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      Maxi operazione in tutta Italia, 48 arresti, coinvolti Cesa e ass. Talarico

       

       

      Maxi operazione in tutta Italia, 48 arresti, coinvolti Cesa e ass. Talarico

      21 gen 21 E' in corso su tutto il territorio nazionale un'operazione contro la 'ndrangheta, denominata "Basso profilo" coordinata dalla Dda di Catanzaro e scattata all'alba. Quarantotto i provvedimenti applicati. Molti i colletti bianchi coinvolti. Tra loro l'assessore al Bilancio della Regione Franco Talarico dell'Udc, che è stato posto ai domiciliari. Tra gli indagati anche il segretario dell'UDC Lorenzo Cesa che ha dichiarato si aver "ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente". L'operazione coordinata dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, è stata denominata "Basso profilo", e vede impegnati duecento donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero.

      Quarantotto gli arresti

      Tredici le persone arrestate e portate in carcere e 35 ai domiciliari nel corso dell'operazione. Tra gli arrestati vi sono molto "molti" colletti bianchi di Catanzaro e provincia. L'operazione condotta da personale della Dia, congiuntamente con quello della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di finanza, coinvolge i maggiori esponenti delle 'ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come "Bonaventura" "Aracri", "Arena" e "Grande Aracri", nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione collusi, secondo l'accusa, con le organizzazioni criminali. I provvedimenti sono stati presi nei confronti di: ALECCE Luigi, nato a Catanzaro il 25.06.1965; ANTONELLI Anna Rita, nata a Olevano Romano (RM) il 9.08.1956; BAGNATO Antonio Santo, nato a Roccabernarda (KR) 1'1.11.1967; BANU Elena, nata a Craiova (Romania) il 28.06.1971; BONOFIGLIO Giuseppe, nato a Crotone il 4.11.1974; BONOFIGLIO Rosario, nato a Roccabernarda (Kr) il 20.03.1965; BRUTTO Tommaso, nato a Settingiano (CZ) 1'8.04.1963; BRUTTO Saverio, nato a Catanzaro il 9.06.1989; CARDUCCELLI Eliodoro, nato a Catanzaro, il 6.04.1978; CERENZIA Ilenia, nata a Crotone il 13.05.1998; CIRILLO Nicola, nato a Catanzaro il 21.12.1967; CURCIO Eugenia, nata a Crotone il 3.02.1973; D'ALESSANDRO Ercole, nato a Fuscaldo (CS) il 22.09.1955; D'ALESSANDRO Luciano, nato a Palermo il 24.03.1976; DE LUCA Vincenzo, nato a Catanzaro il 24.03.1979; DI NOIA Concetta, nata a Torino il 17.12.1972; DROSI Antonella, nata a Catanzaro il 5.11.1956; DROSI Valerio Antonio, nato a Catanzaro il 26.07.1963; ERRIGO Natale, nato a Reggio Calabria il 14.08.1986; ESPOSITO Mario, nato a Soveria Simeri (CZ) il 2.11.1962; FALCONE Carmine, nato a Cutro (KR) 1'1.01.1947; FALDELLA Santo, nato a Crotone il 5.03.1984; GALLO Antonio, nato a Catanzaro il 30.07.1980; GIGLIO Glenda, nata a Bari il 20.05.1980; GIGLIOTTA Umberto, nato a Catanzaro il 29.03.1982; GUGLIELMO Rocco, nato il 12.09.1963; HASAJ Odeta, nata in Albania (EE) il 16.05.1967; LA BERNARDA Giuseppe, nato a Catanzaro il 7.04.1968; LA BERNARDA Rodolfo, nato a Cotronei (KR) 1'1.01.1964; LAMANNA Giuseppe, nato a Torino il 19.10.1986; LEONE Andrea, nato a Catanzaro il 21.08.1968; LEROSE Francesco, nato a Roccabernarda, il 13.02.1970; MANTELLA Francesco, nato a Catanzaro il 7.09.1966; MARINARO Ieso, nato a Catanzaro il9.09.1964; PAONESSA Daniela, nata a Catanzaro il 21.12.1976; PIRRELLO Antonino, nato Reggio Calabria il 18.12.1979; POSCA Raffaele, nato a Catanzaro 1'8.09.1981; ROSA Tommaso, nato a Crotone il 25.09.1964; ROSA Victoria, nata a Torino il 14.04.1989; SELVINO Giuseppe, nato a Santa Severina (KR) il 11.10.1960; SINOPOLI Maria Teresa, nata a Catanzaro il 2.03.1977; TALARICO Francesco, nato a Nicastro (CZ) il 11.01.1967; TORCIA Luca, nato a Crotone (CZ) il 3.03.1991; TORCIA Rosa, nata a Catanzaro il 16.03.1968; TRUGLIA Giuseppe, nato a Catanzaro il 26.08.1977; VOLPE Pino, nato a Catanzaro il 17.12.1967; ZAVATTA Alberto, nato a Catanzaro (CZ) il 2.01.1985; ZAVATTA Claudio, nato a Gerace (RC) il 28.11.195.

