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      Una prodezza di Kornvig riporta in pari il Cosenza, ora sosta benefica

       

       

      Una prodezza di Kornvig riporta in pari il Cosenza, ora sosta benefica

      17 set 22 Un punto che fa classifica contro una squadra che, come i Lupi, lotta per la salvezza. Dionigi chiude così con otto punti le prime sei gare della stagione alla prima sosta programmata del campionato. Contro il Sudtirol dell’ex tecnico rossoblù, Pierpaolo Bisoli, salutato e abbracciato dai giocatori autori dell’impresa della scorsa stagione, Dionigi non trova i bandolo della matassa per la prima mezzora e si affida ai cambi, quasi costretto ad una rivoluzione, per riacciuffare una gara non proprio impossibile. Con Butic dal primo minuto in campo come ariete offensivo e il sempre più sorprendente Merola mezzala/esterno, la formazione dei Lupi orfana di Florenzi fa fatica. Bisoli dal canto suo punta tutto su Rover schierato esterno che mette in difficoltà la fascia destra con Rispoli e Briognola non proprio nella migliore condizione. Come nello scorso campionato il tecnico avversario tiene abbastanza bassa la squadra aspettando gli avversari per poi lanciare il contropiede. E’ proprio l’attaccante, tre reti in sei gare, la metà dei gol segnati dagli altoatesini, che fa bingo colpevole un Matosevic che prende un nuovo gol sul suo palo.

      I giovani

      Il Cosenza soffre soprattutto con i giovani, Merola e Martino non riescono ad incidere anche esostanzailmente la difesa tiene grazie anche allo spaccalegna Voca che è vero frangiflutti. A centrocampo Brescianini è chiamato in un ruolo non suo, il play, e non regge lo scontro fisico dei lungaggini avversari che cercano sempre lo scontro. Poi la svolta con l’ingresso di Calò che prende in mano le redini del gioco e soprattutto con Kornvig che fa la mezzala pura e s’inventa, dopo 10 secondi dall’ingresso, un tiro spettacolare appena vede un buco della porta libero. Il bilancio della gara, non solo del risultato, è sostanzialmente in parità per occasioni con i due portieri che si fanno trovare pronti. Poluzzi su Merola e Matosevic su Crociata dicono di no ad altre occasioni. Anche se il Cosenza ha portato più attacchi degli avversari (120 su 83) ma troppo pochi pericolosi (56 a 38 per gli altoatesini).

      Polveri bagnate?

      Rimane, dunque, il problema degli attaccanti. Polveri bagnate o cosa? La serie B, così come tutti i campionati, si decide con i gol realizzati, non con le occasioni create. Il DS Gemmi e la proprietà potranno adesso tracciare un primo bilancio dopo sei giornata con otto punti in carniere, 9 posto in classifica, a pari punti con Ascoli e Cittadella e bilanci in parità tra reti fatte/subite con quarta miglior difesa ma con solo 5 reti realizzate, neanche una a partita. Tutto sommato un buon avvio se si considera che sono state affrontate tre formazioni che ambiscono alla promozione (Benevento, Parma e Bari) e tre dirette concorrenti (Modena, Ternana e Sudtirol). Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno la media di 1.33 punti a partita è un buon viatico per una stagione di salvezza senza troppi patemi. Ma dalla rosa di qualità, a nostra avviso incompleta in attacco, e questo è il bicchiere mezzo vuoto, ci si aspettava, probabilmente, qualcosa in più. Ci sono i giovani che possono fare la differenza. Nel bene e nel male. Sono la metà della rosa. Aspettando che si sblocchino gli attacanti arriva la sosta.

      Sosta benefica

      Si perchè la sosta capita proprio a fagiolo. Con Vaisanen da recuperare il tecnico Dionigi ha il tempo per lavorare sull’inserimento degli ultimi arrivati: Calò e Kornig, soprattutto, ma non solo loro, che per quanto visto oggi sono quelli che potranno garantire un salto di qualità. Alzi la mano chi aveva pronosticato questa classifica a inizio stagione. Appuntamento al 30 ottobre in anticipo si venerdì col Como.

      Tabellino

      Sudtirol-Cosenza: 1-1
      22′ Rover (S), 75′ Kornvig (C)

      Sudtirol: Poluzzi 6.5; Berra 6, Zarro 6.5, Masiello 6, D'Orazio 6.5; De Col 6.5 (64' Schiavone 5), Nicolussi Caviglia 6 (89' Capone SV), Tait 6.5 (Crociata 6.5), Rover 7 (89' Curto SV); Mazzocchi 6 (64' Casiraghi 6), Odogwu 5.5. A disp.: Iacobucci, Harrasser, Barison, Carretta, Pompetti, Davi, Kofler. All. Bisoli 6.
      Cosenza: Matosevic 6; Rispoli 5.5, Rigione 6, Meroni 5.5, Martino 5.5 (63' Gozzi 6.5); Voca 6 (63' Calò 6.5), Brescianini 5.5, (76' Kornvig 7.5); Brignola 5.5, D'Urso 6 (76' Zilli 5.5), Merola 6.5; Butic 5 (76' Larrivey 6). A disp.: Marson, Camigliano, Nasti, Vallocchia, Venturi, Sidibe, Arioli. All. Dionigi 6
      ARBITRO: Sig. Miele Nola 6.5
      Spettatori: 4000 circa di cui 400 ospiti
      Angoli: 6-1 (4-0)
      Ammoniti: Voca (C); Zaro (S), Tait (S), Crociata (S) Recupero: 0 pt - 4′ st
      Note: Cosenza con il lutto al braccio per la scomparsa dell'Arcivescovo Metropolita mons. Nolè.

      Le pagelle: Kornvig, il migliore, entra e spacca

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