Ecco come si è arrivati all'esonero di Caserta

11 mar 24 Che i rapporti negli ultimi tempi non fossero proprio idilliaci tra tecnico e proprietà è cosa risaputa. Vi abbiamo raccontato per filo e per segno i momenti in cui la società ha dato l'ultimatum al tecnico a seguito di risultati negativi, arrivati sempre nei momenti topici della stagione. Risultati che hanno fatto perdere la pazienza a chi aveva allestito una squadra importante con un investimento mai fatto negli ultimi anni.

Prima crisi dopo Como

Da questo investimento la proprietà si sarebbe aspettata, come è giusto che sia, una situazione di classifica ben diversa dalla attuale. L'ultimo faccia a faccia, e ve lo abbiamo raccontato ieri, dopo la sconfitta contro il Como. Ultimatum e risposta sul campo col filotto di 5 risultati utili consecutivi con tre vittorie (Venezia, Sudtirol, Lecco), di cui due fuori casa e due pareggi, quelli con Pisa che ha fatto molto discutere e quello col Modena.

Primi scricchiolii dopo la Sampdoria

Poi la sconfitta in casa con la Sampdoria, in occasione del centodecennale, che ha fatto innervosire non solo la dirigenza ma tutto l'ambiente. Anche qui riunione e confronti con qualche parola di troppo. Il pari con il Parma sembrava aver rassenerato gli animi. In vista del derby il punto strappato meritatamente alla capolista aveva lasciato intravedere un bel Cosenza che avrebbe potuto giocarsela contro il Catanzaro. Macchè. La sconfitta arrivata in quella maniera ha fatto infuriare il numero uno di viale Magna Grecia che voleva mandare via subito il tecnico.

Ultimatum e mediazione di Gemmi

Si è opposto il DS Gemmi che mediando con il presidente ha chiesto una settimana per il tecnico confidando nella gara successiva in un esito positivo. Il pari col Cittadella ha fatto saltare i nervi a tutti. Nervi tesi a fine gara con il tecnico arrivato molto buio in sala stampa e carta ultimatum bruciata d'amblè. L'epilogo lo consocete tutti. Il tecnico è stato lasciato a casa e ora in panchina dovrebbe arrivare Viali.

La continuità

La scelta del tecnico milanese è stata fatta perchè proprio con lui lo zoccolo duro di questa squadra ha conquistato una salvezza incredibile con uno spogliatoio che si era riunito tutto intorno al tecnico. Viali era stato molto bravo a creare un gruppo addirittura portando la squadra a chiarirsi in pizzeria e instaurando un rapporto cordiale e amichevole coi giocatori. Da Meroni a D'Orazio, Micai, Venturi Calò, Praszelik, Cimino, Martino, Florenzi, Voca, Marras, tutti hanno fatto un finale di stagione straordinario con Viali alla guida. Meravigliano le voci che sembrano seminare zizzania su di una scelta che è sembrata, a tutti, inevitabile e l'unica a garantire continuità. Anzi, rispetto allo scorso anno, tanti ruoli sono stati aggiunti con qualità elevata.

Viali conosce il gruppo

Intanto Viali conosoce i giocatori e, a nostro avviso, è la scelta meno dolorosa (di solito un cambio di tecnico, in corsa, a 9 della fine porta a tanti problemi) per cercare di portare a termine questa stagione evitando il classico problema che un cambio di allenatore genera. Ma non solo questo. Il tecnico era stato scelto per costruire un nuovo corso tant'è che sembrava cosa fatta il suo rinnovo. Poi le solite dinamiche attendiste, a cui il presidente Guarascio purtroppo ci ha abituati, hanno fatto si che il tecnico si guardasse intorno prima di rimanere, come si dice, con la foglia di fico attaccata. Insomma per dirla alla cosentina curu .... ruttu e senza cirasi.