      Arrestato componente team commissario anti covid

      Uno degli arrestati nell'operazione "Basso profilo", Natale Errigo, risulta essere stato nominato nella struttura del Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19 e fa parte del team per la gestione della distribuzione dei prodotti (mascherine, dispositivi per la sicurezza individuale, il vaccino anti covid) nonché il contatto con i fornitori e con le strutture destinatarie. Errigo, che è stato portato in carcere, è accusato di scambio elettorale politico-mafioso in relazione alla campagna elettorale per le politiche del 2018 di Franco Talarico, all'epoca segretario regionale dell'Udc. L'uomo, imparentato con esponenti della cosca De Stefano-Tegano del quartiere Archi di Reggio Calabria, consulente aziendale e referente di imprese che intendeva favorire, per l'accusa, insieme ad altri soggetti legati alle cosche, avrebbe stipulato un "patto di scambio" con Talarico. In cambio Errigo avrebbe chiesto entrature nel settore degli appalti.

      Movimenti illeciti per 300 milioni

      La movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre trecento milioni di euro è stata accertata nel corso dell'indagine "Basso profilo" contro la ndrangheta che stamani ha portato a numerosi arresti. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l'esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore che è stato definito "ingente".

      Cesa indagato per associazione aggravata

      E' accusato di associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose Lorenzo Cesa, indagato nell'inchiesta della Dda di Catanzaro sulle cosche del crotonese. In particolare, Cesa, che all'epoca dei fatti, il 2017, era eurodeputato dell'Udc, d'intesa con Francesco Talarico - l'assessore regionale arrestato stamani nella stessa operazione e all'epoca segretario regionale dell'Udc della Calabria - avrebbe aiutato due imprenditori, indagati nella stessa inchiesta e ritenuti legati a cosche di 'ndrangheta del crotonese e del reggino ad ottenere appalti nel settore della fornitura di materiali per l'antiinfortunistica. I due politici - scrivono i pm nel capo di imputazione - "avrebbero assicurato di intercedere con pubblici ufficiali in servizio presso enti pubblici ovvero con amministratori di società in house a livello nazionale (i cui enti o società avrebbero bandito gare di appalto per forniture di prodotti antinfortunistici ovvero di pulizie), nonché proponendosi di corrompere altri pubblici ufficiali preposti alle stazioni appaltanti ovvero, per le società in house, ai competenti uffici appalti". Cesa, in particolare, scrivono i pm, "si impegnava ad appoggiare il gruppo per soddisfare le mire dei sodali nel campo degli appalti. Con le condotte in parola contribuivano a salvaguardare gli interessi delle compagini asso-ciativa di tipo 'ndranghetistico di riferimento, in particolare le cosche dell'alto jonio catanzarese e del basso jonio crotonese", cui era legato un altro indagato, Antonio Gallo, "e le cosche reggine" cui era legato un altro indagato, Antonino Pirrello. "Confido, insieme a tutto il partito dell'UDC Calabria, nell'attività della Magistratura che certamente chiarirà ogni aspetto della vicenda giudiziaria che vede coinvolto anche il segretario nazionale Lorenzo Cesa: sono certo dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti. Sono turbato e mi auguro, altresì, che il segretario regionale del partito possa provare di essere estraneo alle accuse che gli sono state addebitate". Così Giuseppe Graziano, vicesegretario vicario regionale UDC Calabria

      Perquisita la casa di Cesa

      Tra gli indagati dell'operazione "Basso profilo", coordinata dalla Dda di Catanzaro, c'é anche il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. Lo scrive il sito di "Repubblica". La casa di Roma di Cesa è stata perquisita questa mattina dal personale della Dia. "Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell'operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale come effetto immediato". Così Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc. "Lorenzo Cesa è un galantuomo,lo conosco da decenni e sulla sua onestà metto la mano sul fuoco. Suppongo che la sua iscrizione nel registro degli indagati sia un atto dovuto in quanto segretario che ha presentato le liste Udc in Calabria, al cui interno erano gli arrestati. Per fortuna Gratteri è un magistrato autorevolissimo e stimato per la sua autonomia,sono dunque sicuro che la vicenda si chiarirà in tempi rapidissimi". Così Gianfranco Rotondi ,presidente della fondazione Dc,commenta l'iscrizione di Lorenzo Cesa nel registro degli indagati nell'ambito della operazione 'basso profilo' condotta dal procuratore Gratteri. "Capisco le ragioni di stile,ma penso che Lorenzo abbia fatto male a dimettersi da segretario del suo partito: essere indagati, per giunta per circostanze oggettive, non significa perdere credibilità".

