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      Ndrangheta e rifiuti al nord, 5 arresti nel varesotto, anche consigliere

       

       

      Ndrangheta e rifiuti al nord, 5 arresti nel varesotto, anche consigliere

      13 lug 20 Il Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha arrestato oggi cinque persone, tra cui il consigliere comunale di Busto Arsizio (Varese) Paolo Efrem nell'ambito di un'inchiesta del pm di Milano Silvia Bonardi su infiltrazioni della 'ndrangheta nel settore dei rifiuti. Il consigliere è finito in carcere per emissione di false fatture con l'aggravante dell'agevolazione delle cosche. L'ordinanza del gip Sara Cipolla riguarda anche il capo del clan di Legnano-Lonate Pozzolo, Vincenzo Rispoli. L'ordinanza di custodia in carcere, con al centro i reati di estorsione ed emissione di false fatture con l'aggravante del metodo mafioso, è stata eseguita anche dal Nipaaf dei carabinieri forestali di Milano. In un comunicato, firmato dal procuratore Francesco Greco, si spiega che il consigliere arrestato è risultato "collegato con esponenti" della 'locale' della 'ndrangheta capeggiata da Vincenzo Rispoli, storico esponente della mafia calabrese al nord ed imputato nel processo 'Krimisa' in corso. L'inchiesta è "il seguito dell'operazione 'Feudo'" della Dda di Milano che nell'ottobre 2019 aveva portato ad 11 arresti per traffico illecito di rifiuti e ad un sequestro di circa 1,5 milioni di euro. La nuova tranche di indagine ha accertato che la società Smr Ecologia srl, che operava prima nel settore dei trasporti e poi in quello dei rifiuti e che gestiva un impianto di trattamento a La Guzza (Como), ha subito per lungo tempo "l'infiltrazione da parte di soggetti legati alla locale di Legnano-Lonate Pozzolo", tra Milano e il Varesotto. L'imprenditore della Smr ha scelto poi di collaborare con gli inquirenti, dopo essere stato arrestato, e ciò ha permesso di "ricostruire il contesto estorsivo". Tra il 2014 e il 2018 l'imprenditore "è stato costretto ad erogare utilità di vario tipo", ossia soldi ma anche "assunzioni di personale" a favore della cosca.

      Da consigliere fondi a parenti boss

      Paolo Efrem, che nel 2018 è entrato come primo consigliere di colore nel Consiglio comunale di Busto Arsizio (Varese) e che oggi è stato arrestato in un'operazione contro la 'ndrangheta infiltrata nel settore dei rifiuti, avrebbe emesso false fatture per 100 mila euro attraverso la sua società Efrem Trade. I fondi neri così creati, stando alle indagini del Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, sarebbero serviti per pagare "spese di viaggio e di soggiorno" al nord dei familiari di Silvio Farao, presunto boss della 'ndrangheta detenuto al 41bis. Sempre secondo l'inchiesta, Efrem, eletto con una lista civica di centrodestra, avrebbe fatto in pratica anche da "autista-prestanome" di Daniele Frustillo, anche lui arrestato oggi con l'aggravante mafiosa e che si sarebbe occupato delle false fatture emesse dalla società del consigliere. Società che, secondo le indagini, sulla carta si doveva occupare di gestione rifiuti ma non aveva le licenze necessarie e che avrebbe prodotto le fatture per operazioni inesistenti utili alla cosca della 'ndrangheta. Le false fatturazioni sarebbero state emesse per consulenze fittizie. False fatture che venivano emesse a favore della società Smr Ecologia, anch'essa al centro dell'inchiesta. Il suo titolare, arrestato in passato e che ha poi collaborato con i pm, sarebbe stato vittima di estorsione da parte della 'ndrangheta. In sostanza, doveva versare soldi alla cosca e il denaro usciva dalle casse della società proprio col pagamento delle false fatture, per oltre 100 mila euro in un anno, alla società di Efrem, definito dai pm "compiacente". L'imprenditore vessato avrebbe anche assunto nella sua impresa il compagno della figlia del boss Vincenzo Rispoli. Rispoli che più volte avrebbe minacciato "di morte" l'imprenditore per avere questa assunzione. Gli oltre 100 mila euro sarebbero andati appunto ai familiari del boss Silvio Farao che era detenuto al 41bis (da qui il nome dell'operazione di oggi 'special guest'). Famiglie che avrebbero usato quei soldi per viaggi al nord.

      Gip: a consigliere organizzata campagna elezioni

      Paolo Efrem, il consigliere comunale di Busto Arsizio (Varese) finito in carcere in un blitz contro la 'ndrangheta della Dda di Milano, avrebbe avuto "stabili collegamenti" con "primari ambienti della criminalità organizzata", e Daniele Frustillo, anche lui arrestato perché vicino alla cosca del boss Vincenzo Rispoli, avrebbe organizzato per il politico "la campagna elettorale" per le elezioni amministrative comunali. Lo si legge nell'ordinanza cautelare firmata dal gip Sara Cipolla, su richiesta del pm Silvia Bonardi. Le indagini si basano anche sulle dichiarazioni di Matteo Molinari, imprenditore della Smr Ecologia, azienda di trattamento rifiuti che avrebbe subito l'infiltrazione delle cosche. Sia dai verbali dell'imprenditore che dalle analisi di alcune chat emerge, come scrive il gip, che il politico era "l'autista tuttofare" di Frustillo. E lo stesso consigliere, assieme a Frustillo, accompagnava in macchina i "parenti di Silvio Farao" che andavano a trovarlo quando era detenuto a Novara. Soggiorni pagati coi 'fondi neri' creati con fatture false dallo stesso Efrem. Dei rapporti "strettissimi" tra Efrem e Frustillo ha parlato a verbale l'imprenditore Molinari, il quale ha raccontato anche che fu il secondo "ad organizzare la campagna elettorale" del consigliere. Su Efrem, sintetizza il gip, "viene addirittura costruita una vincente campagna elettorale". Sempre stando ai verbali dell'imprenditore, quest'ultimo "attraverso Efrem" avrebbe ottenuto anche un appuntamento "con il potente - scrive il gip - Carmine Gorrasi, all'epoca dei fatti consigliere comunale di Busto Arsizio con delega alle società partecipate", arrestato nell'inchiesta della Procura di Milano cosiddetta 'mensa dei poveri' e con al centro la figura di Nino Caianiello, ex responsabile di FI a Varese. "Frustillo - ha messo a verbale Molinari - mi diceva che Efrem aveva moltissime conoscenze, anche nel settore politico, e posso riferire che fu proprio attraverso Efrem che io riuscii ad avere un appuntamento con Carmine Gorrasi per parlare della possibilità di conferire rifiuti di Smr nel forno inceneritore di Busto Arsizio". Il giudice evidenzia che Frustillo "è saldamente legato ai Rispoli" e che quindi Efrem operava "per conto della potente famiglia" di 'ndrangheta. E con "estrema disinvoltura" metteva in atto una "sistematica emissione di fatture false" finalizzate a far uscire soldi dalle casse della società di Molinari, denaro che andava alla cosca. Il gip mette in luce la "spiccata pericolosità sociale" del consigliere sia per i rapporti con Frustillo che per la "opacità" di altre sue relazioni "con alti ambienti della politica locale".

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