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      Attività finanziaria abusiva, 46 denunce in tutta Italia, anche a Cosenza

       

       

      Attività finanziaria abusiva, 46 denunce in tutta Italia, anche a Cosenza

      18 feb 21 Nell'ambito dell'operazione "Garantisce lui" la Guardia di finanza di Ascoli Piceno dal 2017 ha indagato numerose società finanziarie e i cosiddetti "Confidi minori" di una buona parte del territorio nazionale, con riguardo alle polizze fideiussorie da queste emesse nei confronti di una vasta platea di contraenti individuati da una società di agenti, mediatori e procacciatori in prodotti finanziari avente sede nell'Ascolano. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-Finanziaria hanno denunciato 46 persone, responsabili, a diverso titolo, dell'"Abusiva attività finanziaria" e, in alcuni casi, per reato connesso previsto dalla "Legge antiusura" del 1996. Decisamente consistente è stata l'entità degli incassi per il rilascio delle polizze e delle provvigioni riconosciute ai "segnalatori" della clientela, quantificati in circa 1,5 milioni di euro; presupposto di sequestri preventivi ingenti in varie province: Ascoli Piceno (beni e valori per 817.400 euro), Frosinone (280.500 euro), Bari (100mila euro), Cosenza (113.000 euro), Milano (80.500 euro); di più lieve entità i sequestri a Firenze, Latina, Napoli, Perugia, Pescara e Roma. Alla fine dei "conti", sono ammontate a 217,5 milioni di euro le "garanzie" rilasciate in assenza delle titolarità previste dalla legge. Segnalata alle Procure di Milano, Torino, Roma, Firenze, Spoleto, Chieti e Salerno le 102 condotte penalmente rilevanti. Tra i coinvolti rappresentanti legali dei "Confidi" e delle società finanziarie, esponenti della rete nazionale di collaboratori dei quali la società picena, riconoscendo per la loro attività di "scouting" una parte delle provvigioni incassate dalle società mandanti, si era avvalsa per ricevere le segnalazioni dei potenziali contraenti delle polizze. Le 46 persone coinvolte sono rappresentanti legali dei "Confidi" e delle società finanziarie, gli esponenti della rete nazionale di collaboratori dei quali la società picena, riconoscendo per la loro attività di "scouting" una parte delle provvigioni incassate dalle società mandanti, si era avvalsa per ricevere le segnalazioni dei potenziali contraenti delle polizze). Tali soggetti sono residenti nelle province di Ascoli, Bari, Brindisi, Catania, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Enna, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Modena, Napoli, Pavia, Perugia, Pescara, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Teramo, Trento e Treviso. (ANSA).

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