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      Aria di burrasca a Cosenza, tappezzata di 'Guarascio vattene', basta attese

       

       

      Aria di burrasca a Cosenza, tappezzata di 'Guarascio vattene', basta attese

      14 mag 21 Aria di burrasca sul Cosenza Calcio. Era prevedibile dopo l’epilogo della dell’ultima stagione di serie B culminata con la retrocessione della squadra. La città è stata apprezzata dai tifosi da manifesti recanti la scritta “Guarascio vattene”. Il clima è quello della calma prima della tempesta, ma le ceneri covano sotto la cenere. A gran voce viene chiesta la cessione della società reo, a detta non solo dei tifosi, di aver gestito malissimo le tre stagioni di serie B. Fonti accreditate della società fanno sapere che al momento non c’è stata alcuna richiesta e nessuna trattativa è stata avviata sulla eventuale cessione di quote societarie. Insomma ancora nessuno si è fatto avanti con proposte concrete per acquisire il pacchetto azionario di maggioranza o l’intera azienda. L’ambiente degli sportivi ribolle. Ancora viva nei ricordi l’ultima retrocessione a Padova quando il Cosenza scese nell’ultima giornata. Appena dopo la gara ci furono le dichiarazioni di pronto riscatto da parte del dirigenti di allora. E così fu. Stilato immediatamente un programma nei giorni successivi che permise al Cosenza di ritornare in serie B dopo appena 10 mesi. Notizia di poco fa la levata di scudi della stampa locale che in coro ha richiesto una conferenza stampa in presenza con la proprietà. Al momento c’è solo attesa. Sul tavolo ancora nessuna scelta né per quanto riguarda la direzione sportiva né per quanto riguarda l’organico che, a dire il vero, al netto dei prestiti è ridotto al lumicino. Non è assolutamente tempo di attendere improbabili ripescaggi ne alcunché, non solo la piazza ma tutto l’ambiente sportivo aspetta decisioni immediate e importanti.

      "Guarascio vattene" è il messaggio che i tifosi inviano al presidente del Cosenza calcio per contestare la gestione del patron rossoblu dopo la retrocessione della squadra dalla serie B alla C. "Budget ridicoli stanziati per allestire la squadra - scrive il gruppo Anni Ottanta sui social - nonostante svariati milioni di euro incassati da contributi della Lega, sponsor e diritti tv, nessuna programmazione, zero investimenti nel settore giovanile, ritiri estivi iniziati con una manciata di tesserati, pochissimi giocatori di proprietà a fronte di una marea di prestiti. Tutto ciò non poteva che avere come conseguenza i disastrosi risultati sportivi che sono sotto gli occhi di tutti". Contro il presidente piovono critiche, soprattutto quella di non aver "brillato" neanche nel rapporto con i tifosi: "nessuno slancio, nessuna passione, interviste surreali, il Cosenza definito un 'hobby' in diretta tv, fino ad arrivare al vergognoso 'daspo societario' inflitto ad un tifoso ultrasessantenne che aveva osato contestare allo stadio". Da qui è nata un'iniziativa di protesta apparsa in ogni angolo di Cosenza. "A retrocedere è stato un presidente avido e incompetente, non la tifoseria rossoblù - conclude il post su Facebook dei tifosi del Gruppo Anni Ottanta - Noi non smetteremo mai di amare questa città e questi colori".

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