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      Morra irrompe in uffici Asp Cosenza contro ritardi, scoppia la polemica

       

       

      Morra irrompe in uffici Asp Cosenza contro ritardi, scoppia la polemica

      22 mar 21 - "Il dottore Marino mi ha riferito di quanto avvenuto sabato con il senatore Morra e che hanno avuto uno scambio di vedute al termine del quale ha avvertito un malessere ed ha preso dei giorni di malattia delegando un suo sostituto". Lo ha detto il commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Vincenzo La Regina confermando la notizia riportata da organi di stampa dell'intervento del senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, negli uffici del Dipartimento di prevenzione dell'Asp cosentina. Il parlamentare avrebbe lamentato l'impossibilità di prenotare telefonicamente il vaccino per i suoceri ottuagenari e lamentato l'inefficienza nella campagna vaccinale. Un incontro dai toni accesi durante il quale, secondo quanto riferito da alcuni dei presenti, gli uomini della scorta di Morra hanno anche identificato alcuni dei dipendenti dell'Asp. Il capo della task Force, Mario Marino, ha accusato un malore tanto da mettersi in malattia come riferito oggi da La Regina. Nessun commento è venuto dal commissario per la sanità in Calabria Guido Longo, impegnato stamani negli stati generali sull'emergenza Covid convocata a Catanzaro dal presidente della Regione Nino Spirlì ed alla quale partecipa anche La Regina. "Nessun commento" ha detto ai giornalisti. Spirlì, invece, alla domanda dei cronisti ha risposto: "Morra chi?"

      Marino, Morra querela? Porto scorta come testimone

      "Leggo che il dottor Marino è stato lasciato da me steso sul divano con dolori al petto! Ma se ci siamo salutati dandoci il pugno! E poi vedo scritto che lui si è dovuto rivolgere ad un cardiologo per il malessere che gli ho provocato... Sono stanco di queste ricostruzioni veicolate da una stampa compiacente: così si reca danno ad una Calabria che ha diritto di giustizia e di cittadinanza". Così il senatore Nicola Morra torna con un video su Fb sulla vicenda della sua ispezione all'azienda sanitaria provinciale di Cosenza dove ripete: "accanto a me c'erano due poliziotti: vedremo cosa testimonieranno anche loro, se dovremo andare davanti ad un giudice. Perché leggo che il dottor Marino sarebbe pronto a querelarmi". Nel suo nuovo video-intervento Morra sostiene che quando stava lasciando la sede dell'azienda sanitaria "il dottor Marino mi ha salutato cordialmente e ci siamo salutati pugno a pugno, così ad indicare che si era realizzata un'intesa". "Io me ne sarei andato avendo sbattuto la porta? Quando me ne stavo andando mi sono sentito chiamare dal dottor Marino. Mi sono fermato sulla porta ed ho atteso il dottor Marino che, con fare amicale, mi ha chiesto se potevo essere di nuovo contattato per dargli una mano qualora avesse avuto necessità del mio aiuto per cambiare qualcosa che non andava, per denunciare qualche distorsione che impediva alla macchina messa su dal dottor Marino di funzionare. Il sottoscritto, e ve lo giuro con il cuore in mano, ha risposto al dottor Marino: 'guardi che li dove c'è una lesione di diritti, il sottoscritto ha l'obbligo di essere accanto a lei. Io rappresento lo Stato che deve tutelare tutti e soprattutto i più fragili. Quindi mi sono messo a sua disposizione" .

      Funzionari Asp: Ci ha chiamato incapaci

      "Incapaci". Così il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, avrebbe appellato i funzionari dell'Asp di Cosenza presenti nel dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza al momento della sua "irruzione". A riferirlo alcuni dei presenti. Morra, secondo quanto ricostruito dai presenti, si sarebbe rivolto al direttore di Igiene pubblica e Direttore del dipartimento di prevenzione Mario Marino ed ai medici dello staff definendoli "incapaci" di gestire la somministrazione dei vaccini, incolpando Marino perché due suoi parenti ultraottantenni non erano ancora stati chiamati per la somministrazione del vaccino e che da diversi giorni al numero verde per le prenotazioni non rispondeva nessuno. Marino avrebbe tentato di spiegare a Morra che da quattro giorni, per le vaccinazioni, è partita la piattaforma informatica regionale, dunque, il numero verde non è più attivo, ma il presidente della Commissione antimafia non avrebbe inteso ascoltare e anzi avrebbe chiesto agli agenti di scorta di identificare i dirigenti in servizio. Quindi se ne sarebbe andato sbattendo la porta. A quel punto, Marino ha accusato un malore ed è stato chiesto l'intervento di un medico. Da stamani Marino è in malattia.

