Cosenza, contro il Genoa continua il mal d'attacco

15 ott 22 Il Cosenza ancora galleggia a metà classifica ma la folla delle altre formazioni aumenta e così la sconfitta, la seconda di fila, inizia a preoccupare. Non solo le decisioni del tecnico che al momento sembra non aver trovato la ricetta per rendere prolifico l’attacco rossoblù, il Cosenza ha chiuso la gara con quattro attaccanti e la superiorità numerica, ma quanto la poca voglia di dare una svolta alla partita. Un tenero ricordo quella squadra che a inizio stagione pressava su ogni pallone e cercava la via della rete ad ogni piè sospinto. Così come quella densità in area avversaria di inizio stagione faceva ben sperare. Contro un Genoa decisamente da serie A, bisogna anche scriverlo, dalla tecnica sopraffina e dalle giocate precise, i Lupi resistono appena mezzora. Poi la solita cappellata che svolta la gara. Un mani in area e la distrazione del portiere confezionano un uno-due in appena sette minuti. Non va la cura Dionigi provata in settimana. O almeno funziona poco. Il 4-3-3 con l’esterno di difesa che si stacca e che avrebbe dovuto avere in Calò il regista a proporre gli attacchi. Invece in campo si assiste ad un 5-3-2 copertissimo con gli esterni che si preoccupano solo di difendere. Merito anche dell'avversaro, certo. Però vedere Brignola ridotto a terzino e D’Urso a centrocampista aggiunto è un abominio. Il Cosenza soffre più del dovuto e non riesce ad uscire fuori con giocate tali da essere chiamate in questo modo. Nella ripresa l’unico tiro in porta è quello di Nasti che sfiora il palo esterno. Poi nulla. Martinez è spettatore non pagante. Due sconfitte di fila in un mini ciclo di tre gare compensato dai tre punti contro il Como. Una boccata d’ossigeno che permette di digerire al meglio le due ultime gare. Siamo appena alla nona giornata e il bottino di undici punti è tesoretto importante. Sul bilancio c’è anche l’aver giocato cinque gare fuori casa su nove. Ma sabato c’è la Spal del neo allenatore De Rossi. Una sfida salvezza non da poco conto. I ferraresi puntano ad una stagione importante con una rosa di tutto rispetto. Il tecnico dice che da lunedì ci sarà da sudare per arrivare alla prossima gara nel migliore dei modi. Speriamo. Al momento l’influenza non è passata e le cure del medico non hanno portato giovamento. Bisognerà far quadrato e puntare a far punti subito. Il campionato vede prevalere i valori delle rose importanti in una posizione più consona di classifica, che diventa sempre più corta. Nel bicchiere mezzo pieno i giocatori che prendono più confidenza col campo come Butic e Calò, oltre ai giovani Nasti e Brescianini in netta crescita. In attesa del rientro di Florenzi serve guardarsi in giro per due ruoli che ad oggi stanno facendo discutere molto: un terzino sinistro ed un portiere con un rendimento costante. Bravo Matosevic, ma probabilmente c’è da fare di più.

Cosenza-Genoa 1-2
Reti: 30′ Coda (G), 37′ Strootman (G), 45+5′ Butic (C)

COSENZA: Matosevic 5.5; Meroni 6 (70′ Merola 5), Rigione 5, Venturi 6; Rispoli 5 (56′ Brignola 5), Brescianini 6, Calò 5.5 (46′ Voca 5.5), Panico 5.5 (56′ Gozzi 5); D’Urso 5.5, Nasti 6 (70′ Larrivey 5.5), Butic 6.5. A disp.: Marson, Kornvig, Larrivey, Vaisanen, Merola, Camigliano, Vallocchia, Sidibe, Zilli All.: Dionigi 5
GENOA: Martinez 6.5; Sabelli 7, Dragusin 6.5, Bani 4.5, Pajac 5.5; Strootman 7, Frendrup 6.5; Jagiello 6 (35′ Ilsanker 6, 76′ Vogliacco 5), Aramu 5 (67′ Yalcin 6), Gudmundsson 6.5 (76′ Tourè 5.5); Coda 6.5 (67′ Yeboah 6). A disp.: Semper, Agostino, Czyborra, Hefti, Badelj, Puscas, Portanova All.: Blessin 6.5
ARBITRO: Baroni di Firenze 6.5
Spettatori: 7.434 di cui 696 ospiti per un incasso di 71.127 euro
Angoli 3-7 (2-4)
Ammoniti: 21′ Rispoli (C), 22′ Bani (G), 34′ Bani (G), 36′ Meroni (C)
Espulsione: 34′ Bani (G)
Recupero: 2+3′ pt - 5′ st

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