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      Rapporto Bankitalia: in Calabria importanti segnali di ripresa

       

       

      Rapporto Bankitalia: in Calabria importanti segnali di ripresa

      17 nov 21 Importanti segnali di ripresa dell'economia affiorano in Calabria seppure ancora in maniera insufficiente a colmare il calo registrato durante la crisi pandemica. E' quanto emerge dalla fotografia scattata dalla filiale regionale di Bankitalia nella sua ultima nota congiunturale di aggiornamento relativa ai primi 9 mesi del 2021. I risultati della ricerca sono stati illustrati a Catanzaro dal direttore Sergio Magarelli e dai componenti del Nucleo di ricerca dell'istituto Giuseppe Albanese (coordinatore), Antonio Covelli, Graziella Mendicino e Iconio Garri'. "La ripartenza - segnala il report - si è rafforzata spinta dalle riaperture e dal superamento delle restrizioni dovute alla crisi pandemica. Cresce il fatturato delle imprese nei primi 9 mesi dell'anno con una ripresa più rapida e accentuata nel settore industriale. Migliora il quadro congiunturale delle costruzioni grazie a investimenti pubblici e incentivi per la riqualificazione energetica. Ripartenza più graduale nei servizi. Nel complesso gli investimenti hanno invece mostrato un andamento meno sostenuto rispetto al fatturato e, sulle prospettive, incidono le difficoltà nell'approvvigionamento di materie prime e beni intermedi. Il miglioramento ha inciso positivamente anche sulla situazione finanziaria delle imprese destinatarie durante la crisi pandemica di misure pubbliche di sostegno. Anche nella prima parte del 2021 i prestiti hanno mantenuto una crescita sostenuta. In ripresa anche il mercato del lavoro. E' maggiore la fiducia tra le famiglie anche se i consumi restano più cauti rispetto al passato e con un livello elevato di propensione al risparmio. La spesa delle famiglie è stata spinta anche dal ricorso ai prestiti bancari sa come credito al consumo che mutui casa. "In prospettiva l'apporto delle risorse europee - ha detto il direttore Magarelli - può davvero essere decisivo, al netto dell'eliminazione delle distorsioni che caratterizzano in negativo l'economia calabrese. E' necessaria però una discontinuità con il passato soprattutto nella capacità di progettazione, investimento e realizzazione. Alla luce delle risorse umane e materiali di cui la Calabria dispone - ha aggiunto - la domanda è: se non ora quando?".

      Per industria ripresa più rapida e intensa

      "Più rapida e intensa". Così Bankitalia Calabria, nel suo sondaggio congiunturale condotto in autunno su un campione di imprese con almeno 20 addetti, definisce la ripartenza del settore industriale. "il 60 per cento delle aziende - fanno sapere i ricercatori - ha segnalato un aumento delle vendite rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, contro poco più del 10 per cento che ha subito un calo. Nonostante tale miglioramento, più di un terzo delle imprese non sono però ancora tornate ai livelli di fatturato precedenti la pandemia". Secondo quanto emerge dal report "l'accumulazione di capitale nell'industria rimane debole anche se in lieve ripresa. In base al sondaggio congiunturale quasi i due terzi delle imprese hanno mantenuto la spesa per investimenti sui bassi livelli programmati a fine 2020; circa un quarto delle aziende ha rivisto al rialzo quanto inizialmente formulato. Le attese per i prossimi mesi segnalano un aumento delle vendite rispetto ai volumi attualmente raggiunti per oltre un terzo delle imprese partecipanti all'indagine, a fronte di una stabilità per circa la metà di esse. Le previsioni riferite agli investimenti rimangono invece generalmente più prudenti e caratterizzate da un'elevata incertezza". Per Bankitalia "sulle prospettive future incidono, oltre ai timori circa l'evoluzione della pandemia, le difficoltà riscontrate a partire dai primi mesi del 2021 nell'approvvigionamento di materie prime e beni intermedi".

