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      Rapporto BankItalia in Calabria: Incertezza e rincari frenano ripresa, cresce export

       

       

      Rapporto BankItalia in Calabria: Incertezza e rincari frenano ripresa, cresce export

      15 nov 22 Dalla fase di ripresa che ha caratterizzato il primo semestre dell'anno in corso grazie alla spinta post pandemica e che ha portato ad un incremento del 4,5%, al rallentamento del periodo a seguire per gli effetti negativi del conflitto russo-ucraino e del clima di incertezza che ne è derivato. E' a doppia faccia la lettura che emerge dalla nota congiunturale di aggiornamento dell'economia in Calabria di Bankitalia relativa ai primi 9 mesi del 2022. I dati del report sono stati illustrati dal neo direttore della filiale di Catanzaro Marcello Malamisura, dal dirigente Riziero Bruno, e dai componenti del Nucleo di ricerca Giuseppe Albanese (coordinatore), Antonio Covelli, Graziella Mendicino e Iconio Garri'. E' cresciuto, secondo quanto ha rilevato Bankitalia Calabria, il fatturato delle imprese nei primi nove mesi "in parte riconducibile all'aumento dei prezzi dovuto al rialzo dei costi di materie prime, energia e gas" anche se "molte aziende hanno subito una riduzione dei margini di profitto. In pochi casi c'è stata una sospensione parziale dell'attività e gli investimenti sono rimasti a livelli modesti". E' aumentata la produzione industriale grazie alla ripresa della domanda. Le costruzioni, in particolare, sono state trainate dalle misure di agevolazione nel comparto residenziale "seppure frenate in parte dall'incertezza normativa e dalle difficoltà di cessione del credito d'imposta". Sulla buona performance del terziario hanno influito l'andamento favorevole del turismo e la ripresa dei trasporti. Il mercato del lavoro ha mantenuto una tendenza positiva anche se è calata l'occupazione autonoma. Aumentati i consumi anche se in maniera minore rispetto all'anno precedente per effetto dell'aumento dei prezzi soprattutto di alimenti e energia, che incidono maggiormente in Calabria dove c'è un più alto numero di famiglie meno abbienti. Nel primo semestre dell'anno si è registrato l'aumento di prestiti bancari a privati e a famiglie, così come del credito al consumo e ai mutui abitativi. Bene l'andamento dei mercato immobiliare. E' rimasta contenuta la rischiosità del credito mentre hanno iniziato a risalire i tassi di interesse a medio e lungo termine.

      Cresce export

      Nel primo semestre del 2022, le esportazioni di merci dalla Calabria sono cresciute in modo deciso, anche se il loro contributo al Prodotto interno lordo rimane modesto. Le vendite a prezzi correnti sono aumentate di un terzo rispetto al corrispondente periodo del 2021. Lo rileva Bankitalia. "L'incremento ha interessato tutti i principali settori di specializzazione regionale, soprattutto i prodotti dell'industria alimentare e le sostanze e prodotti chimici, che insieme rappresentano oltre la metà delle esportazioni regionali. Con riguardo ai mercati di sbocco, l'aumento è stato particolarmente accentuato verso i paesi extra Unione europea".

      +12% movimentazione container

      "Nel porto di Gioia Tauro è proseguita la fase di crescita in atto dalla seconda metà del 2019. La movimentazione di container nei primi nove mesi dell'anno è cresciuta del 12 per cento rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso". Lo rileva Bankitalia nel report di aggiornamento congiunturale. "Nei prossimi mesi - sostengono i ricercatori dell'istituto - un ulteriore impulso alla crescita dei volumi potrebbe arrivare dalla recente istituzione di un corridoio ferroviario veloce (fast corridor) con l'interporto di Bologna e dalla possibilità di espletare le procedure doganali di importazione direttamente presso quel nodo logistico di destinazione".