      Morra: La scorta è testimone

      "Io sono sempre sotto tutela e quindi i poliziotti attesteranno quello che hanno potuto vedere". Lo dice, contattato al telefono, il senatore e presidente dell'Antimafia Nicola Morra annunciando a breve un video in cui fornirà la sua versione dei fatti dopo le dichiarazioni del dirigente della Asp di Cosenza.

      "Fra poco pubblicherò un video in cui spiegherò nel dettaglio come è andata, veramente, al centro vaccinale di Cosenza. Nel frattempo, consiglio di non alimentarsi con le ricostruzioni dei soliti detrattori". Lo scrive in un post su Fb il senatore e presidente dell'Antimafia Nicola Morra, al centro di polemiche per un suo intervento negli uffici della centrale operativa territoriale dell'azienda sanitaria di Cosenza.

      Figlio di Morra, mia nonna vaccinata da giorni.

      "Mio nonno è morto di cancro allo stomaco l'anno scorso! Mia nonna è stata già vaccinata circa 10 giorni fa (perché avente diritto)! Ma andiamo avanti...". Lo scrive in un post il figlio del senatore Nicola Morra, Lorenzo, commentando il titolo de ilTempo.it ("Sfuriata di Nicola Morra per far vaccinare i suoceri").

      Morra, ispezione prerogativa parlamentari

      "L'ispezione eseguita sabato è una prerogativa di un parlamentare e penso sia dovere di qualunque rappresentante delle Istituzioni provvedere affinché il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza". Così il senatore e presidente dell'Antimafia Nicola Morra. "Questa ispezione è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d'intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza. Non vedo nulla di strano se il Presidente dell'antiantimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene". "Riguardo alle polemiche: mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri o dei miei genitori. Purtroppo sia i miei genitori che mio suocero sono venuti a mancare tempo fa. Mentre mia suocera si è già vaccinata circa quindici giorni fa poiché rientrante per ragioni anagrafiche nelle categorie a rischio" aggiunge il presidente della Commissione Antimafia che riguardo alla sua "ispezione" nei locali dell'ASP di Serra Spiga (Cosenza) dice di aver "incontrato il Dott. Mario Marino responsabile della centrale operativa territoriale, e l'ho messo telefonicamente in contatto con il Sottosegretario Pierpaolo Sileri, con il Dott. Giuseppe Longo Commissario alla sanità per la regione Calabria e con il Dott. Vincenzo La Regina Commissario dell'ASP cosentina al fine di migliorare il servizio prenotazione e tutto quanto riguardi la somministrazione vaccinale in Calabria".

      Morra, sistema Calabria fa acqua, dirigenti pagati

      "Il sistema delle vaccinazioni che in Calabria fa acqua da tutte le parti, lo dicono i numeri. Nonostante ad oggi la macchina di somministrazione del vaccino funzioni poco e male, questi scarsi risultati non hanno in alcun modo scalfito le retribuzioni dei dirigenti che dovrebbero garantirci ben altri numeri per le vaccinazioni e ben altri livelli d'assistenza sanitaria in un'azienda sanitaria provinciale con circa 1 miliardo di debiti!". Così il senatore e presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra a proposito delle polemiche sul suo intervento presso l'azienda sanitaria provinciale di Cosenza dove è andato, afferma, "per fare un controllo, esattamente come ho fatto ad ottobre scorso sempre nei locali di Serra Spiga ed anche 7 giorni addietro quando ho incontrato il Commissario dell'ASP di Cosenza per offrire la mia disponibilità nel sostenere l'azione vaccinale. Ho dovuto prendere atto che le modalità di prenotazione non sono efficaci soprattutto per chi, magari anziano, non ha dimestichezza con internet ed i siti-web".

      Morra, mia vicenda raccontata in modo grottesco

      "Sono balzato agli onori della cronaca per vicende che sono state raccontate in maniera inverosimile e dunque grottesca" . Così il senatore e presidente della Commissione Antimafia in un video su Fb dove torna sulla vicenda della sua "ispezione" presso presso l'azienda sanitaria provinciale di Cosenza. "Sabato mattina - racconta - mi sono recato presso gli uffici per ottenere informazioni sulle modalità di prenotazioni per il vaccino degli ultraottantenni e mi è stato detto, dall'unico dipendente che ho trovato quella mattina in sede, di fare un numero telefonico del Cot, la centrale operativa territoriale: sono rimasto 17 minuti a sentire la gentile voce del risponditore automatico che mi diceva che gli operatori erano impegnati e di attendere in linea". "Tutto questo - precisa - può essere testimoniato dalle tutele che sono obbligate ad accompagnarmi essendo io un soggetto sotto tutela di terzo livello e quindi con 2 poliziotti che in luoghi pubblici devono stare sempre accanto a me".

