NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Smantellata piazza spaccio nel Savuto, 5 arresti tra Cosenza, Rogliano, Grimaldi e Malito

       

       

      Smantellata piazza spaccio nel Savuto, 5 arresti tra Cosenza, Rogliano, Grimaldi e Malito

      25 mag 20 Dalle prime luci dell'alba, i militari della Compagnia Carabinieri di Rogliano, supportati da personale della CIO del 14° Battaglione Calabria e da unità cinofila dello Squadrone Eliportato "Cacciatori" di Calabria di Vibo Valentia, stanno dando esecuzione, nei Comuni di Cosenza, Rogliano, Grimaldi, Malito e San Mango d'Aquino, a n. 5 misure cautelari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di "detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravata e continuata" e "favoreggiamento personale". Tutt'ora in corso svariate perquisizioni domiciliari a carico di diversi soggetti implicati a vario titolo nel traffico di sostanze stupefacenti in argomento.

      Il centro storico di Malito, comune del Cosentino, era la zona maggiormente interessata dall'attività di spaccio, ma in diverse occasioni la banda utilizzava un'area di servizio dell'Autostrada A2 del Mediterraneo. Come copertura delle attività illecite gli spacciatori venivano coinvolte anche delle donne. Il gruppo si approvvigionava della droga a Cosenza che veniva portata poi nell'area del Savuto e spacciata fino a Colosimi. Le cinque persone destinatarie della misura cautelare non superano i 30 anni di età e tra loro c'è anche una ragazza di 23 anni che aveva un ruolo attivo nell'ambito della banda criminale. Altre cinque persone sono state denunciate e sottoposte a perquisizione personale e domiciliare Le indagini sono partite a novembre del 2018 a seguito di un controllo stradale, nell'ambito del quale erano state fermate quattro persone che all'epoca dei fatti tentarono di disfarsi della sostanza stupefacente, in particolare cocaina, lanciandola dal finestrino dell'auto. Il gruppo era attivo nello spaccio della marijuana e dell'hashish,ma anche di cocaina la cui cessione poteva avvenire anche attraverso la 'prenotazione' delle dosi.

      Il market dello stupefacente era continuamente attivo: sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana erano sempre disponibili per i clienti, prevalentemente del posto o dei centri vicini, a qualsiasi ora del giorno. Se però l'avventore riusciva a far conoscere in anticipo ai pusher le proprie "necessità", procurare anche stupefacente del tipo cocaina non sarebbe stato un problema. Ampi erano anche i margini di guadagno per gli spacciatori: dai 5 euro per una "storia" di marijuana oppure una "birra" di hashish, sufficienti a soddisfare la singola consumazione individuale, ai 500 per un "pallone" da quasi 200 grammi di marijuana, da poter condividere con più persone per un periodo di tempo più lungo. A richiesta erano inoltre disponibili vari quantitativi di cocaina per tutte le tasche. Una volta concordato l'appuntamento con un messaggio telefonico, avveniva lo scambio per strada, tra una stretta di mano e l'altra oppure nel corso di un breve saluto tra conducenti di autovetture, confusi fra i passanti, preferibilmente di sera. All'individuazione delle persone arrestate i militari sono giunti attraverso intercettazioni di numerose utenze telefoniche e mediante il posizionamento di diverse telecamere nel centro urbano di Malito: 24 gli assuntori identificati e 63 episodi di cessione di sostanze stupefacenti documentati e oltre 200 invece quelli ricostruiti a seguito dei contatti intercorsi tra venditori ed acquirenti in oltre un semestre di indagini. Per il trasposto dello stupefacente si organizzavano spostamenti con due distinte auto una delle quali svolgeva la funzione di vedetta, lanciando l'allarme ai complici in caso di avvistamento delle pattuglie dell'Arma. Delineato anche il ruolo di una delle compagne dei pusher, destinataria di misura cautelare sempre al seguito del proprio fidanzato per consentirgli di fornire un'immagine di apparente normalità agli occhi degli sconosciuti e offrire un nascondiglio tra i propri indumenti intimi per occultare lo stupefacente in caso di eventuale necessità.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito