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      Lande desolate: Oliverio assolto da reato corruzione, prosciolti Adamo e Bruno Bossio

       

       

      Lande desolate: Oliverio assolto da reato corruzione, prosciolti Adamo e Bruno Bossio

      04 gen 21 Assolto perché "il fatto non sussiste" l'ex presidente della Giunta regionale della Calabria Mario Oliverio, del Pd. Lo ha deciso il gup di Catanzaro Giulio De Gregorio nell'ambito del processo con rito abbreviato "Lande desolate" che vedeva Oliverio, difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Armando Veneto, accusato di abuso d'ufficio e corruzione. La Procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere. L'inchiesta della Procura di Catanzaro riguarda presunte anomalie riscontrate nella realizzazione di tre opere pubbliche (due delle quali incompiute): l'aviosuperficie di Scalea, l'ovovia di Lorica e piazza Bilotti a Cosenza (unica portata a termine). Oliverio è stato l'unico imputato a essere giudicato in abbreviato, gli altri imputati rinviati a giudizio - l'on. Bruno Bossio del Pd e suo marito Nicola Adamo - già vicepresidente della Giunta regionale sono stati prosciolti - saranno processati con rito ordinario. L'udienza è fissata per il 7 ottobre. Secondo l'ipotesi accusatoria, gli imputati avrebbero cercato di rallentare l'esecuzione dei lavori di Piazza Bilotti, eseguiti dal "gruppo Barbieri" che, in cambio, avrebbe ottenuto ulteriori finanziamenti per altri lavori ritenuti dall'accusa "non dovuti né legittimamente esigibili". Rallentamento, secondo la Procura Catanzaro, il cui fine era di natura politica per non far inaugurare al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto - che in quel periodo era ricandidato - la piazza che si trova nel centro cittadino.

      Prosciolti Adamo e Bruno Bossio, 13 rinvii

      La deputata del Pd Enza Bruno Bossio e suo marito, Nicola Adamo, già vice presidente della Giunta regionale della Calabria, sono stati prosciolti - perché "il fatto non sussiste" - dal gup di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta "Lande desolate" che così non ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. L'udienza davanti al gup si è svolta stamani, in contemporanea con quella al termine della quale è stato assolto, nell'ambito della stessa inchiesta, l'ex presidente della Regione Mario Oliverio. L'on. Bossio e Adamo - difesi dall' Al termine dell'udienza preliminare, il gup ha rinviato a giudizio l'imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, Carlo Cittadini, Vincenzo De Caro, Ettore Della Fazia, Gianbattista Falvo, Gianluca Guarnaccia, Carmine Guido, Rosaria Guzzo, Pasquale Latella, Damiano Francesco Mele, Marco Trozzo, Francesco Tucci, Arturo Veltri e Luigi Giuseppe Zinno.

      Oliverio: "Sentenza netta e chiara".

      "E' una sentenza netta, chiara. La giustizia finalmente e' arrivata, in ritardo ma e' arrivata. Sono stati due anni di gogna mediatica, nei miei confronti". Queste le parole dell'ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, dopo l'assoluzione decisa dal Gup di catanzaro nell'ambito del processo, con rito abbreviato, "Lande desolate" che lo vedeva indagato per corruzione e abuso d'ufficio. "Ho speso la mia vita e il mio impegno politico e istituzionale - scrive Oliverio - avendo sempre come bussola la legalita', la correttezza amministrativa, il rispetto dei diritti e delle persone. Ho sempre combattuto in prima fila per il riscatto della mia terra e per la liberazione di essa da tutte le mafie e cricche affaristiche. Una mattina di Dicembre del 2018 e' come se il mondo si fosse capovolto. Nella mia funzione di massimo responsabile del Governo della Regione venivo sottoposto ad un provvedimento cautelare. Un atto grave - continua - non solo per la mia immagine, ma soprattutto per l'immagine della Calabria finita nel tritacarne mediatico e nella macchina del fango. Il solo pensiero che i calabresi, a partire da quelli che avevano riposto in me fiducia, potessero essere indotti a credere che il loro presidente avesse tradito la loro fiducia ed approfittato del ruolo che gli avevano conferito sono stati la piu' grave ferita e il piu' grande e insopportabile tormento della mia vita. Sono felice per i miei figli, per i miei cari, ma anche per i calabresi". Oliverio aggiunge: "Ora che si e' affermata la verita' e che la Giustizia, attesa da me in rispettoso silenzio, si e' imposta e' necessaria una riflessione approfondita. Non posso non ringraziare quanti mi sono stati vicino in questa fase difficile, ma soprattutto ringrazio i miei avvocati difensori Enzo Belvedere ed Armando Veneto che sin dall'inizio - scrive - hanno saputo impostare una linea difensiva argomentata e forte non solo della verita' quanto della lettura giusta delle carte processuali. Esse tutte sin dall'inizio mostravano la mia totale estraneita' agli addebiti mossimi con " grave pregiudizio accusatorio".

      Legale: riscatto da danno arrecato a immagine

      "Oggi il gup ha stabilito che 'il fatto non sussiste' e assolto l'ex presidente Mario Oliverio con la formula più ampia. Oliverio ovviamente è molto soddisfatto perché da questa assoluzione nasce il riscatto rispetto al danno arrecato alla sua immagine, considerato che era stato raggiunto da un provvedimento cautelare restrittivo proprio mentre era in carica e in seguito la segreteria romana del suo partito, proprio a causa di questo processo, non aveva voluto ricandidarlo. Non meritava questo trattamento dopo tanti anni di politica". Lo afferma in una dichiarazione uno dei legali di Oliverio, l'avvocato Enzo Belvedere.

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