      Cresce turismo: +26% presenze

      Sono cresciute del 26% nei primi otto mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, le presenze nelle strutture ricettive della regione. E' quanto emerge dalla nota di aggiornamento congiunturale sull'economia in Calabria di Bankitalia che cita informazioni provvisorie fornire dall 'Osservatorio sul turismo della Regione Calabria. "L'attività nei servizi - è detto nella nota - ha beneficiato della ripresa del turismo, comparto che era stato tra i più colpiti dall'emergenza sanitaria. Rispetto allo scorso biennio, sono ripresi i flussi di turisti stranieri, che però rimangono ancora inferiori di circa la metà rispetto al 2019. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, il traffico aereo nei primi otto mesi dell'anno è cresciuto in maniera consistente (85 per cento rispetto al periodo corrispondente del 2021), anche in connessione con la ripresa degli spostamenti delle persone. Ciò nonostante, il numero di passeggeri transitati per gli aeroporti regionali rimane ancora inferiore rispetto allo stesso periodo del 2019 (-17 per cento)".

      Frenano industrie per rincaro costi

      "E' proseguita, nei primi nove mesi dell'anno, la ripresa del settore industriale, seppur fortemente condizionata dal marcato aumento dei costi di produzione. E' quanto si evince dai risultati del sondaggio congiunturale della Banca d'Italia condotto su un campione di imprese industriali calabresi con almeno 20 addetti.Circa metà delle imprese sentite ha registrato un aumento del fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, contro il 14 per cento che ha subito un calo. La crescita del fatturato è stata influenzata anche dal rialzo dei prezzi di vendita innescato dall'incremento dei costi. Le difficoltà di approvvigionamento, acuite nel corso dell'anno, hanno determinato un aumento della spesa per acquisti di materie prime e beni intermedi e ritardi nei tempi di lavorazione e di trasporto. A pesare in modo determinante sono sono stati i costi di energia e gas che hanno provocato una diffusa riduzione dei margini di profitto, solo parzialmente compensata dall'incremento dei prezzi di vendita. "Per far fronte ai rincari degli input energetici - è detto nel report - una parte delle imprese ha implementato anche altre soluzioni: come principale strategia adottata, circa un quarto delle aziende ha indicato di aver investito in macchinari a minore consumo oppure di aver adeguato gli impianti a fonti energetiche alternative, mentre circa il 20 per cento ha segnalato di aver fatto un maggior ricorso all'autoproduzione di energia elettrica; poco più del 10 per cento ha invece ridotto le ore di funzionamento degli impianti".

      Crescono prestiti e mutui casa, rallentano depositi

      Si è intensificata nel primo semestre del 2022 in Calabria, la crescita dei prestiti bancari al settore privato non finanziario. A riferirlo è Bankitalia secondo cui "a giugno il tasso di variazione sui dodici mesi si è attestato al 2,9 per cento. La dinamica del credito è stata più debole rispetto a quella osservata a livello nazionale, riflettendo la minore espansione in Calabria dei finanziamenti alle famiglie. Nei mesi estivi i prestiti hanno continuato a crescere, anche se a un tasso lievemente più contenuto". "Le banche operanti in Calabria, sentite tra agosto e settembre nell'ambito dell'indagine sull'andamento della domanda e dell'offerta di credito a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS) - è detto nel report di Bankitalia - hanno segnalato una ripresa della domanda di prestiti da parte delle imprese nel primo semestre del 2022. Nello stesso periodo la domanda di mutui per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è cresciuta; è inoltre proseguita l'espansione delle richieste di credito per finalità di consumo. Dal lato dell'offerta, i criteri applicati dalle banche nell'erogazione dei prestiti alle imprese sono rimasti nel complesso pressoché immutati. Nella prima parte del 2022 è proseguito il rallentamento dei depositi detenuti dalla clientela privata non finanziaria presso il sistema bancario. Alla fine di giugno il tasso di crescita sui dodici mesi si è collocato al 2,6 per cento (5,1 a dicembre). L'espansione dei depositi bancari ha perso intensità sia per le famiglie consumatrici sia per le imprese; per le prime la dinamica si è confermata più debole rispetto alla media del Paese ed è divenuta negativa per la componente a scadenza. Nel primo semestre dell'anno il valore dei titoli detenuti dalle famiglie e dalle imprese calabresi presso le banche si è contratto (-7,4); ha contribuito il generalizzato calo dei prezzi di mercato delle attività finanziarie. La riduzione è stata più intensa per le azioni e le obbligazioni private, che rappresentano circa il 16 per cento del totale, ma ha interessato anche i titoli di Stato italiani e le quote Oicr"

