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      Inaugurato anno giudiziario da sezione regionale Corte dei Conti

       

       

      Inaugurato anno giudiziario da sezione regionale Corte dei Conti

      11 mar 22 In materia di sanità quest'anno gli accertamenti e le citazioni della magistratura contabile calabrese arrivano a circa 65 milioni di euro, "cioè i due terzi del disavanzo sanitario accertato nel 2020 dal tavolo tecnico che non è un dato certo, perché come sappiamo mancano alcuni dati come l'Asp di Reggio Calabria, però questi pagamenti ultronei ammontano praticamente ai due terzi di tutto disavanzo sanitario ad oggi accertato". Il dato è emerso in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 della sezione regionale della Corte dei conti per la Calabria. Nel 2021 la sezione regionale della Corte dei Conti per la Calabria ha pubblicato 460 provvedimenti di cui 51 sentenze in materia di responsabilità ha messo in evidenza il presidente Luigi Cirillo che ha rilevato anche l'insufficienza del personale di magistratura "dovuta - precisa la relazione - sia a cause contingenti che a trasferimenti". Secondo quanto illustrato, le domande della Procura regionale hanno avuto ad oggetto un vario quadro di fattispecie di danno alla pubblica amministrazione. Tra questi vi è l'indebita percezione di contributi pubblici, normalmente di fonte comunitaria, "ma gestiti - si legge nella relazione di Cirillo - o dall'Arcea o nell'ambito del Piano regionale di sviluppo". Particolare riferimento è stato fatto sia dal presidente che dal procuratore Maria Rachele Anita Aronica, all'articolo 21 del decreto semplificazioni "che - scrive Cirillo - ha sostanzialmente ridotto l'ambito della responsabilità amministrativa dei pubblici dipendenti, limitata per tutto il periodo emergenziale ai soli casi di dolo, prevedendo uno 'scudo' per qualsivoglia condotta dannosa commissiva". Della stessa opinione il procuratore Aronica che ha parlato di "armi spuntate per la Procura. Quest'area di impunità che era stata limitata inizialmente, ora è stata portata a dicembre 2023, ma il problema qual è? È vero che i dipendenti devono fare, senza paura di firmare, però se non si fanno rispettare determinate condizioni di legge, il rischio è di fare opere o di acquistare prodotti inutili e la collettività non se lo può permettere". Le denunce, infatti, sono quasi quattromila con un tasso di accoglimento da pare della Procura di oltre l'81%. Le attività delegate dalla Guardia di finanza sono state di oltre 62 milioni di euro e denunce della Guardia di finanza, quindi attività di iniziativa, per oltre 38 milioni di euro. In materia di sanità, in particolare, si assiste ancora al pagamento con lo strumento della cessione di credito "per crediti che però - ha spiegato Aronica - o non esistono o sono stati già saldati o comunque sono sovrastimati. Parliamo di svariati milioni di euro, per gli interessi derivanti da decreti posti alle aziende sanitarie e non pagati anche dopo il passaggio in giudicato per cui si arriva alla nomina del Commissario ad acta e al pagamento, si parla di milioni di euro". Altro settore importante quello di finanziamenti pubblici le citazioni, gli inviti e le sentenze di quest'anno, ammontano a oltre 17 milioni di euro di cui 15 per investimenti e due 2 per contributi prevalentemente in agricoltura e in questa materia le citazioni sono quasi interamente accolte dalla sezione. Per le opere c'è la citazione fatta all'Anas Spa per la realizzazione del tratto autostradale Mileto-Rosarno. "Non erano state fatte - si legge nella relazione - le indagini geologiche, non era stato chiesto il prescritto parere all'autorità di bacino e da qui si sono verificate inondazioni, demolizioni, ricostruzioni e spese ultronee per circa 28 milioni di euro". Molte citazioni riguardano la gestione illecita dei centri migranti. "Gli attuatori facevano convenzioni con soggetti che non possedevano requisiti o comunque non avevano delle strutture adeguate e quindi hanno fornito prestazioni molto inferiori che venivano tuttavia pagate". Si ripete inoltre, il fenomeno dei pagamenti delle pensioni ai deceduti per il corto circuito che si verifica nelle comunicazioni da parte dei medici curanti e dei comuni. Per quanto riguarda gli enti locali si assiste sempre a debiti fuori bilancio. "Una contestazione provvisoria - ha sottolineato Aronica - ad una società in house partecipata dal comune di Crotone, per aver occultato la reale situazione economico patrimoniale negli anni della società, cosa che ha portato ad una dichiarazione di fallimento e ad un danno gravissimo".

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