      Le polemiche

      "Secondo quanto riportano alcune testate, il Presidente della commissione Antimafia Morra, lo stesso che non molto tempo fa insultò vergognosamente la memoria di Jole Santelli, si sarebbe presentato con la scorta negli uffici della centrale operativa territoriale dell'azienda sanitaria di Cosenza lamentandosi che alcuni suoi parenti non sarebbero ancora stati vaccinati. Per la stampa, a questo si sarebbero aggiunte offese di Morra al personale sanitario e richieste di identificazioni da parte della scorta nei confronti dei medici presenti. Una persona avrebbe avuto anche un malore a seguito del blitz. Andremo fino in fondo a questa vicenda e se tutto ciò corrispondesse al vero Morra farebbe bene a dimettersi immediatamente: un comportamento del genere è inaccettabile e indegno per qualsiasi rappresentante delle Istituzioni, figuriamoci per il Presidente della commissione Antimafia». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

      "Morra si dimetta, da tutto. Solidarietà ai medici colpiti". Così il leader della Lega, Matteo Salvini su twitter.

      "Da 'uno vale uno' al 'lei non sa chi sono io' è una metamorfosi ormai consumata per il senatore Nicola Morra che, secondo quanto riportato dalla stampa, è stato protagonista di una vicenda che farebbe arrossire la peggiore casta della prima Repubblica". E' quanto affermano i parlamentari di Fratelli d'Italia in Commissione antimafia Wanda Ferro, Antonio Iannone e Luca Ciriani, che proseguono: "È gravissimo che un parlamentare, eccedendo le proprie prerogative istituzionali, abbia fatto irruzione urlando nella centrale operativa in cui si gestisce la campagna vaccinazioni a Cosenza, interrompendo il lavoro del personale in una fase delicatissima, pretendendo di accedere a dati sensibili di natura sanitaria, e addirittura utilizzando gli uomini della sua scorta per identificare i presenti. La vicenda, denunciata dal dirigente del Dipartimento prevenzione dell'Asp di Cosenza, dimostra ancora una volta l'assoluta inadeguatezza di Morra a ricoprire il delicato incarico di presidente della Commissione antimafia. Rinnovando la richiesta di sue dimissioni, esprimiamo vicinanza ai medici e al personale sanitario, che per il duro e delicato lavoro che stanno svolgendo meritano di avere il sostegno dei rappresentanti istituzionali e non subirne gli abusi, e solidarietà gli agenti della scorta costretti a compiere atti che nulla hanno a che fare con i compiti di tutela della sicurezza del parlamentare".

      "Anche se ritiene che i suoi parenti siano gli unici ottuagenari calabresi che ancora non hanno ricevuto il vaccino, non si capisce come il senatore Morra abbia potuto pensare di irrompere, con metodi poco urbani e facendosi forte del suo ruolo, negli uffici del Dipartimento di prevenzione dell'Asp di Cosenza per lamentarsi dell'accaduto. I parlamentari non dovrebbero occuparsi dei problemi di tutti? O Morra crede che ad averlo eletto sia solo la sua famiglia? Esprimiamo solidarietà al personale sanitario per l'intimidazione subita, e anche agli agenti della scorta del presidente della Commissione Antimafia, costretti - loro malgrado - ad indentificare medici e infermieri dell'Asp di Cosenza. Morra dovrebbe chiedere pubblicamente scusa e, finalmente, lasciare un ruolo per il quale ha dimostrato in più occasioni di non essere adeguato". Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

      "I particolari che, ora dopo ora, emergono sull'ultima pagliacciata indegna di Nicola Morra qualora fossero comprovati segnerebbero la peggiore esibizione di malcostume". Lo dichiara la deputata di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli. "Peraltro in un contesto, la prenotazione per i vaccini, di enorme sensibilità sociale. Non serviva di certo arrivare a tal punto per certificare la totale inadeguatezza al ruolo di questo personaggio, che continua a ricoprire la carica di Presidente della Commissione Antimafia a spregio del buonsenso e della dignità istituzionale".

      "Solidarietà al personale medico in servizio al centro vaccinale di Cosenza. Non è accettabile che si provi a scaricare sul personale medico, che da un anno lavora senza sosta nonostante le mille carenze, l'inefficienza organizzativa della campagna vaccinale che in Calabria stenta a decollare. Mi auguro che Morra chiarisca presto quanto accaduto ma soprattutto che la Regione, ormai ostaggio delle diatribe nel centrodestra, intervenga per tutelare la salute dei calabresi". Lo dichiara il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria Stefano Graziano.