      In Calabria 11.103 interventi per superbonus

      "In Calabria gli interventi riferiti al 'Superbonus' con almeno un'asseverazione protocollata al 30 settembre 2022 sono stati 11.013, per un importo complessivo di circa 1,9 miliardi di euro pari a poco più del 4 per cento del totale nazionale". Lo riporta la nota di aggiornamento congiunturale sull'economia in Calabria di Bankitalia. Secondo quanto emerge dalla ricerca non si è arrestata, nella regione, la ripresa nel comparto costruzioni che aveva già caratterizzato il settore nel 2021. L'indagine rileva che "l'andamento è stato più favorevole nel comparto residenziale, che ha ancoratratto vantaggio dalle agevolazioni fiscali, anche se una quota elevata delle aziende intervistate ha lamentato l'incertezza normativa e le difficoltà di cessione del credito d'imposta quali fattori di ostacolo all'attività" Più debole è risultata invece la crescita del comparto delle opere pubbliche.

      Lavoro a +1.8% in primo semestre

      Andamento nel complesso positivo per il mercato del lavoro in Calabria dove nel primo semestre del 2022 l'occupazione è cresciuta dell'1,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo rileva Bankitalia. "Tale aumento - è scritto nella nota di aggiornamento congiunturale dell'Istituto - è stato più contenuto di quello osservato in Italia e nel Mezzogiorno ma, anche grazie al recupero registrato l'anno prima, il numero di occupati in regione è tornato ai livelli pre-pandemia. "Dopo la ripresa dell'anno precedente, anche nella prima parte del 2022 - riporta l'indagine - il mercato del lavoro calabrese ha mantenuto un andamento positivo; nel corso dell'estate si è però osservato un rallentamento nella dinamica della creazione di posti di lavoro, verosimilmente connesso all'incertezza del contesto internazionale e al diffuso rialzo dei costi di materie prime, energia e gas. Nella media dei primi sei mesi del 2022, il tasso di occupazione ha raggiunto il 43 per cento mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 14,6 per cento (nello stesso periodo del 2021 erano rispettivamente il 41,2 e il 19,4). Su tale ultimo dato ha però influito anche la fuoriuscita di persone dalle forze di lavoro: a differenza di quanto rilevato a livello nazionale, infatti, il tasso di attività nel periodo gennaio-giugno è diminuito, arrivando al 50,6 per cento (dal 51,5 del primo semestre 2021) e mantenendosi su livelli ancora distanti da quelli pre-pandemia". A livello di genere, in linea con quanto già riscontrato nel corso del 2021, l'incremento dell'occupazione ha riguardato quasi esclusivamente le donne che erano state particolarmente colpite dagli effetti economici della pandemia.Il divario di genere nel tasso di occupazione ha continuato a ridursi arrivando a 22,8 punti percentuali (erano 23,8 nello stesso periodo dell'anno precedente), ma è rimasto ancora superiore a quello medio nazionale di quasi 5 punti (erano 6,2 nel 2021). La crescita dell'occupazione è stata alimentata solo dal lavoro dipendente; nel primo semestre 2022 il numero dei lavoratori autonomi calabresi è invece diminuito rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente".

      Reddito cittadinanza per oltr 70mila famiglie

      In Calabria il ricorso al reddito di cittadinanza (RdC) e alla pensione di cittadinanza (PdC) è superiore al resto del Paese: a giugno 2022 le famiglie beneficiarie sono state circa 78.000 (di cui 5.600 percettori di PdC), pari al 9,8 per cento di quelle residenti nella regione a fronte di una media del 4,5 per cento in Italia e 9,1 per cento nel Mezzogiorno. Lo rileva Bankitalia. Significativi anche i dati relativi alla fruizione da parte delle famiglie calabresi, in condizioni di difficoltà economica, dei bonus sociali elettricità e gas. Secondo i dati dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), la quota di utenze calabresi beneficiarie dei due bonus alla fine dello scorso anno era pari rispettivamente al 14 e al 13 per cento, un valore superiore alla media nazionale (circa 8 per cento per entrambe le misure), in linea con la maggiore diffusione dei nuclei in condizione di disagio. Nel corso di quest'anno, inoltre, è iniziata l'erogazione dell'assegno unico e universale (AUU). In base ai dati dell'Inps, a giugno nella regione erano stati corrisposti pagamenti per 269.000 figli residenti, per un importo medio mensile di 166 euro (145 nella media italiana). A questi si aggiungono quelli che appartengono a famiglie beneficiarie di RdC, che ottengono automaticamente il sussidio.

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