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      Ministro Nordio inaugura nuova Procura Catanzaro: ritardo processi -2% Pil

       

       

      Ministro Nordio inaugura nuova Procura Catanzaro: ritardo processi -2% Pil

      15 nov 22 La Procura della Repubblica di Catanzaro ha una nuova sede. I nuovi locali, realizzati con il restauro del complesso dell'ex Ospedale Militare in un edificio del XV secolo che ospitava in origine il convento degli Osservanti, è stato inaugurato oggi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, alla presenza di autorità civili, militari e religiose. "Gratteri - ha detto il ministro - ha fatto un miracolo coniugando l'arte con l'efficienza e la modernità. Arte e giustizia hanno in comune molte cose, la prima delle quali è l'armonia. La giustizia è o dovrebbe essere proporzione, armonia, come una struttura artistica. E qui abbiamo un esempio di come si sia coniugata la giustizia con l'arte con l'armonia con le proporzioni". Nordio, dopo avere sottolineato che, però, talvolta, la presenza di opere d'arte "impediscono, se vogliamo, una coniugazione con la modernità", ha sottolineato che non è sufficiente "fermarci a questa astrazione filosofica e speculativa". Il ministro ha parlato di "legislazione farraginosa e talvolta contraddittoria" per superare la quale occorre "cambiate le menti un po' di tutti a cominciare dal legislatore" puntando su informatizzazione, digitalizzazione e recupero del personale per accelerare i processi". Gratteri ha spiegato che la storia della nuova Procura "nasce il 16 maggio 2016, il giorno del mio insediamento" ed ha mostrato il video di quel giorno nel quale parla proprio dell'ospedale militare "chiuso da anni e che potrebbe essere utilizzato per fini giudiziari". "Come vede - ha detto oggi il magistrato rivolto al ministro - non è stato facile arrivare a oggi. Il Sud è bellissimo ma scattano dei meccanismi strani: quando qualcuno prova a fare qualcosa spuntano sempre altri che la mettono in dubbio". Quindi il ricordo dell'inizio del percorso - quando "il presidente della Corte d'Appello Domenico Introcaso mi dice 'paghiamo 1,7 milioni di euro all'anno di fitto'" - e l'incontro con l'allora ministro alle Infrastrutture Delrio - presente oggi alla cerimonia - che, ricorda Gratteri, disse "'non siamo riusciti a fare nulla in Calabria ma se c'è lei' conoscendo la mia testa dura, 'l'opera si farà'". Il procuratore di Catanzaro ha poi ricordato la realizzazione dell'aula bunker "più grande del mondo occidentale, costruita in quattro mesi e mezzo nel periodo del Covid a Lamezia Terme, perché a Catanzaro non c'erano strutture adatte. Dovevamo fare il maxi processo Rinascita Scott, e non sapevamo dove celebrarlo". Un'opera realizzata, ha ricordato il magistrato, grazie anche alla compianta presidente della giunta regionale Jole Santelli che concesse il capannone dove l'aula bunker è stata realizzata. Il magistrato ha anche annunciato di avere parlato con il presidente della Regione Roberto Occhiuto per avere gratis Palazzo Alemanni "dove faremo la procura europea e sarà ospitata la polizia giudiziaria" e un un altro capannone vicino all'aula bunker "dove faremo il più grande archivio distrettuale". Infine, ha annunciato Gratteri, sotto la nuova procura nascerà "un parcheggio sotterraneo. I soldi, 5 milioni di euro, li abbiamo trovati, ci sono dei problemi burocratici".

