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      Movida con rissa a Reggio Calabria, giovane in ospedale con naso rotto

       

       

      Movida con rissa a Reggio Calabria, giovane in ospedale con naso rotto

      01 ago 22 Un gruppo di giovani ha aggredito, per motivi in corso d'accertamento, un ragazzo poco più che maggiorenne sul lungomare di Reggio Calabria. L'episodio è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi ed a renderlo noto, con un post pubblicato oggi su Facebook, è stato il sindaco, attualmente sospeso, Giuseppe Falcomatà, che ha anche inserito il video dell'aggressione realizzato con un telefono cellulare. Gli aggressori del giovane sarebbero stati almeno una ventina, tra cui alcuni minorenni. Il ragazzo è stato colpito ripetutamente con pugni, calci, caschi da motociclista e sedie di plastica. Soltanto dopo alcuni minuti il giovane aggredito è riuscito a darsi alla fuga. Sull'episodio ha avviato indagini la polizia di Stato sotto le direttive della Procura delle Repubblica ordinaria e della Procura per i minorenni, guidate, rispettivamente, da Giovanni Bombardieri e Roberto Di Palma. Il ragazzo vittima dell'aggressione ha riportato la frattura del setto nasale e lesioni varie. Il giovane, comunque, secondo quanto si è appreso, non ha presentato alcuna denuncia, presumibilmente nel timore di subire altre violenze. Il giovane vittima del pestaggio è stato sentito dagli investigatori, ma non avrebbe fornito chiarimenti sui motivi dell'aggressione.

      Falcomatà: questa non è la mia città

      "Questa non è la nostra città, non è la Reggio Calabria che conosciamo. Ai ragazzi protagonisti di questo video vorrei dire vergogna perché quella che si vede non è semplicemente una rissa, ma un vero e proprio pestaggio, tutti contro uno". È il commento sui social di Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria attualmente sospeso in applicazione della legge Severino, in relazione al pestaggio ai danni di un ragazzo da parte di un gruppo di giovani, la gran parte dei quali minorenni, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi. "Il nostro Lungomare, in questi giorni - afferma Falcomatà - è teatro di tante iniziative ed eventi. Concerti, momenti di svago e di divertimento. Eppure c'è chi sembra non gradire e preferisce trascorrere il tempo in questo modo. Scene già viste, purtroppo. Evidentemente i messaggi educativi non bastano mai. Ho sempre sostenuto che il compito delle istituzioni ed in generale delle agenzie educative è quello di capire i motivi di questi episodi e di comprendere il disagio profondo che nascondono. Ma a volte c'è poco da capire: evidentemente c'è chi, seppur giovanissimo, sceglie proprio di esprimersi in questo modo barbaro, attraverso la violenza". "Questa - dice ancora il sindaco sospeso - non è la nostra città, non è la Reggio Calabria inclusiva, tollerante, del dialogo e del rispetto delle regole, per la quale lavoriamo ormai da tanti anni. Non si dica che ci vogliono le telecamere o i controlli perché si tratta esclusivamente una questione di educazione. E allora, più che ai ragazzi, io mi rivolgerei ai loro genitori: se io riconoscessi mio figlio in quelle immagini non ci penserei due volte ad accompagnarlo in Questura".

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