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      Gratteri: La più grande operazione dopo maxi processo di Palermo

       

       

      Gratteri: La più grande operazione dopo maxi processo di Palermo

      19 dic 19 "E' la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo". Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri sintetizza l'operazione che ha portato a 334 arresti tra i quali politici, avvocati, commercialisti e massoni. "Abbiamo disarticolato completamente le cosche della provincia di Vibo - ha aggiunto - ma ha interessato tutte le regioni d'Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Nell'ordinanza ci sono 250 pagine di capi di imputazione. E' stato un grande lavoro di squadra fatto dai carabinieri del Ros centrale, di quello di Catanzaro, e del Comando provinciale di Vibo Valentia. Alla fase esecutiva dell'operazione hanno preso parte circa 3000 militari con tutte le specialità, dal Gis al Tuscania ai Cacciatori, tutte le sezioni Ros d'Italia e tutti i carabinieri della Calabria". Solo pochi giorni fa, il neoprocuratore di Vibo che si è insediato ieri Camillo Falvo, salutando i colleghi della Procura di Catanzaro - dove per la Dda seguiva l'area di Vibo - aveva detto "ora o mai più". "Se era un riferimento a oggi? Anche" ha detto Gratteri.

      Indagine partita dopo mio insediamento

      "Numericamente questa è la seconda maxioperazione dopo il primo maxiprocesso di Palermo di Falcone e Borsellino l'epicentro è a Vibo, la famiglia dei Mancuso di Limbadi ma ci sono stati arresti in tutta Italia. L'indagine nasce il giorno del mio insediamento quando ho detto che dovevamo lavorare in modo radicale nei territori dove andiamo". Lo ha poi affermato di nuovo il procuratore della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri a Radio Capital. "Politici coinvolti, avvocati, commercialisti, funzionari pubblici, cancellieri del Tribunale, è tutta gente - ha aggiunto Gratteri - che aveva un lavoro non aveva bisogno di mettersi al servizio dell'ndrangheta. Le cosche non sono in grado di fare riciclaggio sofisticato, per farlo hanno bisogno di professionisti i quali si sono messi a disposizione. Si pensi al livello alto delle istituzioni a cui è arrivata ad infiltrarsi arrivando a coinvolgere anche un cancelliere del tribunale"

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