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      Estradato da Malta imprenditore ricercato dalla DDA

       

       

      Estradato da Malta imprenditore ricercato dalla DDA

      18 gen 20 E' stato estradato ed è arrivato in Italia nella tarda serata di ieri R.A., di 44 anni, imprenditore attivo nel settore criminale del gioco d'azzardo, arrestato nel dicembre scorso a Malta in esecuzione di un mandato di cattura europeo dopo che era sfuggito alla cattura nell'operazione Galassia. In quella occasione, nel 2018, a conclusione di un'inchiesta della Dda di Reggio Calabria, furono arrestate 18 persone per una pluralità di associazioni per delinquere operanti in tutta Italia attive nel settore della raccolta delle scommesse in rapporto con le principali cosche reggine De Stefano-Tegano, Pesce-Bellocco e Piromalli. Nel dicembre scorso, il Tribunale di Reggio, su richiesta della Dda aveva disposto il sequestro del patrimonio riconducibile a Ricci e alla famiglia, costituito dal compendio di alcune società maltesi operanti nel settore del "gambling", oltre ad altri beni per 400 milioni di euro. L'indagine Galassia aveva rilevato l'esistenza di più associazioni per delinquere attive in tutta Italia nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse, in rapporto con la 'ndrangheta. Ciò, secondo l'accusa, consentiva alle cosche di infiltrarsi nella rete commerciale e riciclare imponenti proventi illeciti, e agli indagati di avere un supporto per ampliare la propria rete commerciale. In merito al sequestro di beni effettuato a dicembre, ciò è stato possibile grazie all'interlocuzione, anche attraverso la Guardia di finanza, tra l'autorità giudiziaria italiana e quella maltese che ha permesso di dare corso all'esecuzione dei provvedimenti sui beni mobili e immobili presenti anche a Malta e riferibili a soggetti indagati. L'estradizione, condotta con l'ausilio del Gruppo della Guardia di finanza e della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, rappresenta l'epilogo delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria e dallo Scico di Roma, con il supporto del II Reparto del Comando Generale del Corpo e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica sicurezza. L'indagato, nel corso dell'udienza celebrata a Malta il 9 gennaio scorso, aveva rinunciato a lottare contro la richiesta di estradizione, firmando una "resa volontaria", in quanto nel mandato di arresto europeo non è menzionato lo "stampo mafioso" nell'associazione a delinquere.

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