      Risparmiati 1 mln di euro di fitti

      L'inaugurazione della nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro è giunta al termine di un lungo percorso di collaborazione tra istituzioni e segue di poche settimane la stipula del contratto di comodato d'uso gratuito per 99 anni dell'ex Ospedale Militare tra il Ministero della Giustizia ed il Comune. I lavori di adeguamento e rifunzionalizzazione, per un importo pari a 11,45 milioni di euro, sono stati finanziati dall'Agenzia del Demanio che riveste anche il ruolo di Stazione appaltante. Il trasferimento degli Uffici giudiziari comporta la chiusura di locazioni passive, con un risparmio per lo Stato di un milione di euro annui, ed il rilascio di considerevoli spazi in uso governativo che saranno utilizzati per la sistemazione di altre amministrazioni pubbliche. Il complesso dell'ex Ospedale Militare di Catanzaro, si spiega in una nota dell'Agenzia del Demanio, è un edificio realizzato a partire del XV secolo che ospitava in origine il convento degli Osservanti. Dichiarato edificio di interesse storico artistico nel 2011 - è scritto in una nota - ha una superficie di circa 8.800 mq che nel tempo ha subito molte modifiche, anche a seguito del suo utilizzo come presidio militare a partire dalla metà dell''800. L'intervento di rifunzionalizzazione degli spazi - il progettista della struttura è stato Vincenzo Corvino dello studio Corvino e Multari - ha riguardato il restauro e ridisegno funzionale dell'edificio storico, con il recupero delle facciate e la conservazione delle coperture e la sistemazione delle coperture piane oltre alla riqualificazione delle aree esterne, anche attraverso il recupero degli arbusti di pregio e una pavimentazione in masselli di calcestruzzo. Tutti gli interventi hanno garantito la massima tutela degli elementi originali nel rispetto dei caratteri storico-architettonici dell'edificio e dei criteri ambientali in linea con l'abbattimento dell'impatto sui costi energetici".

      Gratteri: mi auguro informatizzazione e riforme

      "Abbiamo bisogno di una sistema efficiente, informatizzato, sono cose che ripetiamo da decenni, mi auguro che sia l'inizio. E mi auguro che le riforme vengano fatte, che ci sia un'accelerazione sull'informatizzazione del processo. Ci sono riforme che possono essere fatte in 10 giorni e altre mesi. Se volontà c'è si possono fare cose importanti anche in un paio di mesi". Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri parlando con i giornalisti a margine della cerimonia per l'inaugurazione della nuova sede della Procura. "La presenza del ministro - ha aggiunto - è un segno di attenzione e spero che continui, perché ho altre cose da fare. Con questa giornata dimostriamo che la Calabria non è la terra delle incompiute e che anche al sud, in tempi ragionevoli, è possibile fare cose belle".

      Lentezza processi equivale a -2% di PIL

      "La lentezza dei nostri processi ci costa due punti di Pil, sono 30-40 miliardi l'anno che noi perdiamo perché la nostra giustizia è lenta. Questo è uno studio che è stato fatto da vari organismi. Sono cifre che parlano. Se avessimo una giustizia più efficiente, civile e penale, i nostri investitori, sia stranieri che italiani sarebbero più propensi a portare le loro aziende, le loro finanze qui da noi". A dirlo il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. "Quindi - ha aggiunto - non è un discorso puramente platonico o filosofico sulla giustizia. E' un discorso economico. E poiché in questo momento l'economia è il primo, il secondo e anche il terzo elemento di emergenza, io credo che le quasi totali energie della giustizia e in particolare del nostro ministero debbano essere indirizzate a tutto ciò che può migliorare l'efficienza della giustizia e quindi di riflesso anche dell'economia".

      Legislazione farraginosa

      "Abbiamo una legislazione farraginosa, contraddittoria talvolta. Lo abbiamo visto in vari settori quali siano le difficoltà di conciliare varie norme stratificate nel tempo senza coordinazione e senza omogeneità. In questa confusione straordinaria vi è una tale pigrizia mentale nell'attuare le riforme per cui assistiamo a episodi paradossali". A dirlo è stato il Guardasigilli Carlo Nordio nel suo intervento all'inaugurazione della nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. "Giorni fa - ha raccontato il ministro - ho ricevuto a casa una busta verde della Corte d'Appello di Venezia con all'interno un biglietto scritto a mano con cui mi si notificava l'elezione a parlamentare. Io ero già ministro. Siamo in un paese che va radicalmente modernizzato. Naturalmente vanno potenziate le strutture, ma vanno soprattutto cambiate le menti un po' di tutti, a cominciare dal legislatore, fino a chi non riesce ancora a capire che nell'era digitale non possiamo più mandare le cartoline verdi a casa per dire una cosa che sanno tutti con un impiego di risorse che potrebbero essere meglio impiegate da un'altra parte. Il nostro ministero ha già cominciato e col il capo gabinetto Rizzo, che è una vera macchina da guerra, ha iniziato con una task force su informatizzazione, digitalizzazione, per il recupero del personale che possa accelerare i processi. L'attenzione la concentreremo nel recupero del personale, nei limiti del possibile delle risorse, della utilizzazione del personale che abbiamo, e sempre nei limiti del possibile, dell'acquisizione di nuovo personale".

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