Cosenza già sul baratro, basta spingere?

19 dic 22 Sbagliare è umano ma è arcinoto che perseverare è diabolico. Ora, proviamo ad andare oltre il vecchio adagio, calibrando il detto antico nella dimensione calcio che, come tutte le imprese umane, risente degli umori e delle capacità di chi è chiamato a guidare un processo o un percorso. Veniamo al dunque: il Cosenza. La squadra, o meglio, la società che gestisce lo spettacolo calcistico, il giocattolo o l’impresa calcio, alle nostre latitudini, da cinque anni è posizionato sul bordo di un precipizio e più volte si è trovato sul punto di precipitare ma vuoi per una ragione vuoi per un’altra è riuscito a non scivolare. E puntualmente ha sempre giurato a se stesso: mai più uno spavento così grande. Ad oggi, però, si è trattato solo di enunciazioni alle quali non hanno mai fatto seguito i fatti. Anche questa volta, purtroppo, è così: inizio campionato scoppiettante (nelle parole) prosieguo disarmante nel senso che la squadra, quindi la società hanno mostrato limiti e improvvisazione. Oggi il Cosenza è al penultimo posto in classifica ad un punto dall'ultima casella occpuata dal perugia che questa sera ha liquidato il Venezia. Il percorso sembra ormai segnato a meno che, e qui si annida il futuro, a meno che non si interviene con insospettata lucidità e decisa volontà di operare un deciso forte e visibile cambio di passo. Come si traduce tutto questo? Una robusta campagna di rafforzamento con elementi che sappiano cosa fare. Solo così si creerebbero le condizioni per sperare in una inversione di tendenza, ma le procedure già note e un passato già o meno recente tarpano le ali alla speranza. Non ci vorrà molto per capirlo, basteranno una manciata di giorni per decifrare se si metterà in scena la solita farsa o se realmente si vorrà usare, buttando il cosiddetto cuore oltre l’ostacolo. E’ tutto qui e tutto in pochi giorni è tutto nei segnali che l’ambiente riceverà da qui a poco.

Calciomercato

Nel frattempo dal calciomercato trapelano alcune indiscrezioni. I nomi sono quelli del portiere in seconda della Salernitana, Alessandro Micai (’93), la scorsa stagione ha giocato 16 gare con la Reggina, quest’anno sempre in panchina, ha giocato due amichevoli in questa settimana e Il terzino sinistro del Foggia, Alberto Rizzo (’97), in C nelle tre precedenti stagioni, in B col Cittadella ha giocato 14 gare in due stagioni. Poi nulla. Dal play all’attaccante da doppia cifra non c’è traccia.

Decreto spalma debiti calcio

E se i nomi associati al Cosenza non promettono nulla di buono dal Parlamento giunge una buona notizia. Dalla finanziaria emerge che le società sportive i versamenti tributari, sospesi per l’emergenza sanitaria, possono essere pagati o in un unica soluzione entro il 31/12/2022 oppure spalmati in 60 rate di pari importo, con una maggiorazione del tre percento.