      "A proposito del comportamento di Nicola Morra. La pandemia impone a tutti il dovere di massima cautela sulla tempistica da osservare per la propria vaccinazione e di rispetto del personale sanitario che con grande sacrificio svolge il proprio lavoro. Fino ad oggi 341 medici hanno perso la vita a causa del COVID e tanti altri ne sono stati gravemente colpiti. Tutta la categoria del personale sanitario va tutelata anche a livello normativo dal rischio di essere caricata di responsabilità che prescindono da loro colpe e per questo motivo ho predisposto una interpellanza urgente al Ministro della Giustizia. Nessuno ed ancor meno chi ricopre cariche pubbliche, come il senatore Morra, può permettersi di usare nei loro confronti atteggiamenti intimidatori o arroganti. Né può addossare a medici ed infermieri i ritardi ed incapacità della classe politica in primo luogo". Così su Fb il deputato M5s Giorgio Trizzino che continua: una "classe politica che appare purtroppo spesso inadeguata ad adottare misure che assicurino ai soggetti più fragili vaccinazioni prioritarie ed agevoli. Se le regioni rivendicano la propria competenza in materia di organizzazione dei servizi vaccinali dimostrino immediatamente di essere all'altezza di tale compito. O i loro vertici politici traggano le dovute conseguenze della propria inadeguatezza".

      “Esprimo solidarietà incondizionata e particolare vicinanza al dottor Mario Marino, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Igiene dell'ASP di Cosenza, e a tutti gli altri medici coinvolti, che, per quanto riferito da diversi articoli di stampa, anche di testate nazionali, sarebbero stati delegittimati nell'esercizio della loro preziosa azione di contrasto al Covid, dall'inattesa irruzione, risalente a sabato scorso, negli uffici della Centrale operativa dell'ASP di Cosenza, del Presidente della commissione parlamentare antimafia Morra. Sempre secondo le ricostruzioni giornalistiche, il Presidente della commissione parlamentare, avrebbe tenuto una condotta tutt'altro che irreprensibile mettendo in discussione il lavoro svolto dal Direttore Marino e dai suoi collaboratori in ordine alla somministrazione dei vaccini”. Lo ha affermato il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, in una nota nella quale stigmatizza fortemente l'accaduto. “Se le notizie di stampa dovessero trovare conferma – sottolinea Occhiuto – ci troveremmo dinanzi ad un fatto molto grave. Ho segnalato più volte all'attenzione delle più alte cariche dello Stato la propensione del Presidente della commissione parlamentare antimafia ad utilizzare, a fini personali, il suo ruolo istituzionale. I medici dell'ASP e quelli ospedalieri rappresentano – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto - l'avamposto della lotta al Covid e il fatto di essere impegnati, da oltre un anno, in prima linea, sotto costante pressione e senza risparmio di energie, dovrebbe suggerire a tutti, nessuno escluso, atteggiamenti improntati al massimo rispetto di chi, senza tregua, fa di tutto per salvare vite umane, per apprestare le cure necessarie ai malati di Covid e per garantire a tutti indistintamente la somministrazione dei vaccini. Ho appreso anche che il dottor Marino, durante l'inattesa irruzione di sabato, ha accusato un malore e che è stato costretto a prendersi 30 giorni di malattia. Noi siamo grati e non perdiamo occasione per ringraziare i medici e il personale sanitario impegnati nel contrasto al Covid, nelle Asp come negli Ospedali. Ma c'è chi, invece – ha concluso Occhiuto - non esita a delegittimare l'operato dei medici, oltre tutto – sembrerebbe - assecondando interessi personali e familiari. Auspico che il Presidente della Repubblica, che ho interessato più volte, faccia cessare al più presto questi soprusi e questi atteggiamenti di prevaricazione che sviliscono il senso dello Stato e delle istituzioni democratiche”.

      "La Calabria merita attenzione e rispetto sui ritardi vaccinali. Ma entrambe queste cose sono state totalmente disattese dal comportamento inqualificabile del senatore Morra nonché presidente dell'antimafia". Lo afferma in una nota l'europarlamentare del Partito Democratico Pina Picierno. "Minacciare il direttore della Asl di Cosenza solo perchè i propri parenti non sono stati vaccinati - prosegue - offende le istituzioni e tutti i calabresi per bene che pur avendone diritto sono ancora in attesa della propria dose. La questione vaccini è seria e non deve diventare una nuova parentopoli dove a esser vaccinati sono gli amici e i parenti degli amici. Credo che il presidente Morra debba chiedere immediatamente scusa ai calabresi e la regione male amministrata dalla destra si metta subito al lavoro per garantire a chi ne ha diritto la copertura vaccinale che merita".

       

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