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      Conte ha firmato nuovo dpcm: sarà possibile uscire per fare spesa, bar chiusi dalle 18

       

       

      Conte ha firmato nuovo dpcm: sarà possibile uscire per fare spesa, bar chiusi dalle 18

      09 mar 20 Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a quanto si apprende, ha firmato il dpcm che estende a tutta l'Italia le limitazioni agli spostamenti previste inizialmente per la Lombardia e 14 province per contrastare il diffondersi del contagio da Coronavirus ed e' composto da due soli articoli. Il decreto estende a tutto il Paese le misure contro il Coronavirus inizialmente previste per la zona "arancione" del nord Italia. Il testo, in vigore dal 10 marzo al 3 aprile, rinvia alle disposizioni previste per le regioni del Nord, dalle limitazioni ai movimenti, ai bar e ristoranti chiusi dopo le 18, fino allo stop alle cerimonie civili e religiose. Nel testo compaiono due novità, annunciate dal premier Giuseppe Conte. "Sull'intero territorio nazionale - recita la norma - è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico". Inoltre "sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati".

      Sarà possibile uscire per fare la spesa

      Tra i casi di necessità che consentono gli spostamenti c'è anche la spesa per generi alimentari. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che dunque che la limitazione ai movimenti delle persone, estesa questa sera a tutto il territorio nazionale, non riguarda la necessità di uscire di casa per andare a fare la spesa. Gli alimenti saranno sempre in vendita e non bisogna affollarsi per acquisti possibili tutti i giorni. Il decreto del Presidente del Consiglio firmato oggi prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi- si legge in una nota di Palazzo Chigi - rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte. Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c'è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l'approvvigionamento alimentare.

      Bar e ristoranti possono aprire, ma solo dalle 6 alle 18, con obbligo, a carico del gestore, di garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, pena sospensione dell'attività in caso di violazione. E' una delle norme che il dpcm estende a tutto il territorio nazionale per contrastare il diffondersi del Coronavirus.

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