Cosenza, quando l'unione fa la forza

20 apr 24 Tre punti in più in classifica e allungo di tre sul quintultimo posto. Se vogliamo dirla tutta c’è anche la zona playoff a sei lunghezze a quattro gare dal termine. Ma il Cosenza è concentrato al massimo per raggiungere l’obiettivo della stagione: una salvezza senza tanti patemi d’animo. Rimangono quattro gare con 12 punti in palio e la lotta salvezza racchiude tutte le squadre sotto i quaranta punti. Sono 9 quasi la metà. Addirittura con la lotta per i play off ancora possibile per due posti raggiungibili dalle squadre racchiuse tra i 43 e 46 punti.

Subito tre sfide salvezza

Il Cosenza ora ha in programma tre gare di fila che sono tra sfide salvezza contro Bari dentro, Ascoli fuori e Spezia dentro. L’ultima a Como. Un obiettivo, quello della salvezza, dovrebbe essere sui 42/43 punti, che vede la squadra di Viali in netta crescita, non solo morale per la trasferta vinta a Reggio Emilia, ma anche fisica per le condizioni viste sul campo. Abbiamo titolato “Quando l’unione fa la forza” non solo per ribadire un concetto che nel calcio è basilare ma che ora l’esempio dato sul campo dai giocatori coinvolga tutte le forze che disegnano il quadro rossoblù. Dal gruppo che ha dominato la squadra di Nesta ai tifosi e alla stampa ora è tempo di mettere da parte le invettive e i proclami di guerre separatiste a difesa di posizioni su allenatore, giocatori è squadra. Quando prima si capirà che gli obiettivi si raggiungono insieme, la forza del gruppo, allora si che saranno dolori per tutti gli avversari.

Finalmente buona condizione atletica

Intanto sul campo vedere correre La squadra fino ed oltre il novantesimo con profondità, vedi l’indomito Canotto, pressioni e guizzi in area, il Cosenza ha sempre messo la palla dalle parti del portiere realizzando due reti negli ultimi dieci minuti di gioco. E’ quel giocare senza freno a mano tirato menzionato da Viali prima della gara. Ritrovare forte che torna fare il gesto dello Squalo portando una doppietta nel carniere è tanta roba per questo finale di stagione infiammato. Ma il gruppo, l’unione di intenti, l’abbraccio di tutti per il bomber ritrovato è ancora di più.

Attacco prolifico, nonostante tutto

Significa che hai rimesso frecce importanti nell’arco di quell’attacco disegnato per fare gol. Tanti. Sono 39 in 34 gare. Oltre che un gol a partita. Tanti quanti il Brescia settino in classifica. Dieci in più del Cosenza di Bisoli e Zaffaroni (52 quelli presi), dodici in più del Cosenza di Dionigi-Viali (48 quelli presi) con un’altra differenza sostanziale: la difesa, la migliore quinta di questo campionato ha preso meno gol in assoluto alla 34a giornata con 38 reti al passivo. Occhiuzzi fece lo stesso ma ne fece tredici in meno. Insomma un bilancio in positivo tra gol fatti e subiti (+1) che è anche un segnale importante. E’ il pensiero di Viali. Un occhio alla fase difensiva mentre porti più uomini possibili in area avversaria. E’ quella crescita di carattere e personalità che il tecnico riflette sulla sua squadra. Riprenderla con la Feralpi e con Il Palermo è uno di quelli segnali che hanno portato ad aumentare le certezze dei giocatori i quali a Reggio Emilia hanno mostrato il loro valore.

Col Bari si riparte da zero

E’ vero, ancora il cammino è lungo quattro gare, tutte importanti. Ma è anche vero che ora bisogna dimenticare quanto fatto, è una frase del tecnico rossoblù, partire da zero. Come se ancora non fosse stato fatto nulla. Col Bari si riparte per una nuova sfida sabato prossimo. Una sfida dal valore pesante. Servirà non solo la freschezza di tutti i giocatori come vista venerdì sera, ma servirà anche il calore del pubblico. Quel pubblico che a Cosenza ha sempre fatto la differenza quando chiamato in causa. Per due colori, per la categoria.

Oggi e domani riposo, il Cosenza riprende lunedì pomeriggio.