      Gratteri, rapporto diretto tra cosche e politica

      "Questa indagine è la sintesi di ciò che diciamo da anni: la 'ndrangheta spara di meno però corrompe sempre di più, ha rapporti con il mondo dell'imprenditoria e politica. Dimostra appieno il rapporto diretto tra 'ndrangheta, politica ed economia, con la consapevolezza che l'interlocutore è espressione della criminalità". A dirlo il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri commentando l'esito dell'inchiesta "Basso profilo". "La sintesi - ha aggiunto - è che l'imprenditore Gallo, uomo molto eclettico ed un filo spregiudicato, ha contatti con uomini delle forze dell'ordine, della politica, con la 'ndrangheta di tutto il crotonese e attraverso questi contatti riesce ad allargare sempre più e in modo smisurato queste sue attività imprenditoriali. Nelle perquisizioni abbiamo trovato milioni in contanti, orologi di lusso, auto, e parliamo di un imprenditore medio piccolo. Questa voglia ingrandirsi lo porta fino a Reggio Calabria a rivolgersi ai De Stefano-Tegano per organizzare la campagna elettorale di Franco Talarico, lo porta a salire a Roma per cercare di ottenere appalti di livello nazionale e organizza, attraverso Talarico, un incontro con Cesa. Talarico sapeva perfettamente che Gallo andava a rivolgersi alle cosche di Reggio. Cesa e Talarico erano nello stesso partito e quindi, per ricambiare l'interesse per le elezioni politiche, ha organizzato il pranzo"". In merito al coinvolgimento dei professionisti, Gratteri ha affermato che "fa un po' impressione vedere il mondo delle professioni al servizio di faccendieri ed in questo caso di 'ndranghetisti. Il limite quale è? Fino a dove si spingerà il mondo delle professioni ad essere a servizio della 'ndrangheta? E' questa la nuova frontiera che ormai da 4 anni, da quando sono a Catanzaro, stiamo cercando di dimostrare. Ogni indagine avanziamo di un pezzo, facciamo un nuovo step, entriamo sempre più nei quadri della pubblica amministrazione, della classe dirigente, della classe borghese, aristocratica, dotta e scopriamo pezzi di mondi marci e questo è desolante. Non stiamo parlando di stato di necessità ma di ingordigia".

      Gip, predisposizione a delinquere Talarico

      "Seppure incensurato, ha mostrato una particolare predisposizione a delinquere, acuita anche dai suoi contatti, in virtù peraltro della carica di assessore alla Regione Calabria, e dalla capacità di scendere a patti con soggetti legati alla criminalità organizzata promettendo in cambio le cosiddette 'entrature'". Così il gip di Catanzaro Alfredo Ferraro nella sua ordinanza, motiva l'accoglimento della misura cautelare degli arresti domiciliari per Francesco "Franco" Talarico, dell'Udc, attuale assessore al Bilancio della Regione Calabria, indagato per associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose e scambio elettorale politico mafioso. Per il gip, infatti, sussiste "un concreto e reale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, agevolmente desumibile dalle modalità della condotta (essere membro di un'associazione per delinquere aggravata ed avere stretto un patto di scambio elettorale politico mafioso non solo tramite la mediazione di Gallo ma anche partecipando in prima persona a incontri con soggetti legati alla criminalità organizzata) e dalla personalità dell'indagato". Talarico, candidato alle elezioni politiche del 2018, secondo i pm della Dda catanzarese, "offriva il suo appoggio, in cambio di un consistente pacchetto di voti, per introdurre" due co-indagati, Gallo e Pirrello, "in ambienti politico istituzionali nazionali, in particolare presentando i due e i Brutto a Lorenzo Cesa, il quale avrebbe appoggiato loro per ottenere appalti presso enti pubblici e società in house nei settori di rispettiva competenza (fornitura di presidi antinfortunistici e servizio di pulizie) e manifestando un incondizionato e duraturo appoggio nella prospettiva di nuove consultazioni elettorali".

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