      Export calabrese torna a crescere

      Torna in territorio positivo il dato relativo all'export calabrese. Nel primo semestre del 2021 - documenta la nota di aggiornamento sull'economia in Calabria di Bankitalia - le esportazioni di merci sono cresciute in modo deciso, dopo il forte calo del biennio scorso. Le vendite a prezzi correnti sono aumentate del 35 per cento circa rispetto al periodo corrispondente del 2020. L'incremento, che comunque non riguarda valori molto consistenti in termini assoluti, ha interessato tutti i principali settori di specializzazione regionale ma è stato trainato, soprattutto, dai prodotti dell'industria alimentare e da sostanze e prodotti chimici che insieme rappresentano oltre metà delle esportazioni regionali. Pur riguardando tutti i principali mercati di sbocco, l'aumento è stato particolarmente accentuato verso i paesi dell'Unione europea.

      Più occupati, migliora situazione donne e giovani

      Anche in Calabria è tornata a crescere l'occupazione anche se, nella media del primo semestre, il mercato del lavoro ha recuperato solo in parte la forte diminuzione dell'anno precedente. Lo rileva la nota di aggiornamento sull'economia in Calabria di Bankitalia. "In base ai dati amministrativi sulle Comunicazioni obbligatorie, forniti dal Ministero del Lavoro e relativi alla sola dinamica del lavoro dipendente per il settore privato non agricolo - riporta la nota - nei primi otto mesi del 2021 le nuove posizioni di lavoro create in regione (attivazioni meno cessazioni) sono state 30.400, un livello superiore a quello del corrispondente periodo dell'anno precedente. Il saldo delle posizioni di lavoro appare migliore anche di quello pre-pandemia; tuttavia nei primi otto mesi dell'anno in corso, gli avviamenti di nuovi contratti, seppur in aumento rispetto all'anno precedente, sono stati inferiori a quelli del 2019 (sono stati 103 mila nel 2019; 86 mila del 2020 e 94 mila nel 2021), risultando però controbilanciati da un numero di cessazioni ancora basso e pari a quello dello scorso anno (sono state 78 mila nel 2019 e 63 mila sia nel 2020 che nel 2021)". A trainare i settori di attività, c'è stato il turismo per effetto della stagione estiva. Il contributo delle costruzioni è risultato invece ancora contenuto anche se - in prospettiva - potrebbe incidere positivamente la ripresa del comparto. Buone notizie per l'occupazione femminile e giovanile. L'aumento del divario di genere osservato nel 2020 si è gradualmente riassorbito. Nei primi otto mesi del 2021 le donne sono tornate a ricoprire circa il 40 per cento delle posizioni di lavoro create (era il 32 per cento nel 2020), in linea con i livelli pre-pandemia. Le nuove posizioni sono aumentate anche per i lavoratori più giovani. Questi risultati sono prevalentemente legati alla ripresa delle assunzioni a termine, specialmente nei servizi turistici. Più dell'80 per cento dei posti di lavoro creati dall'inizio del 2021, infatti, è stato attivato con un contratto a tempo determinato (era il 77 per cento nel 2019), mentre il contributo positivo dei contratti a tempo indeterminato è ancora riconducibile ai vincoli ai licenziamenti per motivazioni economiche e all'ampio ricorso agli ammortizzatori sociali". Segnali di ripresa anche per il lavoro autonomo che lo scorso anno aveva subito gli effetti peggiori dell'emergenza Covid-19. Secondo i dati dell'Osservatorio sulle Partite IVA del Ministero dell'economia e della finanza, nel primo semestre del 2021 le aperture di nuove partite Iva in regione sono risultate in aumento e prossime a quelle del 2019 :circa 10.200 nel 2021; erano 8.000 nel 2020 e 10.800 nel 2019.

      A Gioia T. -4% primo trimestre, poi ripresa

      Lieve riduzione di operatività (-4%), dovuta essenzialmente all'influenza di fattori organizzativi connessi al piano di investimenti per il Porto di Gioia Tauro nei primi mesi dell'anno in corso rispetto al corrispondente periodo del 2020 . Lo rileva Bankitalia. Dopo questo calo nel primo trimestre - riporta il documento - nei mesi successivi il traffico container è tornato su livelli prossimi a quelli del 2020. "Numeri positivi - hanno rilevato i ricercatori dell'Istituto - tenuto conto che quelli dello scorso anno erano già piuttosto buoni".

