogruppo di Area Giuseppe Cascini, che pure ha ritenuto "obbligata" la scelta del Csm di archiviare:il mancato esercizio dell'azione disciplinare lascia "l'amaro in bocca" perchè la posizione di Forciniti era "identica a quella di un magistrato che è stato rimosso dall'ordine giudiziario", ha detto riferendosi a Palamara.

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