      Più lenta ripartenza settore aereoportuale

      Ripartenza assai più lenta in Calabria per quanto riguarda il settore dei trasporti aerei. A dirlo è la nota di aggiornamento sull'economia regionale di Bankitalia. "Complessivamente, nei primi nove mesi dell'anno il numero di passeggeri transitati per gli aeroporti regionali - è detto nella nota - è risultato ancora inferiore di oltre la metà rispetto allo stesso periodo del 2019. La riduzione è ancora più consistente per i passeggeri internazionali".

      In Calabria percettori RDC aumentati del 9%

      Sono aumentati del 9% in Calabria, a giugno del 2021 rispetto alla stessa data del 2020,i nuclei percettori del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. Lo rileva Bankitalia. Il totale delle persone destinatarie dei sussidi è di circa 87.800 (di cui quasi 6.500 percettori di pensione), una variazione in linea con il dato del Mezzogiorno ma superiore a quella media italiana (rispettivamente, 10 e 7% ). Le famiglie calabresi beneficiarie del sussidio sono state il 10,9% quelle residenti in regione (l'incidenza è stata del 10,2% per cento nel Mezzogiorno e del 5,1% in Italia). Nel 2021 è aumentato anche il ricorso al reddito di emergenza (Rem), in parte per effetto di alcune novità normative che hanno ampliato la platea dei beneficiari. I nuclei che a giugno hanno usufruito del Rem sono stati quasi 43.500, il 5,4% delle famiglie residenti in Calabria (3,1 a dicembre dello scorso anno).

      Credito a +4,4% prestiti a imprese e famiglie

      A fine giugno 2021 i finanziamenti bancari al settore privato non finanziario in Calabria sono cresciuti del 4,4 per cento rispetto a 12 mesi prima, un dato inferiore a quello del Mezzogiorno ma superiore a quello nazionale. A sostenerlo è la nota di aggiornamento sull'economia in Calabria di Bankitalia. "La crescita dei prestiti - riporta la nota - è proseguita nei mesi estivi, anche se a un tasso lievemente più contenuto. L'andamento positivo è stato sostenuto principalmente dall'aumento dei prestiti alle imprese, ma vi ha contribuito anche la ripresa dei finanziamenti alle famiglie, dopo il marcato rallentamento del 2020. La domanda e l'offerta di credito. Nel primo semestre del 2021, la domanda di mutui per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie ha continuato a crescere, trainata anche dalle migliori prospettive del mercato degli immobili residenziali . Le richieste di credito al consumo, dopo aver subito un marcato calo nello scorso anno, sono tornate ad aumentare in misura significativa. Dal lato dell'offerta, i criteri di accesso al credito bancario per le imprese sono rimasti distesi, dopo il marcato allentamento dello scorso anno. Gli intermediari hanno mantenuto invariati anche i criteri di offerta nei confronti delle famiglie, con riguardo sia ai mutui sia al credito al consumo". E ancora: "nel primo semestre del 2021 la qualità del credito è rimasta pressoché stabile. Il flusso di nuovi prestiti deteriorati in rapporto al totale dei finanziamenti (tasso di deterioramento) è stato del 2,3 per cento a giugno, un valore storicamente contenuto sebbene più elevato rispetto a quello medio nazionale. L'andamento stazionario dell'indicatore ha interessato sia le famiglie consumatrici sia il settore produttivo; tra le imprese si è altresì ridotta l'eterogeneità tra i principali comparti di attività economica. Nella prima parte dell'anno è proseguita la crescita dei depositi bancari, anche se con un'intensità inferiore. Alla fine di giugno del 2021 i depositi detenuti dalle famiglie e dalle imprese calabresi sono aumentati nel complesso del 7,5 per cento rispetto a dodici mesi prima (10,1 per cento a dicembre), il tasso di crescita è ancora superiore ai livelli pre-pandemia ma inferiore a quello del resto del Paese. L'espansione dei depositi è rimasta particolarmente intensa per la componente in conto corrente e ha interessato sia le famiglie consumatrici sia, soprattutto, le imprese (rispettivamente 4,6 e 26,7 per cento). Oltre ai depositi bancari, è cresciuto anche il valore ai prezzi di mercato dei titoli detenuti dalle famiglie e dalle imprese calabresi presso le banche (11 per cento a giugno sui dodici mesi), riflettendo anche l'andamento positivo delle quotazioni sui mercati finanziari.

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